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Ciao a te e benvenuto nel forum della Associazione Culturale ZONACUSTICA. L'obiettivo di questo posto è dare spazio a chi ha voglia e bisogno di disquisire riguardo alla MUSICA ACUSTICA, con particolare attenzione per la musica di chitarra.
Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Lun Ago 23, 2010 5:44 pm
MarkSkywalker ha scritto:
.g ha scritto:
purtroppo gran parte dei chitarristi solisti moderni tende a cercare di impressionare l’ascoltatore più con l’uso di tecniche ardite che con sapienza musicale
Ti quoto al 100% e aggiungo che alla fine si somigliano un po' tutti
Sono anche quelli il cui lavoro mi interessa zero ascoltare .... ancora meno comprare ....
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Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Lun Ago 23, 2010 8:44 pm
Ultima modifica di .g♥♪ il Mer Giu 01, 2011 6:42 pm - modificato 1 volta.
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Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Lun Ago 23, 2010 9:07 pm
.g ha scritto:
comunque mi sembra di fare la parte di quei sessanta milioni di italiani che vogliono fare il ct della nazionale
Beh, ma chi ascolta musica credo non sia fuori luogo si permetta di esprimere un'opinione sulla stessa ..... no ?
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Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Lun Ago 23, 2010 9:18 pm
MarkSkywalker ha scritto:
.g ha scritto:
purtroppo gran parte dei chitarristi solisti moderni tende a cercare di impressionare l’ascoltatore più con l’uso di tecniche ardite che con sapienza musicale
Ti quoto al 100% e aggiungo che alla fine si somigliano un po' tutti
di questo passo stiamo arrivando al Grande Domandone: Cosa E' La Bellezza?
Una musica è bella perchè risponde a certi canoni o semplicemente è bella alle orecchie di colui a cui piace? Non sono d'accordo sul giudicare a priori in base a schemi e stilemi prederminati. Coloro che amano essere "impressionati" dal solista saranno i suoi estimatori, gli altri no. Quando costoro si troveranno a discutere del tale artista si accorgeranno di avere semplicemente GUSTI diversi. Capirai....
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Messaggi : 275 Data d'iscrizione : 04.12.09 Età : 59 Località : nord
Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Mer Ago 25, 2010 2:00 pm
pensavo che oltre ai minori, con le acc.re aperte molti neo chitarristi usano, inconsapevolmente, gli accordi sus, dove manca la terza sia maj che min. Quel senso di indefinitezza, nato appunto con l'invenzione e la sperimentazione delle acc.re aperte, ( con la W. Hill, per l'appunto) che molto nella prima gioventù mi illuminò, ora mi esce fuori dal naso. Siamo inflazionati. Il troppo stroppia. Tutti a suonare in modale, senza capo nè coda, e a fare atmosfere, col tamburo, il picchiettio etce etc
magari si pensasse di fare melodie più ricercate, belle, e non solo effetti musicali. e perchè non si pensa più a modulare, a spostarsi di tonalità, a fare cose più intriganti , mescolare maggiore col minore e il suspended? Chiaro che ci vuole l'ispirazione, manca quella ed è tutto freddo come il glacial.
Nel rock mi ricordo che gli U2 per primi inaugurarono il suspended chord nei loro brani (ci mettevano la 4° e la 9° e lasciavano stare la terza) et voilà il pezzo epico alla Pride.in the name of love....
forse la nostalgia e l'indefinitezza è più per l'adolescenza. Il mio è solo uno sfogo. E l'udito si sta assuefacendo
Jo Admin
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Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Mer Ago 25, 2010 2:15 pm
bella riflessione!
MarkSkywalker
Messaggi : 821 Data d'iscrizione : 24.10.09
Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Mer Ago 25, 2010 5:56 pm
empty space ha scritto:
Chiaro che ci vuole l'ispirazione, manca quella ed è tutto freddo come il glacial.
Oltre all'ispirazione manca soprattutto la conoscenza dello strumento.
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Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Mer Ago 25, 2010 9:28 pm
empty space ha scritto:
forse la nostalgia e l'indefinitezza è più per l'adolescenza.
Già, a quell'epoca della vita generalmente l'aria di sfiga è vissuta in modo diverso e con la segreta consapevolezza che comunque "ha da passà a nuttata"... E comunque ragazzi, invidio sinceramente la vostra cultura musicale che vi permette di elucubrare tali concetti...Se non vado in pensione con un ictus mi dedicherò allo studio della teoria musicale
MarkSkywalker
Messaggi : 821 Data d'iscrizione : 24.10.09
Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Gio Ago 26, 2010 9:32 am
MeMyGuitar ha scritto:
E comunque ragazzi, invidio sinceramente la vostra cultura musicale che vi permette di elucubrare tali concetti...Se non vado in pensione con un ictus mi dedicherò allo studio della teoria musicale
Puo' sembrare contradditorio ma cio' che ho detto riguardo alla conoscenza dello strumento non implica la conoscenza della teoria musicale (se fai anche riferimento alla mia risposta)....conosco chitarristi che non sanno nulla di teoria o che non sanno leggere una nota ma che conoscono bene lo strumento in questo caso chitarra.
E' un po' quello che si e' detto sulle accordature aperte e le varie critiche su di esse...bisogna provare e cercare di non farsi "comandare" dall'accordatura cercando di uscire dagli schemi e per fare questo non serve una grande conoscenza di teoria e non serve andare verso gli estremi di un Bensusan che fa della DADGAD la sua accordatura standard portandola a sonorita' che di DADGAD non hanno piu' nulla.
Anche l'imparare i brani come fai tu va benissimo per la conoscenza dello strumento, ma devi solo capire quello che stai facendo e non trasportare dei numeri di una tab sulla tastiera....quando suoni un brano cerca di capire che tipo di accordo stai suonando, magari e' solo una triade tipo quella di RE al secondo tasto portata giu' per la tastiera con un basso diverso ottenendo cosi' un altro tipo di accordo.....basta solo ragionare un pochino e lo si puo' fare senza andare a scomodare libri di teoria.
Ospite Ospite
Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Gio Ago 26, 2010 9:38 am
Ultima modifica di .g♥♪ il Mer Giu 01, 2011 6:43 pm - modificato 1 volta.
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Messaggi : 275 Data d'iscrizione : 04.12.09 Età : 59 Località : nord
Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Gio Ago 26, 2010 9:52 am
in effetti si sta parlando appunto di quando si vuol comporre. in minore o maggiore...non è una cosa che si fa a tavolino. L'intuizione musicale, prob.te è qualcosa che viene così, come le idee. Saper collegare degli accordi per far quadrare un cerchio, ecco magari qui la teoria e l'esperienza danno una mano. Non è che sapere un sacco di cose permette di diventare mozart. magari. Non è scontato. però permette di orientarsi meglio per chi volesse fare il turnista o il professionista tout court, adattarsi a varie situazioni e stilemi musicali. Ogni forma di studio ha un suo frutto, cmq. Studiare brani, armonia, teoria, modo di esecuzione personale...tutto va bene perchè fa progredire. Io pensavo a ruota libera, e mi collego a quello che dice s.walker, relativamente alle acc. aperte. Sono d'accordo. quoto inzomma. A livello di composizione pensavo solo, sarebbe bello che... ma mica ho detto che sono in grado di farlo. E' una strada ipotetica per percorrere nuove strade che non siano quelle già battute. nient'altro. Detto questo io, al moment,o ho solo il tempo di studiare e postare brani imparati a memoria, giacchè è quello che mi viene meglio. e che la vita mi concede. Siam qui per parlare, magari a volte anche a vanvera.
luapnea
Messaggi : 800 Data d'iscrizione : 29.10.09
Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Gio Ago 26, 2010 10:14 am
sotto certi aspetti, è sempre il solito vecchio discorso....... anche se in tonalità....minore Dopo un po' la chitarra acustica: stanca sia chi la suona e sia chi l'ascolta..?? Chi suona, sovente ha seri dubbi che chi ascolta si spalli...e suona male Spesso chi ascolta regge poco un concerto di pezzi solo "struggenti", solo melanconici, ma anche solo di sola chitarra; allora ecco la rincorsa a rendere un concerto più" gradevole", con voci ed ensemble varie sopperendo... ........oppure a vari sbattimenti di vaga memoria Hedgesiana
Il risultato è tutta questa accozzaglia di mezzi quarti di concertini sensa senso! Come a Sarzana... Alla fine non capisco se proprio le manifestazioni come Sarzana ci abbiano abituato ad ascoltare tre pezzi e basta, tanto poi nell'altro stand c'è un altro che suona altri tre pezzi. Anche i concerti serali: tutto di fretta, col factotum che spesso interviene per affettare l'uscita del musicista per "limiti di tempo"...
Le cose sono due: O c'è troppa gente che suona a livelli discreti ma non tanto da offrire un repertorio completo.. oppure effettivamente la chitarra in acustic solo ha dei limiti? Questa analisi della composizione in minore o in maggiore è senz'altro una disquisizione che rientra nel problema... Siamo passati tanto per intenderci da una tipologia di concerto alla will Ackerman a quella di Emmanuel ?
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Messaggi : 275 Data d'iscrizione : 04.12.09 Età : 59 Località : nord
Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Gio Ago 26, 2010 10:41 am
l'ultimo concerto che ho visto per chitarra acustica solo è stato a Conegliano per Tommy ed è l'unico in cui mi sono divertito al punto da non essere sazio. Cosa mai capitata con altri. Altri concerti non puramente acustici, ma elettrici (con vari strumenti, compresi percussioni e voci) mi hanno dato medesime emozioni pur suonando altri generi. MA altrattanti mi hanno fatto venire l'orchite.
Bisogna tener conto del repertorio compositivo, prob. con concerti per strumenti soli.
Qualcuno è mai stato ad un concerto solo di pianoforte classico o chitarra classica ? Era arrivato ad un certo punto il momento di voler andare a dormire o siete rimasti desti per l'intero concerto ? Siete riusciti a mantenere desta la curiosità, l'attenzione, lo stupore o l'interesse all'ascolto ?
Che un certo Mongrain, tanto per fare un esempio, ( apprescindere dal genere che suona, tra l'altro molto bene, hedgy clone) scriva che se la gente non sia interessata alla sua musica, non è un suo problema, buon per lui, vuol dire che vive di altro. oppure che ha trovato la sua nicchia di fans che gli consentono di suonare solo ciò che gli piace ed imporlo. Ci sono anche strategie di marketing sotto, credo, per vendere l'immagine. Ci vorrà un buon punto di incontro tra i gusti di chi suona e chi va ad ascoltare, per chi fa il solista. Non è facile, per niente, non annoiare.
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Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Gio Ago 26, 2010 11:20 am
Credo dipenda anche dal musicista e dall'atmosfera che riesce a creare; Tommy è un animale da palco che interagisce a mille e diverte...poi è bravo e suona pezzi molto orecchiabili che ti restano dentro. Allevi sul pianoforte fa la stessa cosa...l'ho visto due volte e non mi ha mai stancato. Sereno lavora sul palco come Tommy, ad esempio, coinvolgendo il pubblico, altri stanno seduti in silenzio e sparano un pezzo dopo l'altro facendoti annoiare (sepcie se tamburellano su accordature aperte).
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Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Gio Ago 26, 2010 1:49 pm
MarkSkywalker ha scritto:
..... Anche l'imparare i brani come fai tu va benissimo per la conoscenza dello strumento, ma devi solo capire quello che stai facendo e non trasportare dei numeri di una tab sulla tastiera....quando suoni un brano cerca di capire che tipo di accordo stai suonando,....
Però non capisco...Se sono totalmente ignorante di teoria musicale (o ragazzi, intendiamoci, quando parlate di terza o quarta e di triadi io non so neppure se siete italiani...) che vantaggio mi può dare "capire quello che sto facendo" (a parte la mera soddisfazione) oltre al percepire ad orecchio ed istinto che è corretto in tempo, durata, groove, accento, se comunque io suono sempre ripetendo a memoria le posizioni? ehm, non so se mi sono spiegato...
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Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Gio Ago 26, 2010 2:16 pm
Facilita nellle progressioni, perchè sai immediatamente come può risuonare la nota successiva od antecedente, oppure, partendo da una tonalità, mettere insieme accordi e rivolti seguendo le regole dell'armonizzazione e cercando di comporre qualcosa di tuo. Poi per carità, se l'orecchio è buono e come dici tu sente che le cose stanno bene assieme, si ottengono comunque grandiosi risultati.
MarkSkywalker
Messaggi : 821 Data d'iscrizione : 24.10.09
Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Gio Ago 26, 2010 3:04 pm
MeMyGuitar ha scritto:
MarkSkywalker ha scritto:
..... Anche l'imparare i brani come fai tu va benissimo per la conoscenza dello strumento, ma devi solo capire quello che stai facendo e non trasportare dei numeri di una tab sulla tastiera....quando suoni un brano cerca di capire che tipo di accordo stai suonando,....
Però non capisco...Se sono totalmente ignorante di teoria musicale (o ragazzi, intendiamoci, quando parlate di terza o quarta e di triadi io non so neppure se siete italiani...) che vantaggio mi può dare "capire quello che sto facendo" (a parte la mera soddisfazione) oltre al percepire ad orecchio ed istinto che è corretto in tempo, durata, groove, accento, se comunque io suono sempre ripetendo a memoria le posizioni? ehm, non so se mi sono spiegato...
Parlavo semplicemente di questo : quando suoni un brano di solito cadi in posizioni di accordi siccome e' armonizzato ( questo non sempre accade se parliamo di una melodia con aggiunta semplice di bassi) in qualche modo...quindi se quando suoni un brano vai a vedere le tue mani puoi notare che magari suoni semplici posizioni di triadi come ad esempio un Re o un Mi ma portate avanti nel manico...se questo accade trovare il nome dell'accordo non e' poi cosi' difficile...parti dal Re per esempio al secondo tasto e vai avanti fino all'accordo che hai trovato nel brano, quindi vai su di un tasto e hai Re diesis e su ancora e hai un Mi e cosi' via....quello che cerco di dire e' solo che quando si studiano arrangiamenti di altri bisogna ( se si vuole) farlo in maniera osservativa capendo cio' che si sta facendo....se invece si studia trasportando numeri a note il tutto serve solo ad una performance di quel pezzo e basta invece se vuoi puoi trarre da quel pezzo qualcosa che ti puo' rimanere nel tuo bagaglio personale.
E' una cosa che Woody Mann dice sempre nei suoi seminari e che chiama "The Logic Of The Fingerboard"...quando ho studiato con lui alla Columbia ( l'universita' di Spider Man )parlava di questo quando dovevamo "inventare" delle variazioni sul brano.
E' difficile da spiegare a parole poiche' sono cose che si devono fare con lo strumento in mano.
E' solo un modo per dire : cavolo da questo pezzo ora so fare questa posizione di Fa che prima non sapevo....solo questo....non c'e' bisogno (anche se fa bene ) come dice Tabbi di andare a cercare e studiare tutti i rivolti e altre cose si' molto importanti, ma poi se tu studi un brano e il rivolto di Re con la terza al basso che e' Fa diesis si presenta mentre lo studi ecco che hai trovato un rivolto di Re.
Bastano piccoli scalini...non c'e' bisogno di salire tutte le scale di fretta perche' si puo' arrivare con il fiatone.
Guidog
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Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Gio Ago 26, 2010 3:39 pm
Si', ma io continuo a pensare che meta' del fascino di un pezzo, minore o maggiore che sia, sta in come lo si suona. E' questione di tecnica di gusto musicale e di cuore.
MarkSkywalker
Messaggi : 821 Data d'iscrizione : 24.10.09
Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Gio Ago 26, 2010 3:51 pm
Guidog ha scritto:
Si', ma io continuo a pensare che meta' del fascino di un pezzo, minore o maggiore che sia, sta in come lo si suona. E' questione di tecnica di gusto musicale e di cuore.
Il bello della musica e' anche questo....ci sono tante chiavi di lettura legate al gusto personale
Ultima modifica di MarkSkywalker il Gio Ago 26, 2010 5:04 pm - modificato 1 volta.
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Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Gio Ago 26, 2010 3:58 pm
MarkSkywalker ha scritto:
Guidog ha scritto:
Si', ma io continuo a pensare che meta' del fascino di un pezzo, minore o maggiore che sia, sta in come lo si suona. E' questione di tecnica di gusto musicale e di cuore.
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Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Ven Ago 27, 2010 9:26 am
Ultima modifica di .g♥♪ il Mer Giu 01, 2011 6:44 pm - modificato 1 volta.
Jo Admin
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Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Ven Ago 27, 2010 10:15 am
il discorso è scivolato sul mi piace/non mi piace ma non è nato così
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Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Ven Ago 27, 2010 10:01 pm
Io non capisco ne`so niente di armonia e composizione .... ma son sicuro di capire che il buon vecchio Frankie fu un grande compositore ... qui in una composizione "far out" ....
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Messaggi : 275 Data d'iscrizione : 04.12.09 Età : 59 Località : nord
Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Ven Ago 27, 2010 10:34 pm
molto bella la prima parte della composizione. Direi che non è chiaro se va in minore o maggiore...è spumeggiante. Ma potevano farci ascoltare il pezzo per intero. Non a tocchi. Zappa, il provoketor.
questo invece che segue, è un pezzo rock di un gruppo new wave, il cui disco (forse son rimasto solo io) amo ancora riascoltare con ammirazione ( ) Ebbene: 3/4 degli accordi delle canzoni di questo disco sono maggiori. Non ci sono chisure o cadenze minori, o quasi.
magari non si può paragonare una composizione per chitarra sola ad un brano art rock. Ma è un esempio di come si possa comporre un brano o una serie di brani con accordi maggiori e... non risultare necessariamente "solari".
Dipende da come le metti insieme le cose, anche, per ottenere un risultato estetico particolare.
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Titolo: Re: il solista di oggi e l'agguato minore Ven Ago 27, 2010 10:52 pm
Spumeggiante e`proprio definizione azzeccata ... poi quella formazione dei Mothers ... slurp ...I concerti di Zappa sono fra i piu`memorabili mai visti senza dubbio (ma non con Ruth Underwood nella line up, purtroppo ...). Un grande !
Uh, ricordo i Wire, la New Wave decisamente non e`passata inosservata per me ... ma ... aspetta .... sono passati piu`di trent'anni ??? ... Ma come ? ... Quando ???