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     La parte armonica negli Studi didattici di Daccò

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    2 partecipanti
    AutoreMessaggio
    Massimo

    Massimo


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    MessaggioTitolo: La parte armonica negli Studi didattici di Daccò    La parte armonica negli Studi didattici di Daccò  EmptyMer Nov 03, 2010 10:49 am

    Ciao a tutti, sono Massimo e come vi ho già detto ieri nella mia presentazione ho cominciato da pochissimo a studiare sugli "Studi didattici per chitarra jazz" del Maestro Daccò.
    Mi piacerebbe, se ne avete voglia, discutere con voi e avere qualche dritta sulla parte armonica dello studio.
    Mi spiego meglio: mentre per la parte melodica ho capito che Daccò segue un approccio molto pragmatico, spiegando come usare poche scale per improvvisare/arrangiare in moltissimi contesti armonici, non sono stato in grado di individuare un analogo approccio sulla parte armonica. Nel capitolo 9 dell'Appendice (che peraltro credo sia frutto dell'eccellente lavoro di Manuel Consigli, che l'ha sviluppata basandosi sulle lezioni "live" del Maestro), infatti, viene presentata una panoramica completa delle possibilità armoniche dello strumento, con le formazioni degli accordi in Drop 2 e Drop 3 sui set di corde 1234, 2345, 3456 (Drop 2) e 1235, 2346 (Drop 3). E' evidente che la conoscenza completa di tutte queste posizioni è "salutare", ma estremamente onerosa. In ogni caso mi piacerebbe avere qualche dritta da chi ne sa più di me su una possibile "scaletta di priorità": ad esempio il Drop 2 sulle corde 3456 e il Drop 3 sulle corde 1235 sono ignorati in molti altri metodi.
    Sembrerebbe che un approccio del tutto opposto sia quello di Mickey Baker nel suo "Complete Course in Jazz Guitar" (non so se qualcuno conosce il testo) che basa tutta la sua parte armonica su solo 32 tipologie di accordo opportunamente selezionate.
    Analizzando gli studi di Daccò, ho visto che a partire dallo studio n. 5 viene descritta anche la parte di accompagnamento armonico. Mi piacerebbe sapere se è saggio studiare direttamente le forme di accordo suggerite negli studi piuttosto che affrontare il lavoro completo indicato in Appendice.

    Scusate per la lunghezza del messaggio, ma mi interessava spiegare il meglio possibile le mie perplessità.

    Grazie per le vostre eventuali risposte.

    Massimo
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    ry




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    MessaggioTitolo: Re: La parte armonica negli Studi didattici di Daccò    La parte armonica negli Studi didattici di Daccò  EmptyMer Nov 03, 2010 3:50 pm

    Io trovo eccellenti i libri di Howard Morgen...

    A me hanno consigliato x iniziare : accordi maggiori e minori (con o senza maj 7), settime di dominante,
    Semidiminuiti e diminuiti, tonica su 5 e su 6 nelle 5 posizioni.

    Sono gia' un bel po' di lavoro.
    Imo la cosa migliore e' focalizzarsi su poche cose che possono essere usate ovunque o quasi e poi implementare...
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    MessaggioTitolo: Re: La parte armonica negli Studi didattici di Daccò    La parte armonica negli Studi didattici di Daccò  EmptyMer Nov 03, 2010 5:03 pm

    evrybody plays drop2the musical

    digitare

    "guitar inversions drop 2 drop 3"
    cerca immagini
    ed è fatta
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    MessaggioTitolo: Re: La parte armonica negli Studi didattici di Daccò    La parte armonica negli Studi didattici di Daccò  EmptyMer Nov 03, 2010 5:04 pm



    primo risultqato nell lista,prima pagina visualizzata:
    How to Build a Drop 2 Chord

    A drop 2 chord is built by dropping the second highest note of a chord to the bass...

    Here's a theoretic example:

    Drop 2 Chords

    The first chord you see is the root position for Cmaj7: C E G B
    To make a drop 2 chord out of this root position, all we need to do is drop the second highest note (the G) to the bass: G C E B

    Back to the guitar:

    Drop 2 chords are built across adjacent strings (6543, 5432 and 4321) and have the following intervals:

    * Type 1: R 5 7 3 or C G B E (derived from the 2nd inversion of a chord)
    * Type 2: 3 7 R 5 or E B C G (derived from the 3rd inversion of a chord)
    * Type 3: 5 R 3 7 or G C E B (derived from a root position chord)
    * Type 4: 7 3 5 R or B E G C (derived from the 1st inversion of a chord)

    Note how R & 5 and 3 & 7, are always stacked next to each other. This intervallic arrangement helps give the drop 2 its signature sound.

    Fig. 1 shows these four inversions written out in the key of C across the three different string groups.

    Drop 2 Voicings

    How to Build Common Drop 2 Voicings

    Once we have learned to play the different inversions of Maj7 drop 2 chords across the three string sets, we can begin to check out the other “common” drop 2 chord types. Learning these different chords can seem like a daunting task, but with a few simple steps we can play all of these chords with relative ease. Instead of treating each of these different chords as separate fingerings, we can look at them as variations of the Maj7 chord we already know.

    Start by holding the root position CMaj7 chord that we learned in Fig. 1. Now, by moving only one finger we will turn it into four different types of chords:

    * By moving the 5th down a fret you'll have a Cmaj7#11.
    * Move the same note, the 5th, up a fret and you get a Cmaj7#5.
    * Move the 7th down by a fret and you get a C7.
    * If you lower the 3rd by one fret, you'll get a Cm/maj7.


    Drop 2 chord voicings

    Follow this same pattern to produce the chord types listed below. A good way to start is to learn the four “Maj7” based chords (Maj7, Maj7#11, Maj7#5, mMaj7), then move onto the 7th and m7 families.

    * Maj7: R 3 5 7
    * Maj7#11: R 3 #11 7
    * Maj7#5: R 3 #5 7
    * 7: R 3 5 b7
    * 7#11: R 3 #11 b7
    * 7#5: R 3 #5 b7
    * m7: R b3 5 b7
    * m11: R b3 11 b7
    * mMaj7: R b3 5 7
    * m7b5: R b3 b5 b7

    Fig. 2, which you can download in this .pdf here, shows 4 examples, one for each inversion, for these "common" chord types.

    Notice that once you know the 7 voicings, all you need to do to learn the m7 chord is lower the 3rd, then just lower the 5th and you can now play the m7b5 chords.

    After you can play these different chords in root position, try adjusting the intervals of the different inversions in the same manner to build all of these chords types over the entire neck.
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    MessaggioTitolo: Re: La parte armonica negli Studi didattici di Daccò    La parte armonica negli Studi didattici di Daccò  EmptyMer Nov 03, 2010 5:07 pm

    (incoda alla pagina l'invito a comprare una birra al gentile estensore della lezione)
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    MessaggioTitolo: Re: La parte armonica negli Studi didattici di Daccò    La parte armonica negli Studi didattici di Daccò  EmptyMer Nov 03, 2010 5:10 pm

    in cotal guisa
    ovviamente senza neanche disturbare la teoria e l'armonia ma con una solid grasp of basic math n fretboard geometry
    connettendo il software nella vs scatola cranica (ed elimnando ventuali ubbie) potete estrapolare ogni altro tipo di dròppe
    toh un altro link

    è pieno di maestri su internetto Shocked
    http://theguitarresource.com/chords/learning-chord-inversions-guitar/

    mi piace anche jazz italia la ho usata con un paio d'allievi
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    MessaggioTitolo: Re: La parte armonica negli Studi didattici di Daccò    La parte armonica negli Studi didattici di Daccò  EmptyMer Nov 03, 2010 6:18 pm

    ry ha scritto:
    Io trovo eccellenti i libri di Howard Morgen...

    A me hanno consigliato x iniziare : accordi maggiori e minori (con o senza maj 7), settime di dominante,
    Semidiminuiti e diminuiti, tonica su 5 e su 6 nelle 5 posizioni.

    Sono gia' un bel po' di lavoro.
    Imo la cosa migliore e' focalizzarsi su poche cose che possono essere usate ovunque o quasi e poi implementare...
    Si
    ne ho tre, dei suoi libri
    bravo "semplice" e originale, per il fingerstyle jazz
    ovviamente c'e sempre duck

    uno stronxxtto ammanicato* mi disse: perchè dovrei studiare roba di un "minore"
    ersa ovviamente per far pubblicità a li didatti sua



    *sempre lo stresso
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    Massimo

    Massimo


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    MessaggioTitolo: Re: La parte armonica negli Studi didattici di Daccò    La parte armonica negli Studi didattici di Daccò  EmptyGio Nov 04, 2010 3:32 pm

    Ragazzi,
    grazie per il vostro prezioso contributo.
    Ciao
    Massimo
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    ry




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    MessaggioTitolo: Re: La parte armonica negli Studi didattici di Daccò    La parte armonica negli Studi didattici di Daccò  EmptyGio Nov 04, 2010 10:28 pm

    ..quanto linkato da giorgio e' ottimo e....pero' io sono x la semplicita' assoluta, anche se costa....

    La cosa migliore e' imparare come si costruiscono gli accordi partendo dalle triadi e poi imparare a menadito dove si trovano le note sulla tastiera e poi gli intervalli trasferiti sulla tastiera e' + facile di quanto si pensi e si puo' fare anche senza strumento in qualsiasi momento...
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