| considerazioni elettroacustiche | |
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Autore | Messaggio |
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Jo Admin
Messaggi : 2793 Data d'iscrizione : 24.10.09 Località : Colognola ai Colli
| Titolo: considerazioni elettroacustiche Sab Feb 05, 2011 2:25 pm | |
| negli anni mi sono fatto qualche idea sull'amplificazione della chitarra e vorrei raccogliere le idee magari aggiungendo le vostre. E' chiaro che se lo scopo principale è il suono amplificato dobbiamo rinunciare alla pura chitarra acustica in parti significative della stessa. Infatti a mio parere ci vuole l'undersaddle e non solo quello. Già qui si deve infilare qualcosa di estraneo sotto il ponticello, e poi bucare, infilare fili, pastiglie, pile etc | |
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Ospite Ospite
| Titolo: Re: considerazioni elettroacustiche Sab Feb 05, 2011 4:53 pm | |
| - Jo ha scritto:
- negli anni mi sono fatto qualche idea sull'amplificazione della chitarra e vorrei raccogliere le idee magari aggiungendo le vostre. E' chiaro che se lo scopo principale è il suono amplificato dobbiamo rinunciare alla pura chitarra acustica in parti significative della stessa. Infatti a mio parere ci vuole l'undersaddle e non solo quello. Già qui si deve infilare qualcosa di estraneo sotto il ponticello, e poi bucare, infilare fili, pastiglie, pile etc
sei proprio convinto che ci vuole per forza l'undersaddle? Io nella mia limitatissima esperienza sono convinto che l'adozione dell'undersaddle sia troppo "distruttiva" delle caratteristiche acustiche della chitarra per poter essere accettabile; la trasmissione del suono viene pesantemente alterata dalla presenza di una tagliatella di plastica tra selletta e ponte. A meno che, ovviamente, non stiamo parlando di una chitarra *totalmente* dedicata al suono amplificato, IMHO il punto di partenza dovrebbe essere un trasduttore a contatto ma non sottosella. (my 0,002) |
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luapnea
Messaggi : 800 Data d'iscrizione : 29.10.09
| Titolo: Re: considerazioni elettroacustiche Sab Feb 05, 2011 5:09 pm | |
| - Jo ha scritto:
- negli anni mi sono fatto qualche idea sull'amplificazione della chitarra e vorrei raccogliere le idee magari aggiungendo le vostre. E' chiaro che se lo scopo principale è il suono amplificato dobbiamo rinunciare alla pura chitarra acustica in parti significative della stessa. Infatti a mio parere ci vuole l'undersaddle e non solo quello. Già qui si deve infilare qualcosa di estraneo sotto il ponticello, e poi bucare, infilare fili, pastiglie, pile etc
gia' !! e poi da spenta la chitarra non suona più come prima ed è pure bucata..a volte! osservando ciò che succede in giro la scelta del tipo di microfonazione dipende dall'esigenza del chitarrista di variare la posizione sul palco, anche minime variazioni impongono di optare per la chitarra "elettrificata" e quindi microfonata con sensori come gli undersaddle che spesso alterano la resa acustica propria della chitarra, oltre ai vari buchi, colle etc, che metti in evidenza. Uno dei più affermati stilisti dello strumento suonato sempre in solo, come DeGrassi è passato attraverso vari e complessi sistemi di microfonazione e preparazione della chitarra, utilizzando anche l'esperienza del fonico Rob Griffin che collaborava con Hedges. Nei CD di Degrassi l'ottimo suono è sempre stato una caratteristica dominante. Adesso invece ha azzerato tutto e suona chitarre "vergini" utilizzando esclusivamente una microfonazione esterna e suonando con una posizione da chitarrista classico: fermo e fisso come un quadro! Ascoltando il suono nei dvd relativamente ai video il suono è acustico al 100% e anche nell'ultimo CD il risultato è identico con il vero suono naturale delle sue chitarre e molti dei suoi nuovi brani originano come spunto creativo dalla sonorità delle sue nuove chitarre , per rendersi conto basta ascoltare "The Water Garden " e "Cumulus Rising" suonate con La Traugott Senza dubbio il suono viene anche trattato in questo modo, ma a mio modo di vedere la resa è al momento una delle migliori senza toccare la chitarra. | |
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Jo Admin
Messaggi : 2793 Data d'iscrizione : 24.10.09 Località : Colognola ai Colli
| Titolo: Re: considerazioni elettroacustiche Sab Feb 05, 2011 5:30 pm | |
| per registrare non ci piove: i microfoni sono il massimo. Il tuo intervento sarebbe perfetto su "Registrare con il mic" perchè qui si parla di live (locali) dove spesso il microfono è una rara possibilità, e ancor più raro il risultato.. Posto che ad es Towner usa solo un mic anche dal vivo. Ci sto pensando, vorrei provare anch'io. Il più delle volte usiamo pick up, piezo, pasticche, mic interni. Chi va in giro a suonare deve scegliere una combinazione soddisfacente, scordandosi di poter avere un suono naturale. Però un suono bello quello si può ottenere, mescolando due cose, secondo le preferenze (io uso undersaddle+mic), ma le combinazioni sono molteplici. | |
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luapnea
Messaggi : 800 Data d'iscrizione : 29.10.09
| Titolo: Re: considerazioni elettroacustiche Sab Feb 05, 2011 5:52 pm | |
| - Jo ha scritto:
- per registrare non ci piove: i microfoni sono il massimo. Il tuo intervento sarebbe perfetto su "Registrare con il mic" perchè qui si parla di live (locali) dove spesso il microfono è una rara possibilità, e ancor più raro il risultato.. Posto che ad es Towner usa solo un mic anche dal vivo. Ci sto pensando, vorrei provare anch'io.
Il più delle volte usiamo pick up, piezo, pasticche, mic interni. Chi va in giro a suonare deve scegliere una combinazione soddisfacente, scordandosi di poter avere un suono naturale. Però un suono bello quello si può ottenere, mescolando due cose, secondo le preferenze (io uso undersaddle+mic), ma le combinazioni sono molteplici. però nel tuo tread iniziale parlavi di suono, non di suono nei locali... Certo che se devi suonare in un locale portandoti dietro solo la chitarra il discorso è diverso... Comunque Degrassi come Ed Gerhard utilizzano i microfoni esterni anche in concerto e non solo ovviamente solo per registrare.... | |
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Jo Admin
Messaggi : 2793 Data d'iscrizione : 24.10.09 Località : Colognola ai Colli
| Titolo: Re: considerazioni elettroacustiche Sab Feb 05, 2011 6:17 pm | |
| Max, non sono convinto che ci voglia per forza l'undersaddle, ma sono convinto che ci vogliono due vie (ad es kk+mic oppure mag) per avere qualcosa di buono. | |
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Jo Admin
Messaggi : 2793 Data d'iscrizione : 24.10.09 Località : Colognola ai Colli
| Titolo: Re: considerazioni elettroacustiche Sab Feb 05, 2011 6:22 pm | |
| @lupanea: hai ragione, forse non era chiaro: intendevo parlare di amplificazione escludendo dal discorso i mic esterni, che rimangono la migliore ripresa possibile, anche se spesso impraticabile | |
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Ospite Ospite
| Titolo: Re: considerazioni elettroacustiche Sab Feb 05, 2011 6:35 pm | |
| io comincio a strafottermene e a usare il magnete . cazzarola cioè è storia : noiimpazzivamo sui dischi di chitarra acustica di:[youtube]<iframe title="YouTube video player" width="480" height="390" src="https://www.youtube.com/embed/tew_fIhz3eY" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>[/youtube]
se vabe'
https://www.youtube.com/watch?v=tew_fIhz3eY
no dico, ancora....
per registrare: mics.
il piezo mi fa sempre più schifo (al limitone in registrazione un pelino,molto sotto i mics per dare consistenza a tutte le note ) |
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francort
Messaggi : 591 Data d'iscrizione : 26.10.09 Età : 70 Località : Milano
| Titolo: Re: considerazioni elettroacustiche Sab Feb 05, 2011 8:59 pm | |
| Come già detto altre volte, del suono naturale della chitarra me ne infischio. Quando si amplifica la chitarra diventa un'altro strumento. Ciò non toglie che dato l'oggetto da cui si parte si possono ottenere risultati sonori molto diversi applicando i vari sistemi a disposizione. Qualche idea me la sono fatta anch'io e in sostanza sono abbastanza d'accordo che fino ad ora la soluzione con piezo undersaddle e una qualche altra origine in aggiunta sembra essere quella che da i risultati migliori quanto a compromesso tra qualità del suono e controllabilità dinamica dello strumento. Quando si parla di amplificazione intendo quella che si esprime su un palco ai volumi necessari per farsi sentire da soli all'aperto o in un locale o teatro suonando in gruppi variamente composti. Le prove fatte in casa a volume domestico non sono una prova esauriente, di solito il suono che si ascolta è troppo miscelato con il suono naturale dello strumento per dare l'idea esatta di cosa succede quando è il suono amplificato che prevale. Di più non mette alla prova lo strumento stesso con il contesto di un palco vero. Personalmente anche a me piacerebbe suonare con il mic come fa Ralph Towner ma sugli esperimenti sono ancora in transito. Parlando poi di Alex De Grassi dopo averlo sentito l'anno scorso a Sarzana con Michael Manring e Chris Garcia penso che in quel caso l'amplificazione con il slolo mic rende un suono bello ma purtroppo assolutamente impari con quello dei suoi sodali così che quando i due spingono il De grassi tende a sparire e questo li costringe a suonare pianissimo quando lui solileggia. Troppo limitante secondo me. A Ralph Towner non succede ma il perché non mi è chiarissimo. Mi sto facendo costruire un nuovo strumento ed essendo dedicato a produrre un suono acustico in un contesto acustico sono molto in dubbio se dotarlo di amplificazione e nel caso quale. Ho quasi escluso l'ipotesi di un undersaddle. Magari ci metto solo il pastiglione blu della Shertler. Magari provo con un mic. attaccato all'Unico. Magari lo faccio roteare sopra la testa, lo tiro in mezzo al pubblico al grido "provateci a suonare, ingrati!" | |
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ry
Messaggi : 649 Data d'iscrizione : 13.11.09
| Titolo: Re: considerazioni elettroacustiche Sab Feb 05, 2011 11:06 pm | |
| Credo che se si vuole/deve suonare amplificati si debba fare una scelta drastica e dedicare uno strumento allo scopo che poi alla fine e' anche interessante: altri suoni e possibilita'. E scordarsi un poco del suono puramente acustico. | |
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Jo Admin
Messaggi : 2793 Data d'iscrizione : 24.10.09 Località : Colognola ai Colli
| Titolo: Re: considerazioni elettroacustiche Sab Feb 05, 2011 11:30 pm | |
| parole sante ry! anch'io penso che si debba avere uno strumento plughendplei con cui poter anche sperimentare varie soluzioni in cerca di un suono decente. Ho notato che il ponticello in tusq fa suonare meglio il piezo rispetto l'osso. L'osso mi suona spigoloso e un po' asciutto - parlo ovviamente del suono elettrico prodotto dall undersaddle non di quello vero della chitarra
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Ospite Ospite
| Titolo: Re: considerazioni elettroacustiche Dom Feb 06, 2011 12:24 am | |
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Guidog
Messaggi : 542 Data d'iscrizione : 27.10.09 Età : 62 Località : Milano
| Titolo: Re: considerazioni elettroacustiche Dom Feb 06, 2011 5:22 pm | |
| sono d'accordo con ry. Sono d'accordo con francort. Insomma, sono d'accordo Oltretutto c'e' una questione da non sottovalutare: se suoni da solo puoi cercarti il suono che ti piace, ci sei solo tu e vai tranquillo (abbastanza). Se suoni con altri il tuo suono amplificato deve "sposarsi" con quello degli altri. Es: due chitarre acustiche. Non puoi mettere insieme i cavoli con la merenda | |
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Jo Admin
Messaggi : 2793 Data d'iscrizione : 24.10.09 Località : Colognola ai Colli
| Titolo: Re: considerazioni elettroacustiche Dom Feb 06, 2011 6:47 pm | |
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perrycoloso
Messaggi : 1376 Data d'iscrizione : 02.04.10 Età : 39 Località : rimini
| Titolo: Re: considerazioni elettroacustiche Dom Feb 06, 2011 7:30 pm | |
| - Guidog ha scritto:
- sono d'accordo con ry. Sono d'accordo con francort. Insomma, sono d'accordo
Oltretutto c'e' una questione da non sottovalutare: se suoni da solo puoi cercarti il suono che ti piace, ci sei solo tu e vai tranquillo (abbastanza). Se suoni con altri il tuo suono amplificato deve "sposarsi" con quello degli altri. Es: due chitarre acustiche. Non puoi mettere insieme i cavoli con la merenda i cavoli a merenda, contando che son tre giorni che mangio gelato pranzo e cena per un intervento ai denti ora come ora mi sembrano un miraggio! tutto ciò per dire che tutto è relativo!anche i cavoli a merenda! a proposito domani vado dal liutaio a mettere i pick up di una telecaster su una yamaha apx.... vediamo che vien fuori | |
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maxmarto1
Messaggi : 76 Data d'iscrizione : 24.03.10 Età : 54 Località : Genova
| Titolo: Re: considerazioni elettroacustiche Mer Mar 02, 2011 10:50 pm | |
| Ciao a tutti! Vedo che questo argomento è sempre ben presente ... per quel che vale, diro' la mia, forse l'ho già detta 'sta cosa ... per me tutto il mondo dell'amplificazione per chitarra, quindi, undersaddle, magnetici, ecc. ecc. nasce e muore con la chitarra acustica, con le corde in acciaio ... le medesime diavolerie, su una classica non funzionano, o quantomeno, a me proprio non convincono ... Il suono della classica, amplificato da uno o due microfoni + un buon reverbero (ho apena preso il nova reverb della tc electronics, fantastico!) è impareggiabile .. Purtroppo dal vivo, in localini di fortuna e con un gran caos, c'è poco da fare ... ma in quel caso allora meglio una Godin e via ... poi dipende anche dal contesto e dal tipo di musica, se suoni con violoncello e contrabbasso, la Godin proprio non la vedo bene, meglio perdere tempo a microfonare uno struumento serio. ps: Francort ... pensaci prima di amplificare la nascitura, ti do il medesimo spunto di riflessione che tu mi hai fornito tempo fa ... | |
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perrycoloso
Messaggi : 1376 Data d'iscrizione : 02.04.10 Età : 39 Località : rimini
| Titolo: Re: considerazioni elettroacustiche Mer Mar 02, 2011 11:04 pm | |
| - maxmarto1 ha scritto:
Il suono della classica, amplificato da uno o due microfoni + un buon reverbero (ho apena preso il nova reverb della tc electronics, fantastico!) è impareggiabile ..
quoto...decisamente superiore a qualsiasi altro reverb io abbia provato...pensavo di usarlo anche sulla voce in fase di registrazione....anzi principalmente lo userei per quello visto che la chitarra la suono ormai quasi essenzialmente spenta in camera purtroppo | |
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francort
Messaggi : 591 Data d'iscrizione : 26.10.09 Età : 70 Località : Milano
| Titolo: Re: considerazioni elettroacustiche Gio Mar 03, 2011 2:17 am | |
| - maxmarto1 ha scritto:
- Ciao a tutti!
se suoni con violoncello e contrabbasso, la Godin proprio non la vedo bene, meglio perdere tempo a microfonare uno struumento serio.
ps: Francort ... pensaci prima di amplificare la nascitura, ti do il medesimo spunto di riflessione che tu mi hai fornito tempo fa ... quoto e ringrazio. Sono in pensiero infatti, ma ho già un orientamento ... | |
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maxmarto1
Messaggi : 76 Data d'iscrizione : 24.03.10 Età : 54 Località : Genova
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cattanic
Messaggi : 352 Data d'iscrizione : 22.11.09 Età : 52
| Titolo: Re: considerazioni elettroacustiche Gio Mar 03, 2011 11:58 am | |
| - francort ha scritto:
A Ralph Towner non succede ma il perché non mi è chiarissimo.
perchè ha una cavata che viene da una impostazione classica, credo, e poi usa una classica
Magari lo faccio roteare sopra la testa, lo tiro in mezzo al pubblico al grido "provateci a suonare, ingrati!" ecco, questa me l'ero persa mi sa che dovremo fare un bel summitt, hehehehe | |
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Jo Admin
Messaggi : 2793 Data d'iscrizione : 24.10.09 Località : Colognola ai Colli
| Titolo: Re: considerazioni elettroacustiche Mar Apr 05, 2011 10:14 pm | |
| i cantini da amplificata erano un po' deboli e magrolini. Così ho tolto il ponte in osso e messo in micarta. Eh ragazzi, che differenza! Sono ormai sicuro, per me: con undersaddle (piezo o altro) l'osso non suona bene (suono amplificato ovviamente) | |
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| Titolo: Re: considerazioni elettroacustiche | |
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