Ah, il PROGRESSIVE !!!

Mi piacerebbe aprire e tenere aperto un thread sul progressive (quello vero primigenio, sangue muscoli e cervello, mica baubau-miciomicio dreamtheater!). Mi piacerebbe che questo thread potesse diventare un sito archeomusicale del genere.
Inizio con questo monumento del BMS, gruppo che amo da sempre, musicisti con i controqatzi...ed il mio pensiero va qui a Rodolfo Maltese di cui non ho avuto più notizie.

mah!!!

max, se sei stato sfortunato a nascere troppo tardi per goderti quella musica non è una buona ragione per fartene un vanto davanti a noi vecchietti!

e poi che cosa vi opponi?? country music chedupalle???

ad ogni modo, MeMY, la versione che hai postato del Banco non è certamente cosa di cui menar vanto.
E' una riesecuzione della gloriosa Evoluzione fatta negli anni novanta. Niente più synt analogici, mellotron od il meraviglioso pianoforte di Gianni Nocenzi: solo orride tastiere giapponesi. Perchè................perchè............perchè....................

Si, si, vanno benissimo Rice & Blake, ma quando mi voglio gustare il GRANDE PROGRESSIVE, non ci sono Rice & Blake che tengano ....

Ottima idea, Massimo !













Se poi c'e`anche una spruzzata di psychedelia ....

Allora del Banco piazziamo questa ...

Capisco che è un mio forte limite...
..non sono poi tanto giovane...ma che ci volete fare?
posso mica spararmi.
ascolterò con curiosità..e in silenzio...

Classici ....

tutto questo per dire che c'era anche una eccessiva "disinvoltura" estetica in quella musica. Un gusto dell'esagerazione, dell'iperbole, che non sempre riesce digeribile. Sarò drastico: la maggior parte della musica prodotta nella costellazione Progressive è pesantemente datata e non "esportabile" a generazioni che non l'abbiano vissuta direttamente.
Quella che però resta la sua straordinaria lezione è la voracità musicale lo spirito sfrontatamente sincretico, la capacità non più realizzata di generare Sogni.
Andrebbe separato lo Spirito dalla Lettera. Del primo abbiamo un disperato bisogno. E non solo noi poveri nostalgici, ma tutti. Una società che pensa di ridurre l'espressione artistica ad un pacchetto di chewingum è destinata alla catastrofe. Perchè l'arte non è trastullo, non serve a raddolcirvi i pugni che prendete in faccia: l'arte è il linguaggio con cui l'inconscio parla al conscio. Voi eliminatelo e vedremo cosa succede.

In questo il Prog ci ha mostrato la via. Ma basta con le nostalgie!

E i Circus 2000, a proposito di progressive italiano ?

Gruppo di amici del 1976 puro progressive bolognese (in quegli anni a bologna si respirava un'aria di assoluta magia!!)

delmas ha scritto:

tutto questo per dire che c'era anche una eccessiva "disinvoltura" estetica in quella musica. Un gusto dell'esagerazione, dell'iperbole, che non sempre riesce digeribile. Sarò drastico: la maggior parte della musica prodotta nella costellazione Progressive è pesantemente datata e non "esportabile" a generazioni che non l'abbiano vissuta direttamente.
Quella che però resta la sua straordinaria lezione è la voracità musicale lo spirito sfrontatamente sincretico, la capacità non più realizzata di generare Sogni.
Andrebbe separato lo Spirito dalla Lettera. Del primo abbiamo un disperato bisogno. E non solo noi poveri nostalgici, ma tutti. Una società che pensa di ridurre l'espressione artistica ad un pacchetto di chewingum è destinata alla catastrofe. Perchè l'arte non è trastullo, non serve a raddolcirvi i pugni che prendete in faccia: l'arte è il linguaggio con cui l'inconscio parla al conscio. Voi eliminatelo e vedremo cosa succede.

In questo il Prog ci ha mostrato la via. Ma basta con le nostalgie!

MITICO!!!!!
Ti quoto e stra-stra-straquoto,
a parte le ultime 5 parole: e lasciatemele ste nostalgie!!! mica sono tossiche o reazionarie! Il prog è parte della vita che ho vissuto, parte dell'humus culturale in cui sono cresciuto, parte delle emozioni che ho condiviso con tanti amici e che ancora oggi non raramente rievochiamo assieme inevitabilmente quando ci troviamo a parlare di musica.

l'anello mancante tra la psichedelia beatlesliana e il primo Prog

MeMyGuitar ha scritto:

Ti quoto e stra-stra-straquoto,
a parte le ultime 5 parole: e lasciatemele ste nostalgie!!! mica sono tossiche o reazionarie! Il prog è parte della vita che ho vissuto, parte dell'humus culturale in cui sono cresciuto, parte delle emozioni che ho condiviso con tanti amici e che ancora oggi non raramente rievochiamo assieme inevitabilmente quando ci troviamo a parlare di musica.

Ma, Massimo, non è ch'io non ti voglia lasciare le tue nostalgie.............e che voglio che tu le cambi di verso, che le rivolga al futuro. Siamo una generazione che si è arresa e perchè probabilmente non siamo stati capaci di trasmutare quello che ci è stato assegnato. Siamo una generazione che è fuggita a rintanarsi quando il cielo s'è fatto scuro. Ora, io dico, può ancora esserci per noi un'altra sorte? Potremo trovare, nel candore della vecchiaia, la magia che sognavamo?

delmas ha scritto:

.... Potremo trovare, nel candore della vecchiaia, la magia che sognavamo?

Certo che sì, ma credo purtroppo a patto di assumere un atteggiamento "autistico" od elitario, poichè gli input che riceviamo da fuori sono mediamente meschini, mediamente cinici, mediamente ipocriti, salvo eccezioni ed inventario.
Non credi che qui siamo già una elìte?

Me&My ha scritto ------------------------------------------------
Mi piacerebbe aprire e tenere aperto un thread sul progressive (quello vero primigenio, sangue muscoli e cervello, mica baubau-miciomicio dreamtheater!).
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Max !!!!!
Me&My ha scritto ------------------------------------------------------------

delmas ha scritto:

tutto questo per dire che c'era anche una eccessiva \\"disinvoltura\\" estetica in quella musica. Un gusto dell'esagerazione, dell'iperbole, che non sempre riesce digeribile. Sarò drastico: la maggior parte della musica prodotta nella costellazione Progressive è pesantemente datata e non \\"esportabile\\" a generazioni che non l'abbiano vissuta direttamente. Quella che però resta la sua straordinaria lezione è la voracità musicale lo spirito sfrontatamente sincretico, la capacità non più realizzata di generare Sogni. Andrebbe separato lo Spirito dalla Lettera. Del primo abbiamo un disperato bisogno. E non solo noi poveri nostalgici, ma tutti. Una società che pensa di ridurre l'espressione artistica ad un pacchetto di chewingum è destinata alla catastrofe. Perchè l'arte non è trastullo, non serve a raddolcirvi i pugni che prendete in faccia: l'arte è il linguaggio con cui l'inconscio parla al conscio. Voi eliminatelo e vedremo cosa succede. In questo il Prog ci ha mostrato la via. Ma basta con le nostalgie!

MITICO!!!!!
Ti quoto e stra-stra-straquoto,
a parte le ultime 5 parole: e lasciatemele ste nostalgie!!! mica sono tossiche o reazionarie! Il prog è parte della vita che ho vissuto, parte dell'humus culturale in cui sono cresciuto, parte delle emozioni che ho condiviso con tanti amici e che ancora oggi non raramente rievochiamo assieme inevitabilmente quando ci troviamo a parlare di musica.
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Azz .... Max mi hai bruciato la replica a Germano (l'avevo preparata alle 12:30 e m'è sparita .... esoteri internettiani )!

Io vi Iper-quoto [tranquilli non vi perquoto] entrambi soprattutto Germano quando mette in guardia su una societa in cui l'arte (soprattutto la musica [in Italia poi !] )
viene ridotta a un prodotto da ipermercato !

E sempre Germano quando descrive la spinta alla rinascita delle generazioni e degli artisti 'progressive' la ricerca dell'unione, dell'altro, della fratellanza universale ....
CE N'E' UN BISOGNO IMMANE CE NE' di questo spirito e di tanta onestà intellettuale in primis da trasmettere ai giovani (i più giovani) .... confrontarsi con l'altro solo quando si è riflettuto abbastanza sull'IO senza sciocche ed inutili competitività (come spesso non fanno nelle nostre scuole)!

Hem scusate se mi sono fatto prendere dalla sberlocca (in romano = chiacchiera) ma l'argomento lo sento parecchio!

Grazie

Enrico

zapart60 ha scritto:

......la ricerca dell'unione, dell'altro, della fratellanza universale ....
CE N'E' UN BISOGNO IMMANE CE NE' di questo spirito e di tanta onestà intellettuale in primis da trasmettere ai giovani (i più giovani) .... confrontarsi con l'altro solo quando si è riflettuto abbastanza sull'IO senza sciocche ed inutili competitività (come spesso non fanno nelle nostre scuole)!

Hem scusate se mi sono fatto prendere dalla sberlocca (in romano = chiacchiera) ma l'argomento lo sento parecchio!

Grazie

Enrico

Enrico anche te ti straquoto!!!
Mi sembra che abbiamo scoperchiato un grande forziere pieno di luccicanti tesori....tutto questo non fa che rafforzare il mio entusiasmo ed il mio profondo piacere nel trovarmi in mezzo a cotanta BELLA gente.

delmas ha scritto:

Siamo una generazione che si è arresa

Arresi ??? 'azz non mi ero nemmeno reso conto di essere stati aggrediti ....

A parte le battute, ho ancora un sacco di sogni per il futuro, ma non per questo archivio in un dimenticatoio le cose belle del mio passato ... men che meno la sua colonna sonora ....

zapart60 ha scritto:

E sempre Germano quando descrive la spinta alla rinascita delle generazioni e degli artisti 'progressive' la ricerca dell'unione, dell'altro, della fratellanza universale ....
CE N'E' UN BISOGNO IMMANE CE NE' di questo spirito e di tanta onestà intellettuale in primis da trasmettere ai giovani (i più giovani) .... confrontarsi con l'altro solo quando si è riflettuto abbastanza sull'IO senza sciocche ed inutili competitività

Vi quoto anche io, anche se credo questo spirito abbia cominciato a diffondersi ben prima del progressive. Anche molto prima della Summer of Love, se e`per questo .... questo spirito e`sempre esisitito, ma la societa`moderna occidentale ha fatto di tutto per annullarlo in una palude di omogeinizzazione. Cosi`la maggior parte della gente invece di celebrare la meraviglia della unicita`di ciascuno e allo stesso tempo il profondo legame esistente con tutti gli altri, non fa che cercare di confondersi nella massa ......... discorso lungo .........

Grazie Max profondamente e caldamente ricambiato

e poi cos'è il 'progressive' se non ci si prende la libertà di prendere un classico (Bachiano) e reinterpretarlo facendo così trasparire la nostra ribellione, rabbia, gioia di vivere ed halleluja di emozione che si vuole in ogni nota che si suona !!!!!!



Enrico