Rettificare o plekkare??

Caro guidog. tal tuo precedente post colgo allusioni... il manico buono è ovviamente quello della chitarra, l'altro ormai è andato e non c'è rettifica che tenga.
Comunque siccome ne parlo bene io mi riferisco al buon Fontanot

Fontanot...del quale leggo e sento dire... o lo odi o lo ami...ci sono 2 nettissime correnti di pensiero e non aderisco a nessuna non avendo soggettivi riscontri in merito...io conosco un solo liutaio (assestatore non costruendo) e sono...ME!!

Citazione :

Fontanot...del quale leggo e sento dire... o lo odi o lo ami...ci sono 2 nettissime correnti di pensiero

il che è sbagliato, sia per un verso che per l'altro. Il lavoro di un liutaio dovrebbe essere giudicato sulla base di questioni oggettive: o lavora bene in modo consistente e continuativo, oppure no. Su quello non ci dovrebbe essere spazio per le opinioni o le simpatie.

Dico questo perchè il lavoro di un liutaio è al 99% dipendente dalla reputazione. E questo vi assicuro che dovrebbe essere un fattore talmente di preoccupazione per un liutaio da costituire la migliore garanzia per il cliente.

In questo contesto, vi giuro che personalmente non sopporto l'attitudine modaiola e 'per sentito dire' del parlare che si fa sui forum del lavoro di questo o di quello. Fortunatamente non è il caso di questo forum (anzi, ho apprezzato il fatto che chi è intervenuto lo abbia fatto sulla base dell'esperienza personale).

Personalmente, prima di qualsiasi lavoro, mi piace spendere il tempo che ritengo necessario e sufficiente col cliente per capire esattamente con chi sto parlando, cosa il mio interlocutore ha in testa, il suo livello di comprensione del problema e dello strumento. Solo quando ho acquisito una confidenza sufficiente del mio livello di comprensione dell'interlocutore, allora passo alla discussione della riparazione / restauro / lavoro. E' fondamentale posare le basi per la soddisfazione del cliente (imprescindibile, per quanto già esposto prima) prima ancora di guardare la chitarra / lo strumento su cui si dovrebbe andare a lavorare...

Andrea

Parole sante Andrea...questo vuol dire fare bene e tenere al proprio lavoro....qualunque esso sia.

Quoto Wayx e ringrazio Andrea per l'ottimo post

Al di là di quello che potrebbe non andare alla mia chitarra e che forse non è neanche colpa sua perchè credo non faccia tutto lui il lavoro, devo dire che comunque sono rimasto colpito dalla quantità di lavoro che ha, sono andato a ritirare una chitarra di persona x vedere e rendermi conto...sono arrivato alle 3 del pomeriggio e sono andato via alle 9 di sera. Volevo che mi abbassasse il ponte alla NB e volevo farlo con calma.

Tra gli altri c'era anche il chitarrista di Bobby Solo, almeno, così mi è stato detto, a vederlo credo che lo fosse.
Roberto non si risparmia certo sul lavoro ed è molto disponibile, se non fosse stato per l'ultimo impiegato di MusicalBox, dove ha un laboratorio, che voleva andare via, si sarebbe fermato ancora.

Credo abbia anche delle buone idee, forse prende troppo lavoro, o forse qualcosa va storto, a volte, o forse ...


Per quanto riguarda il liutaio della mantra invece ti posso dire che non aveva assolutamente esperienza o forse non era il suo mestiere.

Sia chiaro che non voglio fare pubblicità a nessuno.
Quando ho bisogno di andare da Roberto prendo un appuntamento telefonico con anticipo e per la mattina appena aperto (la prima volta che ci sono andato mi è passato davanti Alberto Radius ma per un setup veloce in una starato verde menta splendida, e comunque è stata l'occasione per conoscere una persona che ha scritto alcune canzoni storiche!).
Confermo che ha molto lavoro e che non lo esegue tutto lui di persona; effettivamente umanamente parlando ci siamo presi subito bene e capisco che possa essere una persona spigolosa.
Poi portargli anche un paio di bottiglie buone non guasta!

Ho scoperto che il Plek lo hanno inventato a Berlino....sto meditando una trasferta.

certo che dopo un "trattamento" serio la tastiera diventa un'altra cosa.
personalmente non farei mai mettere "le mani"( ) ad una macchina sulla mia peggiore chitarra, prefersisco l'uomo coi pregi e i difetti.
non sarebbe male, ripercorrendo una precedente esperienza su Accordo cominciare a raccogliere un po' di nomi di bravi e onesti artigiani della chitarra.
io faccio un nome per i meridionali: Francesco Savino(a Bari, e si che son Salentino ) persona straordinaria e altrettanta maestria.

Mah, le macchine hanno tanti pregi ed inoltre la finitura è fatta a mano, bisogna saperle usare.

Anni fa Grillo diceva le stesse cose dei computers.

Comunque sul sito della Plek c'è una pagina che dice dove sono le loro macchine nel mondo:
la Martin ce l'ha, anzi ne ha due, il Custom shop della Gibson ce l'ha, Dan Erlewine ce l'ha, insomma mi pare una cosa seria.
Esiste dalla fine degli anni '90 e sicuramente a Berlino sanno come usarla dato che l'hanno inventata loro.
Io ho un'amica a Berlino x cui, potrebbe essere l'occasione x rivederla dato che è un pezzo che non vado.

Stefano/ry ha scritto:

Mah, le macchine hanno tanti pregi ed inoltre la finitura è fatta a mano, bisogna saperle usare.

Anni fa Grillo diceva le stesse cose dei computers.

Comunque sul sito della Plek c'è una pagina che dice dove sono le loro macchine nel mondo:
la Martin ce l'ha, anzi ne ha due, il Custom shop della Gibson ce l'ha, Dan Erlewine ce l'ha, insomma mi pare una cosa seria.
Esiste dalla fine degli anni '90 e sicuramente a Berlino sanno come usarla dato che l'hanno inventata loro.
Io ho un'amica a Berlino x cui, potrebbe essere l'occasione x rivederla dato che è un pezzo che non vado.

Non metto in dubbio e per molti versi son daccordo, ma, sai, l'idea che sia una macchina a fare quel tipo di lavoro(mettere le mani, appunto), mi piace poco.
con l'Uomo, nel frattempo, ci puoi anche parlare
e solo una questione "romantica".

Sono totalmente d'accordo il problema è che a volte l'uomo dice di saper fare e non lo sa fare, magari senza neanche saperlo.

Stefano/ry ha scritto:

Sono totalmente d'accordo il problema è che a volte l'uomo dice di saper fare e non lo sa fare, magari senza neanche saperlo.

Ti quoto in pieno ....

E poi non è che arrivi lì e ti trovi di fronte ad una macchina dove infili la chitarra e ti esce un'altra chitarra : anche li c'è un liutaio con cui parlare.

Non è che prima dell'avvento della Plek le chitarre fossero insuonabili... In realtà la Plek serve in quei laboratori dove c'è molto (ma molto) lavoro sulle tastiere, in quanto risparmia un sacco di ore uomo e soprattutto può fare lo stesso lavoro (rettificare tastiere) tutti i giorni tutto il giorno, sempre con la stessa accuratezza. In modo ripetitivo, ripetibile e riproducibile. La stessa metodicità e consistenza e ripetitività non si può chiedere ad un uomo, quando tutto quello che fa tutti i giorni, tutto il giorno è rettificare tastiere (soprattutto, senza molto aspettare questo si affoga nella cassetta del WC).

Per cui all'interno di workshop che mulinano molto lavoro (non a caso la plek ce l'ha Joe Glaser a Nashville, Dan Erlewine di Stew Mac, la Gibson di Nashville, ecc. ecc.) la Plek può rappresentare un investimento che si ripaga nel giro di non troppo tempo, e da li in avanti è solo grasso che cola. Contro il mettere a rettificare tastiere a rullo ad un artigiano: ben presto l'ammortamento della Plek viene a costare meno della persona, ad ore/macchina vs ore/uomo.

In realtà una chitarra può essere resa suonabile alla perfezione, senza lasciare il mimimo 'rimpianto da Plek' nemmeno al chitarrista con la tecnica più raffinata, da un lavoro artigianale a regola d'arte. E a dire il vero, rettificare una tastiera a regola d'arte non rappresenta neppure il più arduo dei task di un liutaio. Anzi... E' solo un lavoro in cui applicare pedissequamente del metodo, con la pazienza di metterci il tempo che serve. Tutto qui!...

Andrea