GIBSONMANIA...

MarkSkywalker ha scritto:

MeMyGuitar ha scritto:

E poi, altro che open mic, con una "Pantera Rosa" del genere non avrei mai il coraggio di andarci in giro, temo che resterebbe una chitarra da contemplazione religiosa
e da suonare gelosamente dentro le mura domestiche.

beh non e' sempre vero. Dario e' stato visto piu' di una volta suonare la sua Traugott al tramonto nelle spiagge di Riccione insomma anche la Traugott puo' essere una chitarra da battaglia, mica solo le Cort e le Takamine

Vero, una volta ho dormito in spiaggia ed al mattino era tutta ricoperta di rugiada. E poi, ammazz' che abrasiva la sabbia della spiaggia di Riccione ...

MarkSkywalker ha scritto:

Tabiai ha scritto:

Visto che devo upgradare,

WHAT??????

Il conto corrente

Ste ha scritto:

Dario57 ha scritto:

Quello che piuttosto non capisco e`come tanti abbiano speso decine di migliaia di euro in chitarre tutte da 2/3 mila euro l'una. Con la stessa cifra si metterebbero in casa una Traugott oltre ad una Martin 000-18 e una Gibson J-35 vintage. In questo caso c'e`qualcosa che mi sfugge ...

Su questo sono d'accordissimo con te. Io ho le mie due chitarrine e se devo sognare un domani di avere possibilità di migliore il mio parco chitarre, vorrei rimanere sulle 3 e andare di upgrade.

Strategia perfetta, IMHO ...

Tabiai ha scritto:

MarkSkywalker ha scritto:

Tabiai ha scritto:

Visto che devo upgradare,

WHAT??????

Il conto corrente

Ma lo vuoi UPgradare o DOWNgradare ??? ........ con tutti i pruriti che hai ...

perrycoloso ha scritto:

beh dario, io ora come ora penso che PER ME, per quello che suono, per come uso la chitarra per l'orecchio che ho e......

In questo senso sbagli, la chitarra e' uno strumento, un mezzo per fare musica, e se non hai quella che funzione, x te, certe cose non le fai non xche' sei limitato tu ma perche' e' la chitarra ad essere limitata e tu non lo sai....

Se sai sciare poco ma hai un buon paio di sci, purche' adatti alla tua sciata, ti diverti e fai tutto quello che sei in grado di fare ....lo stesso con le chitarre...

ry ha scritto:

perrycoloso ha scritto:

beh dario, io ora come ora penso che PER ME, per quello che suono, per come uso la chitarra per l'orecchio che ho e......

In questo senso sbagli, la chitarra e' uno strumento, un mezzo per fare musica, e se non hai quella che funzione, x te, certe cose non le fai non xche' sei limitato tu ma perche' e' la chitarra ad essere limitata e tu non lo sai....

Se sai sciare poco ma hai un buon paio di sci, purche' adatti alla tua sciata, ti diverti e fai tutto quello che sei in grado di fare ....lo stesso con le chitarre...

Assolutamente d'accordo, per questo sono sempre in antitesi con le affermazioni tipo "non merito certe chitarre" o "non le sfrutterei al massimo". Sfruttamento massimo o meno, io consiglio sempre di prendere le miglior chitarre che ci si puo`permettere .... e via di goduria ....

...



...

E vi diro`, vintage o nuove ci sono delle chitarre che sono magiche. Stasera mi sono suonato la D-18 e la B & H.

La Dread e`una forza della natura, una specie di rombo-di-tuono-gigi-riva nel settore strumenti musicali. Da sola, sarebbe in grado di respingere un'invasione di alieni. Davanti a chitarre cosi`anche i dubbi piu`profondi del piu`dubbioso dubitatore a proposito di chitarre vintage spariscono some neve al sole. Epica.

La Blazer & Henkes ha una bellezza di voce e di timbro che le sirene di Ulisse gli fanno un baffo. Anche in arpeggi semplici, l'emozione e`profonda. Non so se siano i legni di gran qualita`, la perfetta replica di un design consacrato o la cura e la conoscenza che ci hanno messo i due elfi di Tuebingen, visto che di strumento celebrativo si tratta, ma e`difficile non rimanerne incantati. E ha solo pochi mesi di vita. Lirica.

eh.... che voglia. Come va la D18 con l'arpeggio "leggero"?

Guido, è qui che mi interrogo.... il bello delle chitarre 'vecchie' (giuste) è proprio il suonare bene sempre, di avere suono sia piano, che forte. Sia con le dita e il tocco leggero, che col plettro e i muscoli della spalla. In più mandando fuori sempre frequenze corrette, asciutte, pulite. Su 10 che suonano in una stanza stai sicuro che si sentirà bene solo quello che suona una chitarra di queste, perché hanno la capacità di uscire a prescindere dal volume. E chi ha avuto un pelo a che fare con la musica d'insieme e il mix degli strumenti sa bene che a decidere sono le frequenze, non il volume...

Guidog ha scritto:

eh.... che voglia. Come va la D18 con l'arpeggio "leggero"?

Quando si rimette in pista il Duotester ....

Bene, bene .... va alla grande ovviamente di plettro, ma son chitarre costruite talmente leggere che la responsivita`rimane comunque eccezionale anche con dita nude, senza nemmeno fingerpicks. Nel '42 ha gia`il narrow spacing a nut & bridge, ma alla fine anche li e`questione di pratica. In fondo ho imparato (si fa per dire ...) su una Yamaha che piu`stretta di cosi`non si puo` ... (per non parlare di chi fa fingerpicking su una Telecaster ....).

Non posso che confermare parola per parola le osservazioni di Andrea. Son chitarre che puoi goderti alle due di notte quando tutti dormono e pur suonando soffuso la nota e`bella li, con appunto le giuste, pulite frequenze. Se invece puoi darci dentro .... beh, e`un cannone ... lol ....

Suono sempre da solo, ma in gruppo con chitarre moderne non avrebbero molte possibilita`di essere sentite .....

E questo montando corde light .... se metto le medium mi arrestano ...

Citazione :

son chitarre costruite talmente leggere

mi permetto: non sono costruite leggere, sono costruite bene. leggere dove serve e giuste dove serve. sono chitarre costruite per suonare (come materiali, come tecniche costruttive), con l'attenzione agli aspetti che determinano come suona una chitarra. l'economia del tempo lo permetteva, e soprattutto lo permettevano le conoscenze di una tradizione viva. anche perché non scordiamoci che la golden era degli strumenti acustici ha coinciso con la grande recessione prima, e la seconda guerra mondiale, poi. quindi l'economia lo permetteva, ma fino ad un certo punto. Chiaro, non c'erano le fabbriche in Cina, non c'era l'economia di mercato asservita al consumismo e alle grosse potenze di fuoco: al giorno d'oggi la Martin degli anni '30 - per dimensioni - farebbe chitarre come le Collings o Santa Cruz o Bourgeois (tanto per fare 3 nomi) per stare aperta.

Si, certo, meglio non essere fraintesi. Non intendevo leggere nel senso che sono anche instabili e/o fragili, ma nel senso che sono costruite "giuste", come si deve. Leggere in confronto ad una D-18 standard di oggi lo sono senza dubbio. Credo parliamo di almeno mezzo chilo di meno (oltreatuttto questa ha ebano nel manico e non il truss rod di una D-18 attuale).

Citazione :

in confronto ad una D-18 standard

ah beh.. così è come paragonare il brunello di montalcino al tavernello

dino1899 ha scritto:

Citazione :

in confronto ad una D-18 standard

ah beh.. così è come paragonare il brunello di montalcino al tavernello

Senza dubbio ..... ma non potrebbero suonare uguale comunque, nemmeno se facciamo un salto 70 anni nel futuro con la standard. Le differenze in materiali e tecniche costruttive sono troppe e troppo rilevanti. Il che non vuol dire che una D-18 standard sia una "brutta" chitarra, come merita ripetere ad nauseam sono semplicemente differenti (e io sono un entusiasta delle Authentic che son comunque un altro pianeta rispetto alle standard ...). E poi c'e`il solito discorso .... la '42 costa dieci volte tanto .... un po`come il Brunello rispetto al Tavernello ....

Aggiungo a proposito di quello che ha detto Andrea in post precedente, se ci orientiamo su chi usa tecniche e materiali eccellenti oltre ad una cura certosina nell'esecuzione, il delta si riduce di molto. Lo scorso luglio al B & H party suonare la D-18 del '37 di Willi fianco a fianco delle nuove Dreads in mogano di B & H e`stata un'esperienza illuminante, altro che D-18 standard. Sopratutto considerando che avevano qualche giorno di vita. Credo in qualche anno potranno essere al 90-95% delle originali, il che e`una bella percentuale, se consideriamo che il costo e`al 20% delle originali ....

Citazione :

Aggiungo a proposito di quello che ha detto Andrea in post precedente, se ci orientiamo su chi usa tecniche e materiali eccellenti oltre ad una cura certosina nell'esecuzione, il delta si riduce di molto

bene, ottimo. Ora facciamo questo esercizio: mettiamo a confronto i totali per anno prodotti dalla Martin (per Gibson risulta più difficile perché meno precisi nei registri) negli anni '30 e '40 e i totali per anno di Willi, o TJ o chi per essi. Anche tenendo conto del mero fattore numerico delle persone (Willi sono in 2, alla Martin negli anni 30 almeno 10 volte di più), non possiamo che avere grossa ammirazione e rispetto, nonché qualcosa da imparare, degli strumenti prodotti in quegli anni.

dino1899 ha scritto:

Citazione :

Aggiungo a proposito di quello che ha detto Andrea in post precedente, se ci orientiamo su chi usa tecniche e materiali eccellenti oltre ad una cura certosina nell'esecuzione, il delta si riduce di molto

bene, ottimo. Ora facciamo questo esercizio: mettiamo a confronto i totali per anno prodotti dalla Martin (per Gibson risulta più difficile perché meno precisi nei registri) negli anni '30 e '40 e i totali per anno di Willi, o TJ o chi per essi. Anche tenendo conto del mero fattore numerico delle persone (Willi sono in 2, alla Martin negli anni 30 almeno 10 volte di più), non possiamo che avere grossa ammirazione e rispetto, nonché qualcosa da imparare, degli strumenti prodotti in quegli anni.

Senza dubbio, e infatti chi ha voluto ha imparato davvero molto da quegli strumenti. Il problema (e scusate se torno ancora una volta sul vile denaro ...) e`che quando ti chiedono 100, 120 (o piu`) mila dollari per una Martin D-28 wide neck anni trenta ..... beh ... allora la D-28 Blazer & Henkes in vendita a 12.800 dollari su UMGF diventa piuttosto interessante.... per non dire della slotted headstock Dread da Music Emporium ...

eh si', tutto vero. Soprattutto sono d'accordo sull'esperienza di suonare in gruppo: alcune chitarre vengono fuori, altre si nascondono in uno stanzino. Indubbiamente le chitarre che vengono fuori hanno quella capacita' di esaltare le frequenze "giuste".
Ma non dimentichiamoci che questo e' solo un aspetto dell'uso della chitarra. La stessa chitarra che si rifugia in un angolino nella jam session, magari, quando tutti sono andati a casa, la sera, ti fa vedere di cosa e' capace.
Io continuo a pensare che non c'e' una chitarra che fa "tutto". Con la gibson nuova avevo un mente non la jam session, ma il suonicchiare da soli la sera, una cosa che mi piace molto (mi piace molto anche suonare in gruppo sia chiaro). Per cui la famosa questione di gusti diventa proprio questa: ognuno ha in mente un uso e in base a cio' si prende un certa chitarra.
Ho provato ad es. la j45 di Roberto Tab. Pur essendo una grande chitarra, mi ha comunicato altre cose, non quello che stavo cercando.

Dario57 ha scritto:

ry ha scritto:

perrycoloso ha scritto:

beh dario, io ora come ora penso che PER ME, per quello che suono, per come uso la chitarra per l'orecchio che ho e......

In questo senso sbagli, la chitarra e' uno strumento, un mezzo per fare musica, e se non hai quella che funzione, x te, certe cose non le fai non xche' sei limitato tu ma perche' e' la chitarra ad essere limitata e tu non lo sai....

Se sai sciare poco ma hai un buon paio di sci, purche' adatti alla tua sciata, ti diverti e fai tutto quello che sei in grado di fare ....lo stesso con le chitarre...

Assolutamente d'accordo, per questo sono sempre in antitesi con le affermazioni tipo "non merito certe chitarre" o "non le sfrutterei al massimo". Sfruttamento massimo o meno, io consiglio sempre di prendere le miglior chitarre che ci si puo`permettere .... e via di goduria ....





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il discorso è valido se puoi permetterti parecchie chitarre,ma se sei nelle mie condizioni , in cui le chitarre che hai devono ognuna coprire un ruolo , allora devi alienare quelle che non riescono a ricoprirlo...
anche se non ci riescono per colpa tua ,mica colpa loro.
mi è successo con la lakewood.
una chitarra troppo sensibile per le mie zappe , che ho dovuto vendere, nonostante fosse una versione da collezione. mi è spiaciuto , mi spiace ancora , ma non mi sarei potuto permettere la Larriveeè che comincio a conoscere e con la quale si sta creando un feeling che con la Lakewood non c'era.

dino1899 ha scritto:

Guido, è qui che mi interrogo.... il bello delle chitarre 'vecchie' (giuste) è proprio il suonare bene sempre, di avere suono sia piano, che forte. Sia con le dita e il tocco leggero, che col plettro e i muscoli della spalla. In più mandando fuori sempre frequenze corrette, asciutte, pulite. Su 10 che suonano in una stanza stai sicuro che si sentirà bene solo quello che suona una chitarra di queste, perché hanno la capacità di uscire a prescindere dal volume. E chi ha avuto un pelo a che fare con la musica d'insieme e il mix degli strumenti sa bene che a decidere sono le frequenze, non il volume...

per tecniche costruttive?invecchiamento?materiali?o tutti questi fattori?

poi ci saranno delle annate o dei singoli esemplari "venuti male"?o un vintage ben tenuto è a priori meglio di un prodotto nuovo? per restare sul "reale" faccio un esempio: è sempre meglio una j45 vintage di una nuova?o bisogna anche qui fare dei distinguo?

d'accordopoi col discorso degli "sci", era stato frainteso il mio post, nel senso che io cerco nella chitarra come dice anche paco un "qualcosa" e la chitarra mi deve dare quello che cerco...altrimenti, purtroppo non fa per me quella chitarra, non è la MIA...sulle elettriche ad esempio son passato da sg a les paul, a les paul gold top, ibanez artcore, telecaster...arrivato alla telecaster mi son fermato: quella è la mia solid body!non che le altre fossero brutte, non erano ...."mie"...questo intendevo

Guidog ha scritto:

eh si', tutto vero. Soprattutto sono d'accordo sull'esperienza di suonare in gruppo: alcune chitarre vengono fuori, altre si nascondono in uno stanzino. Indubbiamente le chitarre che vengono fuori hanno quella capacita' di esaltare le frequenze "giuste".
Ma non dimentichiamoci che questo e' solo un aspetto dell'uso della chitarra. La stessa chitarra che si rifugia in un angolino nella jam session, magari, quando tutti sono andati a casa, la sera, ti fa vedere di cosa e' capace.
Io continuo a pensare che non c'e' una chitarra che fa "tutto". Con la gibson nuova avevo un mente non la jam session, ma il suonicchiare da soli la sera, una cosa che mi piace molto (mi piace molto anche suonare in gruppo sia chiaro). Per cui la famosa questione di gusti diventa proprio questa: ognuno ha in mente un uso e in base a cio' si prende un certa chitarra.
Ho provato ad es. la j45 di Roberto Tab. Pur essendo una grande chitarra, mi ha comunicato altre cose, non quello che stavo cercando.

D'accordo senza dubbio, quella del suonare in gruppo era un'osservazione, infatti non mi capita mai .... lo stesso il soggetto "suono amplificato", per me non e`rilevante. E nessuna chitarra appunto fa bene (o benissimo) tutto, anche se certamente si puo`campare benissimo con una chitarra sola (infatti e`stato cosi`per generazioni ...). Ci son chitarre moderne che fanno godere in modo delizioso il "suonare da soli", per questo pur innamoratissimo come sono delle vintage per me sarebbe inconcepibile non averne in casa di nuove ....

pacoseven ha scritto:

il discorso è valido se puoi permetterti parecchie chitarre,ma se sei nelle mie condizioni , in cui le chitarre che hai devono ognuna coprire un ruolo , allora devi alienare quelle che non riescono a ricoprirlo...
anche se non ci riescono per colpa tua ,mica colpa loro.
mi è successo con la lakewood.
una chitarra troppo sensibile per le mie zappe , che ho dovuto vendere, nonostante fosse una versione da collezione. mi è spiaciuto , mi spiace ancora , ma non mi sarei potuto permettere la Larriveeè che comincio a conoscere e con la quale si sta creando un feeling che con la Lakewood non c'era.

Questo e`vero, pensavo sopratutto al caso in cui uno sceglie di avere una chitarra sola, massimo un paio e allora decide di scegliere sempre il meglio possibile ...

perrycoloso ha scritto:

poi ci saranno delle annate o dei singoli esemplari "venuti male"?o un vintage ben tenuto è a priori meglio di un prodotto nuovo? per restare sul "reale" faccio un esempio: è sempre meglio una j45 vintage di una nuova?o bisogna anche qui fare dei distinguo?

d'accordopoi col discorso degli "sci", era stato frainteso il mio post, nel senso che io cerco nella chitarra come dice anche paco un "qualcosa" e la chitarra mi deve dare quello che cerco...altrimenti, purtroppo non fa per me quella chitarra, non è la MIA...sulle elettriche ad esempio son passato da sg a les paul, a les paul gold top, ibanez artcore, telecaster...arrivato alla telecaster mi son fermato: quella è la mia solid body!non che le altre fossero brutte, non erano ...."mie"...questo intendevo

Io son sempre reticente sulle valutazioni a priori e assolute. Dire che solo perche`una chitarra e`vintage e`comunque "meglio" di una nuova mi sembrerebe una affermazione, come dire ... un po` ... iperbolica. Certo, credo che possiamo affermare che, in media, la fabbrica Martin del 1937 ha prodotto strumenti migliori rispetto alla media del 2007. Lo stesso vale per la Gibson. Ma parliamo di curve gaussiane, e sopratutto parliamo in generale senza considerare i bisogni e i gusti del chitarrista. Cosi`non trovo per niente strano che Guidog pur definendo la J-45 del '49 di Tabiai una gran chitarra, preferisca la sua del 2010 per l'uso che ne fa lui. Non siamo tutti uguali e nemmeno i nostri gusti lo sono. Anche il tuo aver trovato l'ideale nella Tele e`un altro esempio a proposito....

Voi due, Dario e Andrea, siete dei veri aizzatori di "downgrade" del contocorrente, ho addosso una GAS che ora mi sogno pure di notte quella LG2 di UMGF!

Ste ha scritto:

Voi due, Dario e Andrea, siete dei veri aizzatori di "downgrade" del contocorrente, ho addosso una GAS che ora mi sogno pure di notte quella LG2 di UMGF!

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