L'UNITA' D'ITALIA ... LA BANDIERA TRICOLORE, "CHISCIOTTE e gli INVINCIBILI"

Torno a scrivere! Spero per la gioia di Jo che mi rimprovera di essere un po' lontano in questo tempo. Di questo chiedo scusa ma, credetemi, il responsabile e' solo il lavoro!

Qualche anno fa conobbi Giammaria Testa ... una voce piacevolissima ed un artista raffinato, che spesso si accompagna con i migliori del jazz italiano.

Poi per caso ... affascinato da una copertina in un supermercato ... scoprii "Chisciotte e gli invincibili".

Si tratta di un lavoro teatrale con testi di Erri De Luca, noto scrittore napoletano. Sul palco insieme a lui, Giammaria Testa e Gabriele Mirabassi, meraviglioso clarinettista apprezzato nel jazz di tutta Europa! Suo il miglior album jazz italiano del 2009 "Canto d'ebano".

Ad ogni buon conto voglio proporvi questo trio un po' inconsueto! L'occasione c'è: festeggiare questa nostra terra, L'ITALIA, che pare 150 anni fa sia stata riunita sotto un'unica bandiera.

Qualcuno afferma che il "Risorgimento", quello che abbiamo studiato a scuola, ci sia stato raccontato omettendo i "dettagli" più oscuri. Qualcun altro non vede l'ora che questa NAZIONE vada a rotoli per riprendersi quello che ritiene proprio ... PADRONI A CASA VOSTRA, certo!!!!

Io, invece, sento la tensione sociale sempre crescente. Sento che la gente spesso non ride più e sempre con maggiore difficoltà si abbandona alle emozioni. Questo al nord come al sud, indistintamente!

Comunque il consiglio è, se capita, di gustarsi questo lavoro che vede prosa, poesia e musica mescolarsi su di un palco semplice e senza pretese. L'unico obiettivo e', appunto, stimolare all'emozione con tutto quello di cui si dispone: un libro, una chitarra, una voce ed un clarinetto!

W L'ITALIA



Erri De Luca (con Gianmaria Testa e Gabriele Mirabassi)
Album: Chisciotte e gli invincibili (dvd + libro)
Etichetta: Fandango Libri
Data di uscita: 27 gennaio 2007

"Invincibili sono quelli che non si lasciano abbattere, scoraggiare, ricacciare indietro da nessuna sconfitta, e dopo ogni batosta sono pronti a risorgere e a battersi di nuovo. Chisciotte che si tira su dai colpi e dalla polvere, pronto alla prossima avventura, è invincibile..."

ecco una recensione:

Lo spettacolo teatrale scritto da Erri De Luca, a metà strada tra l'atmosfera di un'osteria e lo spettacolo-ballata, e messo in opera assieme ad altri due invincibili come il cantautore Gianmaria Testa e il clarinettista Gabriele Mirabassi, prende a pretesto la celeberrima figura di Don Chisciotte, cioè di colui che vede ed insegue le prepotenze del mondo, per adattarla ad altri che si potrebbero ascrivere alla sua discendenza, in pratica ad altri invincibili odierni: ai migratori, ma anche immigrati (a cui De Luca dedica uno splendido testo Gli innumerevoli), ai prigionieri di guerra, ai suicidi, a coloro appunto, come dice lo stesso De Luca, che non si lasciano abbattere ma sono sempre pronti a ripartire.

Atmosfera colloquiale sul palco: un tavolo, del vino, una chitarra, dei fogli, dei libri, una sedia vuota "che lasciamo a Chisciotte", le parole sempre intense di De Luca che ben si legano alle poesie di Giuseppe Ungaretti, di Nazim Hikmet o a quelle del poeta Izet Sarajlic, o alle canzoni della tradizione popolare come la commovente "Se diventar potessi un usignolo", oppure alle stesse di Gianmaria Testa (che timbricamente somiglia sempre di più ad un Fossati) come la recentissima "Seminatori di grano", o alla splendida "Preghiera in gennaio" di De Andrè.

Tutto ciò da vita ad uno spettacolo invincibile, direi inattaccabile, che restituisce anzitutto dignità alla parola scritta, recitata, cantata, suonata (si, anche suonata poiché il clarinetto di Mirabassi davvero sembra avere voce e non essere solo suono).

Uno spettacolo che dall'inizio alla fine invita alla riflessione: ..Nella primavera del '99 intorno alla base di Aviano, Italia, le famiglie facevano i picnic per vedere il decollo di quei bombardieri che andavano a scaricare il loro soprappeso sulle città di là dal mare.., ma che non manca di alcune carinissime parentesi ironiche: ..La patata è il più eroico e chisciottesco degli alimenti. Quello che da solo è riuscito a battersi contro la fame di tanta gente nostra e, se non a vincere, almeno a pareggiare quella battaglia.., elevandosi alla fine con lo splendido "Elogio dei piedi", dello stesso De Luca: Perché reggono l'intero peso, perché gli antichi li amavano e per prima cura di ospitalità li lavavano al viandante, perché poi quando arriva il punto di morire scalciano in nome del corpo contro la morte...

Descrivere uno spettacolo teatrale è sempre impresa ardua, ma a volte forse basta dire che è bello, che vale la pena di essere visto anche se su di un semplice supporto dvd. Il libro che accompagna il dvd, altro non è che la trasposizione scritta dell'intero copione dello spettacolo con tutti i testi. Consiglio: Da non perdere!

aggiungo per completezza MONOGRAFICA una intervista all'uomo Erri de Luca in un giorno non felice per la nostra NAZIONE!

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA


PARTE TERZA

Grazie Donato ... citando De Luca, bisogna essere all'altezza. Difficile, ma me la segno...

Giuliano, ho visto e apprezzato molto ... e ti ringrazio per il regalo.

Grazie Donato e grazie Giuliano ... ho letto qualcosa di Erri ... molto profondo e a tratti tragico ... ultimamente sto' rileggendo Don Quicote ed Erri (nel video) coglie ed esalta molti tratti positivi del personaggio e del Cervantes che lo ha scritto !

pado11769 ha scritto:

Io, invece, sento la tensione sociale sempre crescente. Sento che la gente spesso non ride più e sempre con maggiore difficoltà si abbandona alle emozioni. Questo al nord come al sud, indistintamente!

... purtroppo si sente e a volte ci si legge addosso come una sensazione a metà tra la povertà incipiente
e il degrado di una civiltà (il famoso post fordismo) ... forse dovuti ad un passaggio epocale che stiamo vivendo ... certamente bello sarebbe affrontare il tutto come un popolo unito cosciente della propria dignità storica e delle proprie tradizioni ... e quindi: VIVA L'ITALIA !

Enrico

Io mi sono emozionato anche davanti a questo pezzo.

A me è arrivata comunque e ti dirò che non mi dispiace con quella voce sguaiata
Anche "Vita tranquilla" dell'anno scorso era molto bella.

No,di più,di meglio.
I senatori a vita li abolirei proprio.Eliminiamo un po' di sprechi in politica,meno parlamentari e meno senatori.

Nel proporre il pezzo di Benigni ho sperato che qualcuno di voi potesse associargli il pezzo di Tricarico e di Fausto Mesolella.

Fausto credo che lo conosciate tutti, grandissimo esponente della musica italiana e della chitarra in particolare. Con gli Avion Travel ci ha regalato arrangiamenti meravigliosi.

Nel vederlo al pianoforte a cominciare con poche note la sua canzone, ho avuto l'impressione che fosse li sul palco solo per sovraintendere all'esecuzione della sua creatura. Forse perchè quel testo così efficace potesse giungere forte e bello come i colori della nostra bandiera!

Tricarico ed il suo "non essere conforme" hanno fatto il resto!