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     le Martin d-28 "brazilian"

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    renzo61




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    MessaggioTitolo: le Martin d-28 "brazilian"   le Martin d-28 "brazilian" EmptyVen Mar 11, 2011 10:53 am

    un saluto a tutti, mi sono iscritto oggi dopo aver scoperto e letto con grandissimo interesse queste pagine negli ultimi giorni...bellissimo forum!!....a breve vorrei anche presentarmi appropriatamente nell'apposita sezione; volevo partire però da una questione, approfittando della presenza qui di numerose persone che sono esperte di vintage o hanno comunque avuto per le mani queste chitarre; io purtroppo, pur possedendo diverse chitarre, non vado oltre (nel tempo) al possesso di una 00-21 del '69...
    la domanda è sostanzialmente questa: pur nella specificità e peculiarità che ogni singola chitarra possiede, esistono comunque a vostro giudizio dei tratti comuni che caratterizzano la sonorità delle diverse epoche di produzione delle Martin d-28 "brazilian"? ad es. le pre-war, le 1940 post war, la produzione degli anni '50 e quella dei '60?....ho un'enorme curiosità rispetto a questo aspetto (anche finalizzata ad eventuali futuri acquisti, ovviamente nel range di costo più abbordabile) e non avendo mai avuto la possibilità di provare nessuno di questi strumenti vorrei, appunto, approfittare dell'esperienza e competenza di chi di voi ne abbia avuto occasione
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    Jo
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    MessaggioTitolo: Re: le Martin d-28 "brazilian"   le Martin d-28 "brazilian" EmptyVen Mar 11, 2011 10:55 am

    benvenuto Renzo! troverai ottime risposte alle tue domande dagli espertoni che bazzicano qui
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    MessaggioTitolo: Re: le Martin d-28 "brazilian"   le Martin d-28 "brazilian" EmptyVen Mar 11, 2011 11:17 am

    ciao renzo, benvenuto! qualcuno rispondera', stanne certo, intanto tu informati per i mutui, LoL
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    MessaggioTitolo: Re: le Martin d-28 "brazilian"   le Martin d-28 "brazilian" EmptyVen Mar 11, 2011 11:34 am

    Benvenuto Renzo ! cheers
    Io non ne so niente e non ne voglio sapere Mad Wink Wink Wink
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    MessaggioTitolo: Re: le Martin d-28 "brazilian"   le Martin d-28 "brazilian" EmptyVen Mar 11, 2011 12:13 pm

    Ciao Renzo,benvenuto...ottime domande,troverai senz'altro ottime risposte!
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    Umberto

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    MessaggioTitolo: Re: le Martin d-28 "brazilian"   le Martin d-28 "brazilian" EmptyVen Mar 11, 2011 1:44 pm

    Benvenuto
    in questo caso vale il detto "beata ignoranza"!
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    MessaggioTitolo: Re: le Martin d-28 "brazilian"   le Martin d-28 "brazilian" EmptyVen Mar 11, 2011 3:40 pm

    Benvenuto Renzo ! Come gia`notato la tua domanda da un lato richiederebbe pagine e pagine scritte .... e alla fine non sarebbe niente di piu`di un parere individuale. Detto questo i tratti comuni della sonorita`in quel vasto intervallo di tempo sono limitati al dire "suono di una Martin Dreadnought in palissandro brasiliano". Ammetto che una definizione piu`generica di questa non potevo trovarla ........ Ma a parte l'invecchiamento le differenze costruttive adottate nel corso di quei decenni sono talmente tante che una D-28 di fine anni sessanta non suonera MAI come una D-28 di fine anni trenta. Non e`nemmeno il punto di meglio o peggio, e`il come che prima di tutto e`impossibile. Direi fra le variazioni con maggiore influenza sul suono siano la catenatura (sia con lo spostamento della X brace che con il diventare sempre piu`robusta, da scalloped a tapered a straight) e la tavola in sitka invece che adirondack a partire dal '46. Io non ho grande esperienza ma ho provato Dreads di tutte quelle epoche e sebbene gli anni trenta e quaranta siano un'altra cosa, per il mio gusto, alcune Dreads anni cinquanta provate erano davvero eccellenti (sia con top in sitka che in engelmann, il quale appare in non pochi esemplari, nel '53 sopratutto). Le anni cinquanta sebbene meno "mitiche" sono sicuramente piu`che degne di attenzione. Di anni sessanta so ancora meno ma credo offrano belle sorprese pure loro.

    A proposito di cambiamenti nelle specifiche c'e`una bella lista sul classico sito di cfh, sito che e`una ottima risorsa per chitarre vintage :

    1840s to 1938: Scalloped "X" bracing, position of the cross of the "X" bracing one inch from edge of soundhole, aka "forward braced" or "advanced bracing".
    1927: bracing dimensions and top thickness increases to accomodate steel strings. Note this is not a "for sure" rule.
    Late 1938: Scalloped "X" bracing with "rear shifted bracing", where position of the "X" moved further than one inch from soundhole (exact measurement varies, for example: a 1941 D-18 has 1 7/8" distance). So the X-braces were moved about 7/8" further down. And the tone bars were angled more parallel with the length of the guitar and further apart. These late-1938 to late-1944 guitars had deeper scalloped braces than the 1938 and prior forward or advanced braced guitars. This gives the late 1938 to late 1944 Martin guitars improved bass response (don't let anyone tell you that war-time Martins are not as good as pre-1939 Martins!)
    mid-1939 Popscicle bracing on D body sizes. See the above picture for what the popsicle or T-6 or upper transverse graft brace is. The popsicle brace was added to the underside of the top of the guitar, below the fingerboard. The brace was added to help prevent top cracks alongside the fingerboard. Since the first D body size was made in about 1934, problems obviously came about and Martin added the brace by 1939. The brace does not appear in pre-1939 Martin D-sizes, but transitioned in around 1939, and is present in all 1940 and later D models. Without the popsicle brace, the top is attached only by the strength of the spruce fibers and a 1/2" x 2" glue area where the top overlays the soundhole #1 brace. With the popsicle brace there is an additional 1" x 2" glue surface directly under the fingerboard. Unfortunately the popsicle brace can deaden the sound of the upper bout area of the soundboard, and the popsicle brace doesn't always prevent the top from cracking along the fingerboard either. As people search for why the old Martins sound so good, they examine every aspect of them and the popsicle brace usually enters the conversation. Here's some data on popsicle braces:
    1938 D-18 #71539 rear-shifted X-brace, no popsicle brace.
    1939 D-28 #71968 rear-shifted X-brace, no popsicle brace.
    1939 D-18 #72618 1 3/4" neck width, no popsicle brace.
    1939 D-18 #72702 1 3/4" neck width, popsicle brace (stamp 23 May 1939).
    All 12 fret Martins have the popscicle stick brace too.
    1939: The #1 brace inside near the neck block changes from 5/16" wide to 1/2" wide, making it roughly twice as wide. This happened at the same time as the popscicle brace addition. The neck block thickness was also reduced by 1/4". About the same time neck width reduced from 1 3/4" to 1 11/16" at the nut, and the bridge spacing reduced from 2 5/16" to 2 1/8".
    Late 1944: According to Martin, the last scalloped braced Martin in late 1944 was approximately serial number 89926. Though some models have been seen after this number with scalloped braces, and before this number with tapered braces. (For example #90014 appears to be the last D28 with scalloped braces, and D-28 #88112 had tapered braces.)
    Late 1944 to 1976: Heavy straight "X" bracing (not scaloped), position of the "X" still further than one inch from soundhole (exact measurement varies, for example: a 1958 000-18 has 1 3/4" distance, and a 1967 000-28 has 1 13/16" distance).
    Late 1944 to about 1949: the bracing was tapered. This stopped in the late 1940s, and was a progressive thing. So unlike scaloped bracing that had a definate endpoint, tapered braces evoloved into "straight" braces by 1949. This is why 1945-1949 Martins are still highly regarded as "better" than their 1950s counterparts, but not as good as the 1944 and prior scalloped braced guitars.
    1948: Bridgeplates are no longer notched into the X-braces.
    1949-1976: Straight braces (neither scalloped or tapered.)
    Circa 1960: X-bracing moves back up to 1 1/2" from soundhole.
    1964: Hot hide glue phased out with the move to the new factory. Hot hide glue continued to be used to attach the top to the body.
    1968: Small maple bridgeplate (1 3/8") replaced by small rosewood bridgeplate.
    1969: Small rosewood bridgeplate replaced with large rosewood bridgeplate (3 1/4").
    1976 to present: Scalloped bracing re-introduced on some models (HD-28, D-45 in 1985, D-41 in 1987). Also one inch "X" bracing used again in the late 1980s on many "D" models.
    The pre-1945 braces have a scooped or "scalloped" profile, making them lighter in design and weight. Functionally this means a greater vibrating surface (the guitar's top), and provides stronger bass response. Why did the Martin Company change from the lighter scalloped braces to heavier braces? The answer is in the strings. Many guitarists of that time were using heavier gauge strings, and these heavier strings were tough on the lightly constructed scalloped-braced Martins (especially on D-models with the long 25.4" scale). Martin didn't make a heavier guitar to withstand the extra string tension, so they compensated by adding more rigid (non-scalloped) braces to the guitar's top.


    E una piu`semplificata fu fatta da John Arnold sull'Unofficial Martin Guitar Forum :

    Late-1938: X-braces were moved about 7/8" further down. The tone bars were angled more parallel with the length of the guitar, and further apart.
    Mid-1939: 'popsicle' brace added below fingerboard, #1 cross brace increased from 5/16" wide to 1/2", neck block thickness reduced by 1/4".
    Mid-1939: Neck width reduced from 1 3/4" to 1 11/16" at nut, bridge spacing reduced from 2 5/16" to 2 1/8".
    Mid to late-1942: Ebony neck reinforcement replaces tee-bar, due to wartime metal restrictions.
    Late -1944: scalloped braces ends. Braces are tapered until the late-1940's.
    1945: Tee-bar neck reinforcement replaces ebony bar, although some with ebony bar have been seen in 1946.
    1946: Sitka spruce soundboards replace red spruce.
    1948: Bridgeplates are no longer notched into the X-braces.
    ~1949: straight bracing replaces tapered.
    Circa 1960: X-bracing moves back up to 1 1/2" from soundhole.
    1964: Hot hide glue phased out with the move to the new factory. HHG continued to be used to attach the soundboard to the body.
    1968: Small maple bridgeplate (1 3/8") replaced with small rosewood.
    1969: Small rosewood bridgeplate replaced with large rosewood (3 1/4").
    Late -1969. EIR replaces BR for backs and sides. BR continued to be used for bridgeplates and headplates into 1970.


    In una chitarra acustica bastano cambiamenti minori nella costruzione per ottenere cambiamenti maggiori nella sonorita`finale, non e`quindi difficile immaginare che ogni volta che una modifica delle specifiche veniva introdotta, la Dread diventava una cosa diversa in modo piu`o meno rilevante. Mettersi d'accordo quando si parla di sonorita`e`un'altra cosa complicata visto che certi termini non vengono usati da tutti con lo stesso significato. Purtroppo e`in inglese ma mi e`capitata in mano questa lista a proposito del "descrivere la voce di uno strumento" e la posto. Non ho mai trovato il tempo per tradurla, un po`come mi e`capitato con il glossario .... Embarassed

    Airy: Spacious. Open. Instruments sound like they are surrounded by a large reflective space full of air. Good reproduction of high-frequency reflections. High-frequency response extends to 15 or 20 kHz.

    Bassy: Emphasized low frequencies below about 200 Hz.
    Blanketed: Weak highs, as if a blanket were put over the speakers.
    Bloated: Excessive mid-bass around 250 Hz. Poorly damped low frequencies, low-frequency resonances. See tubby.
    Blurred: Poor transient response. Vague stereo imaging, not focused.
    Boomy: Excessive bass around 125 Hz. Poorly damped low frequencies or low-frequency resonances.
    Boxy: Having resonances as if the music were enclosed in a box. Sometimes an emphasis around 250 to 500 Hz.
    Breathy: Audible breath sounds in woodwinds and reeds such as flute or sax. Good response in the upper-mids or highs.
    Bright: High-frequency emphasis. Harmonics are strong relative to fundamentals.

    Chesty: The vocalist sounds like their chest is too big. A bump in the low-frequency response around 125 to 250 Hz.
    Clear: See Transparent.
    Colored: Having timbres that are not true to life. Non-flat response, peaks or dips.
    Crisp: Extended high-frequency response, especially with cymbals.

    Dark: Opposite of bright. Weak high frequencies.
    Delicate: High frequencies extending to 15 or 20 kHz without peaks.
    Depth: A sense of distance (near to far) of different instruments.
    Detailed: Easy to hear tiny details in the music; articulate. Adequate high-frequency response, sharp transient response.
    Dull: See dark.

    Edgy: Too much high frequencies. Trebly. Harmonics are too strong relative to the fundamentals. Distorted, having unwanted harmonics that add an edge or raspiness.

    Fat: See Full and Warm. Or, spatially diffuse - a sound is panned to one channel, delayed, and then the delayed sound is panned to the other channel. Or, slightly distorted with analog tape distortion or tube distortion.
    Full: Strong fundamentals relative to harmonics. Good low-frequency response, not necessarily extended, but with adequate level around 100 to 300 Hz. Male voices are full around 125 Hz; female voices and violins are full around 250 Hz; sax is full around 250 to 400 Hz. Opposite of thin.

    Gentle: Opposite of edgy. The harmonics - highs and upper mids - are not exaggerated, or may even be weak.
    Grainy: The music sounds like it is segmented into little grains, rather than flowing in one continuous piece. Not liquid or fluid. Suffering from harmonic or I.M. distortion. Some early A/D converters sounded grainy, as do current ones of inferior design. Powdery is finer than grainy.
    Grungy: Lots of harmonic or I.M. distortion.

    Hard: Too much upper midrange, usually around 3 kHz. Or, good transient response, as if the sound is hitting you hard.
    Harsh: Too much upper midrange. Peaks in the frequency response between 2 and 6 kHz. Or, excessive phase shift in a digital recorder's lowpass filter.
    Honky: Like cupping your hands around your mouth. A bump in the response around 500 to 700 Hz.

    Mellow: Reduced high frequencies, not edgy.
    Muddy: Not clear. Weak harmonics, smeared time response, I.M. distortion.
    Muffled: Sounds like it is covered with a blanket. Weak highs or weak upper mids.

    Nasal: Honky, a bump in the response around 600 Hz.

    Piercing: Strident, hard on the ears, screechy. Having sharp, narrow peaks in the response around 3 to 10 kHz.
    Presence: A sense that the instrument in present in the listening room. Synonyms are edge, punch, detail, closeness and clarity. Adequate or emphasized response around 5 kHz for most instruments, or around 2 to 5 kHz for kick drum and bass.
    Puffy: A bump in the response around 500 Hz.
    Punchy: Good reproduction of dynamics. Good transient response, with strong impact. Sometimes a bump around 5 kHz or 200 Hz.

    Rich: See Full. Also, having euphonic distortion made of even-order harmonics.
    Round: High-frequency rolloff or dip. Not edgy.

    Sibilant: "Essy" Exaggerated "s" and "sh" sounds in singing, caused by a rise in the response around 6 to 10 kHz.
    Sizzly: See Sibilant. Also, too much highs on cymbals.
    Smeared: Lacking detail. Poor transient response, too much leakage between microphones. Poorly focused images.
    Smooth: Easy on the ears, not harsh. Flat frequency response, especially in the midrange. Lack of peaks and dips in the response.
    Spacious: Conveying a sense of space, ambiance, or room around the instruments. Stereo reverb. Early reflections.
    Steely: Emphasized upper mids around 3 to 6 kHz. Peaky, nonflat high-frequency response. See Harsh, Edgy.
    Strident: See Harsh, Edgy.
    Sweet: Not strident or piercing. Delicate. Flat high-frequency response, low distortion. Lack of peaks in the response. Highs are extended to 15 or 20 kHz, but they are not bumped up. Often used when referring to cymbals, percussion, strings, and sibilant sounds.

    Telephone-like: See Tinny.
    Thin: Fundamentals are weak relative to harmonics.
    Tight: Good low-frequency transient response and detail.
    Tinny: Narrowband, weak lows, peaky mids. The music sounds like it is coming through a telephone or tin can.
    Transparent: Easy to hear into the music, detailed, clear, not muddy. Wide flat frequency response, sharp time response, very low distortion and noise.
    Tubby: Having low-frequency resonances as if you're singing in a bathtub. See bloated.

    Veiled: Like a silk veil is over the speakers. Slight noise or distortion or slightly weak high frequencies. Not transparent.

    Warm: Good bass, adequate low frequencies, adequate fundamentals relative to harmonics. Not thin. Also excessive bass or midbass. Also, pleasantly spacious, with adequate reverberation at low frequencies. Also see Rich, Round. Warm highs means sweet highs.
    Weighty: Good low-frequency response below about 50 Hz. Suggesting an object of great weight or power, like a diesel locomotive.


    Buona caccia alla tua D-28 brazilian ideale quando sara`il momento !


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    Sandro




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    MessaggioTitolo: Re: le Martin d-28 "brazilian"   le Martin d-28 "brazilian" EmptyVen Mar 11, 2011 3:49 pm

    Dario57 ha scritto:
    Purtroppo e`in inglese ma mi e`capitata in mano questa lista a proposito del "descrivere la voce di uno strumento" e la posto. Non ho mai trovato il tempo per tradurla, un po`come mi e`capitato con il glossario .... Embarassed

    E' incompleta, non ci sono Surgical, Cannon e Banjo-killer Laughing Laughing Laughing
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    MessaggioTitolo: Re: le Martin d-28 "brazilian"   le Martin d-28 "brazilian" EmptyVen Mar 11, 2011 4:04 pm

    Sandro ha scritto:
    Dario57 ha scritto:
    Purtroppo e`in inglese ma mi e`capitata in mano questa lista a proposito del "descrivere la voce di uno strumento" e la posto. Non ho mai trovato il tempo per tradurla, un po`come mi e`capitato con il glossario .... Embarassed

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    lol! lol! lol! ....

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    MessaggioTitolo: Re: le Martin d-28 "brazilian"   le Martin d-28 "brazilian" EmptyVen Mar 11, 2011 8:56 pm

    intanto grazie di cuore a tutti per il benvenuto, e poi in particolare a Dario per la documentatissima risposta...
    conoscevo già alcune cose ma mi ha chiarito ulteriormente alcuni dubbi teorici che avevo su cosa esattamente differenziasse (dal punto di vista strutturale) i vari periodi costruttivi, specialmente successivi al '49...a Dario, e a chiunque altro avesse avuto esperienza diretta di alcuni di questi modelli, vorrei permettermi di chiedere anche se nella sua pratica ha trovato conferma della teoria e cioè, semplificando molto, se è riscontrabile in modo evidente ad es. che i modelli con la catenatura più leggera abbiano una maggiore risposta nei bassi, mentre quelli successivi abbiano un suono nettamente differente (qualcuno direbbe più "equilibrato"?)...inoltre, almeno "in teoria", l'arretramento della x brace che tipo di effetto produce sul suono?...un'ultima questione (per ora Very Happy ) rispetto al palissandro brasiliano: personalmente ho avuto modo di confrontare per un lungo periodo a casa una 00-21 brazilian, quella appunto del 1967 (e non '69 come ho scritto per errore stamattina ) che posseggo, ed una degli '80, indian rosewood che poi ho venduto: ho riscontrato oltre a differenze timbriche una diversità molto rilevante in termini di potenza sonora, proiezione e profondità a favore della braz...sempre facendo appello alle vostre esperienze, mi chiedo se questa può essere generalmente una costante, che "ritorna" anche le caso delle dread, come caratteristica del palissandro brasiliano, o se magari era da attribuirsi ad altri fattori, quali ad esempio i circa venti anni di differenza tra le due chitarre...
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    MessaggioTitolo: Re: le Martin d-28 "brazilian"   le Martin d-28 "brazilian" EmptyVen Mar 11, 2011 8:59 pm

    benveunto!!!!!!
    e buona ricerca
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    MessaggioTitolo: Re: le Martin d-28 "brazilian"   le Martin d-28 "brazilian" EmptyVen Mar 11, 2011 10:20 pm

    renzo61 ha scritto:


    conferma della teoria e cioè, semplificando molto, se è riscontrabile in modo evidente ad es. che i modelli con la catenatura più leggera abbiano una maggiore risposta nei bassi, mentre quelli successivi abbiano un suono nettamente differente (qualcuno direbbe più "equilibrato"?)...inoltre, almeno "in teoria", l'arretramento della x brace che tipo di effetto produce sul suono?...

    Prego, Renzo. Il problema e`che innanzitutto ho una esperienza molto limitata, e poi che la catenatura piu`leggera continua anche quando la X si sposta, e lo spostamento della X conta almeno quanto il tipo di catene, o di piu`. Io direi che le forward X e scalloped sono forse un po`piu`"boomy" o spostate sui bassi, ma insomma, dipende un po`anche dal tocco, e che le Dreads siano comunque meno equilibrate delle OM direi sia un fatto acquisito. Io ho una D-18 del '42 quindi catene scalloped e rear X e la trovo ben ricca di bassi, ma medi e alti non mancano certo, anzi. Alcuni sostengono che le piu`interessanti sono le poche con spaziatura larga a manico e ponte e rear X braced, altri quelle pre '39 forward X, altri ancora le Dread con catene non scalloped. Come in tutte le chitarre dipende da cosa ci fai, come suoni eccetera. E come discutevo con un amico e`sempre meglio concentrarsi su cosa uno strumento fa deliziosamente bene (e apprezzarlo) che stare li a lamentarsi per una o due cose che fa meno bene. Male che vada e`una ottima scusa per avere piu`chitarre......... geek ....... su UMGF ci sono state molte discussioni sulle differenze fra le varie specifiche e la sonorita`, ma valle a trovare .... e sono sempre e comunque niente piu`che una lista di pareri soggettivi (come il mio appena scritto). D'altra parte i forum son fatti per esprimere un parere ....... qui una, ma solo anni trenta ...

    http://theunofficialmartinguitarforum.yuku.com/topic/1626/Difference-in-pre-war-dreads

    E un'altra ...

    http://theunofficialmartinguitarforum.yuku.com/topic/96920/Big-tone-differences--late-44-scalloped--45-48-Martin-dreads?page=1

    Una discussione che ti potrebbe interessare ...

    http://theunofficialmartinguitarforum.yuku.com/reply/912070/Best-bang-for-the-buck-pre-1970-D-28#reply-912070


    un'ultima questione (per ora Very Happy ) rispetto al palissandro brasiliano: personalmente ho avuto modo di confrontare per un lungo periodo a casa una 00-21 brazilian, quella appunto del 1967 (e non '69 come ho scritto per errore stamattina ) che posseggo, ed una degli '80, indian rosewood che poi ho venduto: ho riscontrato oltre a differenze timbriche una diversità molto rilevante in termini di potenza sonora, proiezione e profondità a favore della braz...sempre facendo appello alle vostre esperienze, mi chiedo se questa può essere generalmente una costante, che "ritorna" anche le caso delle dread, come caratteristica del palissandro brasiliano, o se magari era da attribuirsi ad altri fattori, quali ad esempio i circa venti anni di differenza tra le due chitarre...


    Mah .... io non nego che non si possano fare e trovare gran belle chitarre in palissandro indiano (basta pensare a certe Gibson pre war ...), ma non metto i due tonewoods sullo stesso piano, IMHO. Nemmeno lontanamente. Le migliori chitarre in palissandro che abbia provato erano in BRW. Certo, e`la Martin che ha cominciato a dire che sono uguali quando ha cominciato a costruire con uno abbandonando l'altro, ma cosa avrebbe potuto dire ? Una delle tante prove per me esemplari e`stata un'ora spesa passando con calma da una all'altra in compagnia di due Martin Norman Blake, una in EIR e una in BRW, da Mandolin Brothers qualche anno fa. La prima mi ha lasciato relativamente freddo (e`comunque un bel modello della Martin), la seconda mi spiace ancora adesso di non averla comprata. Potenza sonora, proiezione e profondità sono tre caratteristiche che userei senza dubbio per il brasiliano. Non che sia fissato solo su quello, amo un sacco il mogano, ma se palissandro deve essere ... fra le due che citi direi che oltre ai venti anni le differenze ci sono .... la 00-21 ha almeno ancora il top incollato con hide glue e varie altre cose diverse .... quella anni ottanta poi ha probabilmente il tubone di acciaio nel manico ..... due mondi diversi .... d'altra parte nel '67 ci fu la Summer of Love .... negli anni ottanta .... vabbe` ... laasciamo perdere ... Rolling Eyes
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    MessaggioTitolo: Re: le Martin d-28 "brazilian"   le Martin d-28 "brazilian" EmptyVen Mar 11, 2011 10:45 pm

    Dario, non per fare lo scassaminchia, ma non è più corretto parlare di uno spostamento del ponte (verso la parte bassa della cassa) piuttosto che della X che rimane più ferma (rispetto ad esempio alla buca) ?
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    MessaggioTitolo: Re: le Martin d-28 "brazilian"   le Martin d-28 "brazilian" EmptyVen Mar 11, 2011 11:16 pm

    Al51 ha scritto:
    Dario, non per fare lo scassaminchia, ma non è più corretto parlare di uno spostamento del ponte (verso la parte bassa della cassa) piuttosto che della X che rimane più ferma (rispetto ad esempio alla buca) ?

    ? ? ? ... Rolling Eyes ..... il ponte ? veramente a quanto ne so in una Dread a 14 tasti il ponte sta nello stesso posto rispetto alla posizione della X forward o rear .... Rolling Eyes ... non capisco ... Shocked
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    MessaggioTitolo: Re: le Martin d-28 "brazilian"   le Martin d-28 "brazilian" EmptySab Mar 12, 2011 12:04 am

    ho fatto un ragionamento troppo estensivo, deviandomi, centrando il ragionamento più sulle differenze strutturali tra 12 e 14 tasti che sulla forward X bracing che nello specifico effettivamente si muove.
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    MessaggioTitolo: Re: le Martin d-28 "brazilian"   le Martin d-28 "brazilian" EmptySab Mar 12, 2011 12:23 am

    Infatti, ero sicuro che ti riferivi alla evoluzione dai 12 ai 14 tasti ....

    le Martin d-28 "brazilian" 000-28VS-versus-OM-28V
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    MessaggioTitolo: Re: le Martin d-28 "brazilian"   le Martin d-28 "brazilian" EmptySab Mar 12, 2011 12:27 am

    Link stravecchio ma sempre interessante ...

    http://www.lutherie.net/12-14-evolution.html
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    renzo61




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    MessaggioTitolo: Re: le Martin d-28 "brazilian"   le Martin d-28 "brazilian" EmptySab Mar 12, 2011 1:53 pm

    Dario57 ha scritto:


    Buona caccia alla tua D-28 brazilian ideale quando sara`il momento !



    grazie!...anche se con i tempi (finanziari) che corrono per catturare la preda dovrei sacrificare due o più delle mie dread EIR (D-45 dell'87, HD-28 custom del '95, D-18 del '76) alle quali sono molto legato...
    è per me una scelta difficile, anche se la tua ultima risposta rispetto al palissandro braziliano contribuisce ad aumentare la mia tentazione...
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    MessaggioTitolo: Re: le Martin d-28 "brazilian"   le Martin d-28 "brazilian" Empty

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