New entry: Peerless Monarch

Ed eccovela la Peerless Monarch. In condizioni davvero ottime (in foto si vedranno alcune impronte e/o piccolissimi segnetti che davvero non ne vanificano la bellezza), 17" di largehzza fianchi, 625 mm di diapason, pick up sospeso Peerless, tutta in massello ma non scavato bensì piegato a caldo, meccaniche di pregio e così via.






Ma, alla prova dei fatti, come va? Va bene, direi anzi che va benissimo, tenuto conto dello straordinario rapporto q/p. La sua caratteristica migliore è proprio quel gran suono acustico:anche da spenta ha un volume ragguardevole, al punto da poter essere tranquillamente utilizzata per accompagnare un cantante.
Il manico è confortevole ma non al punto da poter essere paragonato alla 175: questo nella Gibson è un vero capolavoro di suonabilità, difficile trovare di meglio. A dirla tutta la Gibson, se si eccettua la minor acusticità ed il volume da spenta quasi inesistente, vince su tutti i fronti a mani basse. La Monarch denuncia un sustain molto più corto, la nota si smorza subito, esattamente all'opposto la 175, che ha un sustain pazzesco ed una ricchissima, completa e complessa struttura armonica. La Peerless inoltre soffre abbastanza il rientro acustico e si dimostra parecchio sensibile al feedback mentre la 175 se la cava mooolto meglio e non pone quasi problemi. Le due chitarre hanno un peso nettamente differente e la 175 è un vero mattone ma... io la preferisco così, mi da una sensazione di sostanza che la Peerless non riesce a suggerire.
Insomma, pippe mentali a parte su massello vs laminato, si dimostra chiaramente che... la classe non è acqua e che se la 175 (alla faccia del laminato) è la chitarra jazz più venduta un motivo ci sarà pure... Mamma Gibson le chitarre le sa fare eccome, il suo know out e la sua ultradecennale esperienza nel costruire arch top si vedono e si sentono. Onore al merito alla Peerless, che si dimostra capace di costruire ottimi strumenti ad una frazione del prezzo ma certo, se si considera solo il discorso qualitativo....

Ciao,
Osvi.

Che bella! Elettrificata come suona?


Hobo!

Bellissima, complimenti !



Anche se capisco che la Gibson rimane la Gibson ....

Hobo! ha scritto:

Che bella! Elettrificata come suona?


Hobo!

Suona proprio come un'acustica amplificata, sottile differenza con la 175 che invece suona come un'elettrificata con suoni ANCHE acustici... sembra u gioco di parole ma è solo per dire che la componente acustica nella Monarch è predominante: il suono è tendenzialmente assai più chiaro della 175 ma si riesce ad addomesticarlo abbastanza facilmente con i toni dell'ampli. La Gibson è l'opposto: una veloce chiusura del tono sulla chitarra ed ecco venir fuori prepotente quel sound jazz per cui è giustamente famosa. Tirarle fuori la componente acustica è più difficile, bisogna lavorare di fino con l'ampli ma ci si riesce, abbattendo i medi e tenendo il volume sulla chitarra e sull'ampli molto bassi. Il gain è anch'esso ridotto al minimo e lavoro solo sul volume master... un pizzico di reverb e di presence, bassi a 3 e treble a 4, toni sul body a 8 ed ecco uscir fuori dei bei suoni acustici. Per fortuna che il Concert è fantastico come versatilità e malleabilità dei controlli, ci si può far di tutto.

Osvi

Dario57 ha scritto:

Bellissima, complimenti !



Anche se capisco che la Gibson rimane la Gibson ....

Si, è molto bella davvero, nulla da dire in proposito.
Hai ragione però, la 175 ha un posticino speciale nel mio cuore... le ho appena ordinato il ponte in ebano e non vedo l'ora di capire come e di quanto cambia il suono.


Osvi.

AAAAghhh belllissssima!!!! Sluuuurppp!!

osvi ha scritto:

Hobo! ha scritto:

Che bella! Elettrificata come suona?


Hobo!

Suona proprio come un'acustica amplificata, sottile differenza con la 175 che invece suona come un'elettrificata con suoni ANCHE acustici... sembra u gioco di parole ma è solo per dire che la componente acustica nella Monarch è predominante: il suono è tendenzialmente assai più chiaro della 175 ma si riesce ad addomesticarlo abbastanza facilmente con i toni dell'ampli. La Gibson è l'opposto: una veloce chiusura del tono sulla chitarra ed ecco venir fuori prepotente quel sound jazz per cui è giustamente famosa. Tirarle fuori la componente acustica è più difficile, bisogna lavorare di fino con l'ampli ma ci si riesce, abbattendo i medi e tenendo il volume sulla chitarra e sull'ampli molto bassi. Il gain è anch'esso ridotto al minimo e lavoro solo sul volume master... un pizzico di reverb e di presence, bassi a 3 e treble a 4, toni sul body a 8 ed ecco uscir fuori dei bei suoni acustici. Per fortuna che il Concert è fantastico come versatilità e malleabilità dei controlli, ci si può far di tutto.

Osvi

Ottima e calzante descrizione.D'accordissimo al "centoppeccento"!

osvi ha scritto:

Hobo! ha scritto:

Che bella! Elettrificata come suona?


Hobo!

Suona proprio come un'acustica amplificata, sottile differenza con la 175 che invece suona come un'elettrificata con suoni ANCHE acustici... sembra u gioco di parole ma è solo per dire che la componente acustica nella Monarch è predominante: il suono è tendenzialmente assai più chiaro della 175 ma si riesce ad addomesticarlo abbastanza facilmente con i toni dell'ampli. La Gibson è l'opposto: una veloce chiusura del tono sulla chitarra ed ecco venir fuori prepotente quel sound jazz per cui è giustamente famosa. Tirarle fuori la componente acustica è più difficile, bisogna lavorare di fino con l'ampli ma ci si riesce, abbattendo i medi e tenendo il volume sulla chitarra e sull'ampli molto bassi. Il gain è anch'esso ridotto al minimo e lavoro solo sul volume master... un pizzico di reverb e di presence, bassi a 3 e treble a 4, toni sul body a 8 ed ecco uscir fuori dei bei suoni acustici. Per fortuna che il Concert è fantastico come versatilità e malleabilità dei controlli, ci si può far di tutto.

Osvi

Chiarissimo, grazie Osvi.


Hobo!

Devo dire che è stato un matrimonio davvero breve quello tra la Monarch ed il sottoscritto ed infatti ora è (spero felicemente) accasata altrove. Spiace dirlo ma non è scoccata la scintilla, quella che ti fa pensare di aver trovato qualcosa di magico; la lezione mi è tuttavia servita per capire (già lo sapevo ma ogni tanto bisogna rinfrescare la memoria) che gli strumenti e gli ampli vanno provati, sentiti, riprovati e risentiti. Non basta basarsi su elementi aleatori tipo "chitarra interamente in massello" come se ciò possa essere garanzia di buon suono. Nemmeno basarsi su recensioni fatte da altri (e sempre molto soggettive) è buona cosa.
No, non funziona così perchè tante chitarre egregie in laminato sono lì pronte a demolire queste "certezze", così come le "sensazioni" che ti possono dare un manico perticolarmente confortevole per le mani o un sustain come tu lo sogni, vissute in prima persona, sono insostituibili.
Nel caso in questione il confronto diretto in tempo reale con la 175 è stato oltremodo impietoso e per la Peerless non c'è stato scampo.

Osvi