Scala corta..

c'è quella immagine della vita come la scala del pollaio.. corta e piena di m.. ma non è a quella che mi riferisco ovviamente.
Da quando ho questa 00 con scala da 25'' ovvero 65 mm decimo più decimo meno, mi trovo troppo bene.
E' la stessa delle chitarre classiche, ed è l'ideale per me. Come per il cambio automatico, credo che non tornerò più indietro. E non solo per la comodità della mano sx ma anche per il suono, per la tensione delle corde, per una maggior omogeneità del suono.

Completamente d'accordo con te .. anch'io ne ho una così da 650 mm; la mia è 14 tasti fuori ... la tua?

è una 00 14 tasti. ma sono curioso di provare la 12 tasti cutaway, diapason 65 mm, che sta facendo l'amico liutaio Achille De Lorenzi. Metterò delle foto e le mie impressioni tra qualche tempo non meglio definito..

Jo ha scritto:

c'è quella immagine della vita come la scala del pollaio.. corta e piena di m.. ma non è a quella che mi riferisco ovviamente.
Da quando ho questa 00 con scala da 25'' ovvero 65 mm decimo più decimo meno, mi trovo troppo bene.
E' la stessa delle chitarre classiche, ed è l'ideale per me. Come per il cambio automatico, credo che non tornerò più indietro. E non solo per la comodità della mano sx ma anche per il suono, per la tensione delle corde, per una maggior omogeneità del suono.

la 25" equivale a 635mm ovvero short scale..
Discorrendo con vari liutai, credo che la tensione e la morbidezza dipenda fondamentalmente da come una chitarra viene costruita.
La scala lunga che poi è la standard, ossia 25.5" circa 65 mm, sembrerebbe la scala ideale per le accordadure abbassate tipo la DAGDAD, vedi le chitarre irlandesi Lowden o Mcilroy(che ne è una bella copia).
Ma alcuni liutai anche per questa accordature costruiscono chitarre con la scala da 25" (635mm) quindi corta con scalatura corde massimo da 012-053.
Secondo questi, è importante la costruzione e l'architettura del top : Kukich del marchio
Franklin difatti raccontava di aver costruito un chitarra specificatamente per questo tipo di accordature con un top altamente vibrante, che non avrebbe minimamente sopportato il tiraggio dell'accordatura Standard
ecco cosa dice:
gennaio 12, 2010 - Nick Kukich (Franklin guitar)
Nel mio ultimo blog ho parlato della costruzione di una chitarra specifica per le accordature aperte, molti mi hanno scritto chiedendomi spiegazioni su questa chitarra “leggera”.
In particolare la chitarra in questione è stata costruita per El McMeen e può essere ascoltata sul suo DVD, Celtic, Sacred, & Pop Fingerstyle Guitar (disponibile sul sito di Fingerpicking.net oppure attraverso il Guitar Workshop di Stefan Grossman). El ha avuto tante chitarre, tutte molto buone ma erano costruite per sopportare la tensione delle corde accordate in maniera standard. Quando si passa all’accordatura CGDGAD, la tensione si abbassa notevolmente e si ha come risultato che le corde perdano la loro capacità di far vibrare la tavola in maniera efficiente. Per correggere questo problema la mia idea è stata quella di rimuovere la giusta quantità di legno dai “braces” e dal “top”. Così, nonostante la minore tensione delle corde, la chitarra suona correttamente.

La chitarra costruita in questa maniera non può essere suonata in accordatura normale con delle corde “light” (sebbene si possano usare delle “extra-lights”) perché è stata costruita appositamente per le accordature aperte. Se si provasse ad accordarla in maniera standard (EADGBE) con delle corde “light” si correrebbe il rischio di staccare il top ed il ponte.

a quanto pare c'è un punto in cui il TOP di una chitarra vibra al meglio e questo non può essere per tutte le accordature.
Si può ovviare scendendo di accordatura, cambiando le corde con una scalatura da 013-056, ma credo sia una scelta di ripiego: corde dure e poco bilanciate tra bassi-medi e alti.
che a me non piace! IHMO ovviamente

interessante! (grazie per le correzioni.. )

Non hai mai avuto la sensazione che le note escano meno "cattive" da una scala corta?

si! forse per via di una tensione più rilassata