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| | Dimenticare la chitarra | |
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+4Guerino luapnea Jo pacoseven 8 partecipanti | Autore | Messaggio |
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Jo Admin
Messaggi : 2793 Data d'iscrizione : 24.10.09 Località : Colognola ai Colli
| Titolo: Dimenticare la chitarra Gio Gen 16, 2014 8:16 pm | |
| È quello che bisognerebbe fare quando si suona, cercare di sganciarsi dal pezzo di legno e i filamenti di acciaio con tutte le loro combinazini per entrare come un medium nella musica. Questo passaggio è ciò che trasforma i nostri movimenti in un discorso, in emozione, in comunicazione. Altrimenti non se ne esce: chi ascolta dice "bravo questo chitarrista, ma non mi ha dato nulla". È la sciagura di molti suonatori che per quanto si diano da fare con una tecnica più o meno mirabolante non arrivano al pubblico. Questo significa che lo strumento che abbiamo in mano (che chissà come mai si chiama "strumento") nulla può fare se non ci sono il cuore e la testa. Perchè il suono sta lì.. Quando si dice di un chitarrista che "ha un bel suono" cosa si intende? Forse che ha una bella chitarra? Forse che ha un bel sistema per amplificarla? Ma per favore.. Dimenticare la chitarra e concentrarsi sulla musica: è quello che fa la gran parte del pubblico (sia una vera platea che gli amici di una scampagnata) quando ascolta un chitarrista. Poi c'è una parte del pubblico che è la peggiore che si possa immaginare: quella composta di chitarristi. I chitarristi che ascoltano un chitarrista guardano la chitarra, le posizioni, valutano la tecnica, si chiedono che tipo di pick-up monta quella chitarra e.. non ascoltano.. Un chitarrista che ascolta un chitarrista dovrebbe chiudere gli occhi, almeno. La maggior parte del pubblico è quella che dovremmo prendere in considerazione: non sa nulla di chitarre, di tecnica e di legni, ma assiste con l'orecchio "puro" a un'esibizione musicale.. Valuta la musica, si fa emozionare se il chitarrista è capace, oppure dopo un po', dopo poco, si stufa. E ha sempre ragione
Ultima modifica di Jo il Mar Gen 21, 2014 4:37 pm - modificato 3 volte. | |
| | | luapnea
Messaggi : 800 Data d'iscrizione : 29.10.09
| Titolo: Re: Dimenticare la chitarra Gio Gen 16, 2014 8:57 pm | |
| Già è proprio vero! La realtà è spesso l'esatto contrario. Ascoltando alcuni chitarristi che vanno ora per la maggiore e che riscuotono un grande successo proprio fra il pubblico delle sei corde, noto che le cose più apprezzate sono oltre ai vari trick e track, alcune cover di brani tipo boogie boogie, suonati a velocità iper, spesso con il risultato di essere anacustici, che mandano in estasi il pubblico. Spesso al brano "ginnico" segue un giro di arpeggi in minore o sospeso, senza ne capo e ne coda al quale viene dato pure un "titolo" che commuove gli astanti Mi è capitato di ascoltare chitarristi che suonano delle cose di gran gusto e classe che svuotavano la sala per il "noiso" evolversi della musica sapientemente armonizzata. Un approccio questo oramai standardizzato. Ricordo, ritornando al "consueto" fra le cose più pacchiane ascoltate, alcune reinterpretazioni di alcuni brani storici di musica classica con grandissima tecnica ma secondo il mio parere abbastanza folkeggiante e kitssch Decisamente siamo in un periodo in cui la chitarra i legni e il numero di note suonate nell'unità di tempo, impediscono e bloccano l'ascolto e l'evolversi della musica di spessore..IMHO ovviamente..ma non troppo | |
| | | pacoseven
Messaggi : 1263 Data d'iscrizione : 17.11.09 Località : colli berici / tana degli orsi
| Titolo: Re: Dimenticare la chitarra Ven Gen 17, 2014 12:49 am | |
| Secondo me una cosa trascurata , è la melodia. Se riesci ad inserire in un brano una linea melodica ,anche semplice , anzi , semplice è meglio , per un pubblico "comune" (inteso senza offesa) , il brano funziona. In questo caso mi piace chiamarle canzoni , anche se non hanno testo. Ognuno ci può mettere il suo , ma la melodia ti fa viaggiare, altrimenti si tratta solo di esercizi armonici , di un susseguirsi di accordi anche sapientemente miscelati , ma che fanno lo stesso effetto di un viaggio in treno ad alta velocità , di un panorama indistinto di cui non ricordi nulla. Se però sullo sfondo ci sono montagne , linee a cui puoi ancorarti per un tempo abbastanza lungo , anche se il viaggio (il brano) è ad alta velocità , ti resta un ricordo , dopo. Dimentichiamo la chitarra , ma , per favore , non facciamolo sul treno..... | |
| | | pacoseven
Messaggi : 1263 Data d'iscrizione : 17.11.09 Località : colli berici / tana degli orsi
| Titolo: Re: Dimenticare la chitarra Ven Gen 17, 2014 12:51 am | |
| - luapnea ha scritto:
Mi è capitato di ascoltare chitarristi che suonano delle cose di gran gusto e classe che svuotavano la sala per il "noiso" evolversi della musica sapientemente armonizzata. faccio notare il lapsus froidiano della crasi (si dice così ? ) fra noioso e noise ...... | |
| | | Stephanox
Messaggi : 88 Data d'iscrizione : 03.01.14 Località : Roma
| Titolo: Re: Dimenticare la chitarra Ven Gen 17, 2014 5:18 pm | |
| Consentitemi di intervenire. Quello che danneggia il rapporto con lo strumento (e anche l’ascolto) è la dimensione solipsistica. La musica è comunicazione e il concerto solistico (strumentale) deve essere l’eccezione. L’eccezione motivata dall’eccellenza, soprattutto. Potremmo disquisire a lungo (e facciamolo…) sul fatto che chi ha un rapporto intenso e esclusivo con il proprio strumento alla fine, per forza di cose si convinca della propria eccellenza. Confortato spesso in questo da complici (e opportunisti) amici e familiari (pat, pat sei bravissimo… ma adesso lavati le mani e vieni a cena…) Credo infine (per ora) che il rapporto tra chi suona e chi ascolta debba essere consenziente. Così da poter legittimare anche l’eventuale liason sadomasochista che alla fine si crea. | |
| | | Stephanox
Messaggi : 88 Data d'iscrizione : 03.01.14 Località : Roma
| Titolo: Re: Dimenticare la chitarra Ven Gen 17, 2014 5:27 pm | |
| Dovremmo distinguere ciò che è arte da ciò che è ginnastica (per dire… Nurejev e Juri Chechi). Non escludendo che anche la ginnastica possa essere divertente. | |
| | | Jo Admin
Messaggi : 2793 Data d'iscrizione : 24.10.09 Località : Colognola ai Colli
| Titolo: Re: Dimenticare la chitarra Ven Gen 17, 2014 7:36 pm | |
| Concordo con tutti voi; un solo musicista sul palco è impegnativo per tutti.. Per lui, per il pubblico (che deve essere preparato e/o motivato all'ascolto, o culturalmente educato alla fatica dell'ascolto, e in questo siamo un popolo arretrato). È vero che il concerto del solista dovrebbe essere un'eccezione, come era nel passato, quando si parlava di Listz o Paganini, mentre la normalità di uno spettacolo musicale era ed è l'orchestra, il gruppo. Negli ultimi anni è tutto un (sospetto) pullulare di queste "eccezioni".. Le tablature hanno fatto un sacco di danni -lol-! Tanti "smanettoni" si sono trovati ad eseguire brani di questo e di quello pensando di essere degli strumentisti "arrivati". Complice la solitudine e le pacche sulle spalle, abbiamo assistito a schiere di "maghetti" pronti a passare dalla vetrina di iutiub a un palco vero. Il timing è una spia impietosa di questo genere di sopravvalutazione di sè: se si suona sempre da soli è difficile saper andare a tempo. Ci si crea un timing che non esiste in natura -lol- Il magheggio può divertire, ma come un bel gioco che deve durare poco. Un'ora di clonazione di Emmanuel o di picchiettio logico-matematico con le due mani sulla tastiera, o di concatenzioni di arpeggi "carini" stroncano la pazienza del più fervente ascoltatore. (E benvenga ogni intervento.. Sennò che forum è?)
Ultima modifica di Jo il Ven Gen 17, 2014 8:57 pm - modificato 1 volta. | |
| | | luapnea
Messaggi : 800 Data d'iscrizione : 29.10.09
| Titolo: Re: Dimenticare la chitarra Ven Gen 17, 2014 8:42 pm | |
| [quote="Stefanox"]Dovremmo distinguere ciò che è arte da ciò che è ginnastica (per dire… Nurejev e Juri Chechi). Non escludendo che anche la ginnastica possa essere divertente.[/quote Chechi un ginnasta "artistico", che praticava la ginnastica artistica , Nurejev un ballerino che utilizzava il corpo per rappresentare emozioni. Esiste sempre un sottile confine "artistico" in qualsiasi tipo di attività. Solitamente si aggettiva "ginnico" un chitarrista con riferimento all'esecuzione se questa è improntata alla velocità esecutiva, Una cosa è eseguire un brano in cui la melodia si dipana con passaggi e fraseggi( con un senso logico) terribilmente veloci, ma che rientrano nella natura propria ed unica del brano...un'altra è eseguire un brano come ad esempio il boogie boogie a velocità triplicata o il volo del calabrone a velocità doppia. Ascoltare questa cose diverte? senz'altro !! Ma sino a un certo punto e di artistico ci vedo IMHO...molto poco. Credo che qui come sottolineato da altri si voglia discutere sul fatto che si stia perdendo il senso dell'ascoltare musica con sapiente cognizione a discapito di un ascolto banale, catalizzato ulteriormente da banalità musicali...chitarristiche | |
| | | Guerino
Messaggi : 310 Data d'iscrizione : 04.09.12 Età : 70 Località : Alte Montecchio
| Titolo: Re: Dimenticare la chitarra Sab Gen 18, 2014 2:21 pm | |
| Ciao a tutti, bellissima e interessante discussione. Dico anch'io la mia: non credo che bisogna saperne di tecnica e di chitarre per farsi emozionare da una musica come non credo che la tecnica o il più o meno pregiato strumento emozioni automaticamente. Quando ho sentito per la prima volta il cantautore russo Vladimir Semënovič Vysockij, non capivo ( e non capisco tuttora) una sola parola, la chitarra che aveva non era sicuramente un granchè e gli accordi molto semplici, e poi la voce non certo da usignolo! ma però ho pianto commosso fino al profondo del cuore. Succede così, una melodia, quattro note in fila che ti fanno provare nostalgia o gioia o chissà cosa senza un chiaro motivo. Questo è il mistero della musica! E allora buona musica a tutti. Guerino | |
| | | Stephanox
Messaggi : 88 Data d'iscrizione : 03.01.14 Località : Roma
| Titolo: Re: Dimenticare la chitarra Sab Gen 18, 2014 8:38 pm | |
| Giusto, Guerino. Quando la chitarra si accoppia con la voce raggiunge il massimo della sua efficienza comunicativa. Una piccola orchestra nelle mani del cantante, che respira insieme alla sua voce. Per quanto mi riguarda penso alla musica di John Martyn per esempio. Diciamo che ogni linguaggio arriva prima o poi a un capolinea. Da un punto di vista tecnico la musica per chitarra di derivazione popolare lo ha raggiunto. Come il jazz, paurosamente omologato, e, da molto tempo ormai, la musica definita "colta". Linguaggi evoluti e rarefatti che si allontanano dalla lingua che la gente parla. Musica per musicisti e chitarristi per chitarristi. A un certo punto bisogna ricominciare da zero. A ricostruire sulle rovine. Avendo conoscenza di quello che c'è stato prima e mettendo la tecnica in secondo piano rispetto all'espressione. Tutti i grandi musicisti sono coscienti di quelli che li hanno preceduti. Credo che chi suona e chi ascolta si debbano tendere la mano... | |
| | | Luciano_Pizz
Messaggi : 11 Data d'iscrizione : 24.01.14 Località : Firenze
| Titolo: Re: Dimenticare la chitarra Ven Gen 24, 2014 1:55 pm | |
| - pacoseven ha scritto:
- Secondo me una cosa trascurata , è la melodia.
Se riesci ad inserire in un brano una linea melodica ,anche semplice , anzi , semplice è meglio , per un pubblico "comune" (inteso senza offesa) , il brano funziona. In questo caso mi piace chiamarle canzoni , anche se non hanno testo. Ognuno ci può mettere il suo , ma la melodia ti fa viaggiare, altrimenti si tratta solo di esercizi armonici , di un susseguirsi di accordi anche sapientemente miscelati , ma che fanno lo stesso effetto di un viaggio in treno ad alta velocità , di un panorama indistinto di cui non ricordi nulla. Se però sullo sfondo ci sono montagne , linee a cui puoi ancorarti per un tempo abbastanza lungo , anche se il viaggio (il brano) è ad alta velocità , ti resta un ricordo , dopo. Dimentichiamo la chitarra , ma , per favore , non facciamolo sul treno..... Concordo in toto con te Paco... Per me che provengo da un passato pop/rock di chitarrista elettrico il concetto di "canzone" è alla base di tutto e quindi anche l'efficacia della melodia, la spina dorsale di qualsiasi composizione, è fondamentale. Ho sempre cercato di tener ben presente questo aspetto anche nelle composizioni in fingerstyle anche se a volte e facile cadere in interminabili "overture" che si avvolgono su se stesse e che sembrano non "concludere" mai... Comunque sia, ho sviluppato un sistema molto efficace per testare i miei brani: i giudizi impietosi di moglie, figli e genitori... se piacciono a loro, è fatta!! | |
| | | pacoseven
Messaggi : 1263 Data d'iscrizione : 17.11.09 Località : colli berici / tana degli orsi
| Titolo: Re: Dimenticare la chitarra Ven Gen 24, 2014 1:57 pm | |
| onorato che tu condivida la mia opinione... | |
| | | vilorenz
Messaggi : 82 Data d'iscrizione : 10.11.09
| Titolo: Re: Dimenticare la chitarra Sab Gen 25, 2014 2:24 am | |
| Spesso si demonizza la tecnica, ed in particolare la velocità di esecuzione. Secondo me il problema non sta tanto nell'abuso di velocità che si vede in giro, quanto nella pochezza dell'idea musicale che esiste dietro o peggio non esiste affatto. Se ripassiamo qualche pagina di musica classica di Bach, o di Vivaldi troveremo spesso dei bei passaggi di semicrome su un tempo a 120 bpm, ma nessuno si azzarderebbe a dire qualche cosa sulla musica che esce, anche se la mitragliata di note dei violini arriva a velocità che io per primo mi sogno. Concordo con Jo! spesso il problema non è nella tecnica dell'esecutore, o nella qualità del suo suono. Il problema è nella qualità della musica che si suona e nella capacità di interpretarla. Yeah. | |
| | | aretna
Messaggi : 731 Data d'iscrizione : 10.08.10 Età : 58 Località : Ravenna
| Titolo: Re: Dimenticare la chitarra Sab Gen 25, 2014 8:56 am | |
| - vilorenz ha scritto:
- Spesso si demonizza la tecnica, ed in particolare la velocità di esecuzione. Secondo me il problema non sta tanto nell'abuso di velocità che si vede in giro, quanto nella pochezza dell'idea musicale che esiste dietro o peggio non esiste affatto.
Se ripassiamo qualche pagina di musica classica di Bach, o di Vivaldi troveremo spesso dei bei passaggi di semicrome su un tempo a 120 bpm, ma nessuno si azzarderebbe a dire qualche cosa sulla musica che esce, anche se la mitragliata di note dei violini arriva a velocità che io per primo mi sogno. Concordo con Jo! spesso il problema non è nella tecnica dell'esecutore, o nella qualità del suo suono. Il problema è nella qualità della musica che si suona e nella capacità di interpretarla. Yeah. Concordo su tutto, a parte yeah | |
| | | Luciano_Pizz
Messaggi : 11 Data d'iscrizione : 24.01.14 Località : Firenze
| Titolo: Re: Dimenticare la chitarra Sab Gen 25, 2014 11:46 pm | |
| Condivido l'idea che non è corretto demonizzare la tecnica. La tecnica serve per esprimere al meglio l'idea musicale, ci fornisce gli elementi per concretizzare quello che "sentiamo" nella nostra testa nel momento in cui si compone un brano... Altrimenti sarebbe come avere in testa un meraviglioso romanzo senza saper scrivere o conoscere la grammatica. La cosa a mio avviso fondamentale è che rimanga comunque funzionale al contenuto e non viceversa. Bach insegna ) | |
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