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Ciao a te e benvenuto nel forum della Associazione Culturale ZONACUSTICA. L'obiettivo di questo posto è dare spazio a chi ha voglia e bisogno di disquisire riguardo alla MUSICA ACUSTICA, con particolare attenzione per la musica di chitarra.
Messaggi : 1263 Data d'iscrizione : 17.11.09 Località : colli berici / tana degli orsi
Titolo: cover - no/cover Lun Mar 03, 2014 2:53 pm
è un pezzo che ci penso ,a sto post. che ne pensate voi in generale delle cover ? Vi piace farle ? oppure lo odiate ? io sto nel mezzo , odio farle cercando di ottenere un pezzo quanto più possibile simile all'originale... per me è una causa persa , non riuscirai mai a farlo meglio ! Mi piace invece farle mettendoci qualcosa di mio , sia sull'arrangiamento oppure sull'interpretazione vocale. Poi il risultato può essere un cesso lo stesso , ma questo è un altro discorso....
Qual'è la vs. opinione in merito ?
fabfor
Messaggi : 252 Data d'iscrizione : 20.11.11 Località : Viterbo
Sono la tua fotocopia, a parte che le mie interpretazioni sono un cesso di sicuro...
Ho scritto qualche testo per canzoni in passato, ma non sono mai e dico mai riuscito a mettere 4 accordi in croce a formare qualcosa di anche lontanamente originale e alla fine ci ho rinunciato.
MassimoValli
Messaggi : 437 Data d'iscrizione : 17.11.09 Età : 58 Località : mestre
Quasi mai ho suonato canzoni di altri autori, anzi solo 2 volte e nello stesso concerto. Rimini di Bubola-De Andrè e una versione da me liberamente tradotta di Knockin' on heaven's door. Spesso suono anche Fiume Sand Creek... Beh non le considero cover ma "canzoni che avrei potuto/voluto scrivere io" cioè le considero così mie che per me non sono cover.... Quindi fondamentalmente non suono mai una canzone perchè è famosa o conosciuta o per tributo..ma perchè la sento mia...quasi fatta per me...(e soprattutto la suono come son capace io)
Sandro
Messaggi : 591 Data d'iscrizione : 14.11.10 Età : 61 Località : Vicenza
Mi piace invece farle mettendoci qualcosa di mio, sia sull'arrangiamento oppure sull'interpretazione vocale.
Perfettamente d'accordo. La cover pari pari è noiosissima. Invece la reinterpretazione di un brano è sempre bella, sia da fare che da sentire.
Jo Admin
Messaggi : 2793 Data d'iscrizione : 24.10.09 Località : Colognola ai Colli
Titolo: Re: cover - no/cover Mer Mar 05, 2014 11:57 am
Penso che la musica in sé sia una faccenda di comunicazione, scambio, contaminazione. I grandi della musica hanno sempre pescato a piene mani nel repertorio popolare. Ogni tanto c'è chi si scaglia contro "la musica degli altri" e a favore di quella "originale". Ma spesso di originale c'è ben poco. Il suonatore deve saper suonare e interpretare il repertorio popolare, altrimenti gli manca qualcosa. A volte è più originale un'interpretazione ben fatta rispetto un brano inventato. Quando si compone si ruba, ma bisogna farlo onestamente.. Certo il termine "cover" è brutto.. Sa da karaoke.. Non sembra lasciare spazio all'interpretazione. Pensiamo al jazz: lì si suona solo roba altrui, ma come si può dire che Chet Baker facesse "cover"? Dunque lasciamo il repertorio tutto originale ai Bensusan oppure ai "duri e puri" geni spesso incompresi
aretna
Messaggi : 731 Data d'iscrizione : 10.08.10 Età : 58 Località : Ravenna
Titolo: Re: cover - no/cover Mer Mar 05, 2014 1:47 pm
Chi suona musica classica ,fa solo cover
Sandro
Messaggi : 591 Data d'iscrizione : 14.11.10 Età : 61 Località : Vicenza
Titolo: Re: cover - no/cover Mer Mar 05, 2014 4:30 pm
aretna ha scritto:
Chi suona musica classica ,fa solo cover
Guerino
Messaggi : 310 Data d'iscrizione : 04.09.12 Età : 70 Località : Alte Montecchio
Titolo: Re: cover - no/cover Sab Mar 08, 2014 1:03 am
Ciao a tutti, sicuramente cover si! quando senti un brano o una canzone che ti piace da quel momento è"tua", ed è naturale che cominci a fischiettarla e a cantarla o, se suoni uno strumento, che cerchi di suonarla. La farai "a modo tuo" come sei capace o come tu la senti. Tutti hanno reinterprettato canzoni di altri, anche i grandi miti della musica. Quello che mi fa pensare è il fatto che Pacoseven, adesso che ha cominciato a scrivere canzoni sue, dopo anni di "cover", come mai gli vengano questi dilemmi! Cover si o cover no a cantare io ci sto cover no o cover si buona musica a "tùtì" (alla francese) Guerino
pacoseven
Messaggi : 1263 Data d'iscrizione : 17.11.09 Località : colli berici / tana degli orsi
Titolo: Re: cover - no/cover Sab Mar 08, 2014 12:19 pm
il dilemma non è cover si / cover no , ma cover come . ovvero fare una cover copiando in maniera pedissequa (e anche pedisselà) oppure fare una cover solo se riesci a darle un'impronta tua , qualcosa che la caratterizza... ci sono un sacco di canzoni che mi piacerebbe suonare , ma che non faccio perchè non riesco a trovarci una chiave di esecuzione che la caratterizzi come mia. Era questa la domanda: Fate le cover anche se vi vengono "non caratterizzate" ? piccoli esempi : Faccio Geordie in arpeggio Fingerpicking e con l'intro presa da Bluesleesves Faccio A hard rain gonna fall perchè , oltre all' arpeggio solito , tengo il Re in pedale sulla seconda corda e i passaggi Sol / Do li faccio sempre (ve beh ..non riesco a spiegarlo ...) Faccio All along the Watch tower perchè la suono col plettro in arpeggio stoppato e con un riff country fra le strofe.....
le altre cover , magari me le studio e le suono un pò , ma quando ci arrivo a farle ,dopo va a finire che non le suono più, che senso ha ? Ho dimostrato a me stesso che le so fare (male) e quindi non mi interessano più. le altre hanno qualcosa di mio (magari una cacata) che me le fa sentire come , appunto , mie , e per questo vanno in repertorio...
aretna
Messaggi : 731 Data d'iscrizione : 10.08.10 Età : 58 Località : Ravenna
Titolo: Re: cover - no/cover Sab Mar 08, 2014 12:40 pm
Il senso di studiare cover, anche uguali all'originale è che comunque,in ogni caso si può imparare qualche cosa di nuovo (tecnicamente) ed applicare ciò che si è imparato in altre composizioni.In my opinion.Come imparare riff,scale,arpeggi,accordi etc.....
Sandro
Messaggi : 591 Data d'iscrizione : 14.11.10 Età : 61 Località : Vicenza
Titolo: Re: cover - no/cover Sab Mar 08, 2014 12:50 pm
aretna ha scritto:
Il senso di studiare cover, anche uguali all'originale è che comunque,in ogni caso si può imparare qualche cosa di nuovo (tecnicamente) ed applicare ciò che si è imparato in altre composizioni.
Questo è verissimo, ma penso che Paco si riferisse alla cover come parte del repertorio, da eseguire in pubblico. In quel caso sono d'accordo con lui. Anch'io penso che abbiano senso solo se sono interpretazioni personali. Nello studio o per il piacere personale invece, riuscire a fare un pezzo identico all'originale è molto gratificante e, come dici tu, è molto utile per impadronirsi delle tecniche e anche degli stili.
pacoseven
Messaggi : 1263 Data d'iscrizione : 17.11.09 Località : colli berici / tana degli orsi
Titolo: Re: cover - no/cover Sab Mar 08, 2014 1:15 pm
giusto Aretna, giusto ,Sandro.
Ma vado più in là del ritenerle degne di essere eseguite. Parlo del sentimento (passatemi il termine) che si ha verso un pezzo. Le " mie "cover personalizzate hanno dentro qualcosa di mio che me le fa sentire diverse rispetto alle altre. altro esempio : Arthur mc Bride: l'ho imparata ,la faccio decentemente , so che se la propongo in pubblico e non faccio errori è un pezzo che riscuote approvazione , ma non riesco più a farla , non c'è dentro niente di mio , se non il fatto che mi piace moltissimo l'originale , infatti l'ho copiata da una versione in DADFdiesisAD che ho trovato in internet. eppure ci ho perso su un sacco di tempo (che per uno come me , a cui non piace studiare , significa veramente un sacco di tempo..) , ma niente , non riesco più a farla.. Non è neanche un discorso di tecnica , cioè il fatto che la personalizzazione possa portare all'approvazione dei musicisti presenti , perchè , per la maggior parte , si tratta di piccole cose assolutamente di nessun peso tecnico..
In realtà il pubblico , o la tecnica , non c'entrano in questo mio discorso , è una cosa fra me e la canzone.
Poi , che il pubblico percepisca questo mio attaccamento verso una cover , oppure il contrario , questo è una altro discorso meritevole di discussione.
aretna
Messaggi : 731 Data d'iscrizione : 10.08.10 Età : 58 Località : Ravenna
Titolo: Re: cover - no/cover Sab Mar 08, 2014 1:44 pm
Suonando in una cover band eseguo anche brani che non mi esaltano,però fanno parte di una scaletta programmata e comunque possono piacere al pubblico.Non mi pongo il problema.Poi quando suono in casa, solo, con le mie acustiche, eseguo ciò che più mi aggrada.
pacoseven
Messaggi : 1263 Data d'iscrizione : 17.11.09 Località : colli berici / tana degli orsi
Titolo: Re: cover - no/cover Mer Mar 12, 2014 2:18 pm
aretna ha scritto:
Suonando in una cover band eseguo anche brani che non mi esaltano,però fanno parte di una scaletta programmata e comunque possono piacere al pubblico.Non mi pongo il problema.Poi quando suono in casa, solo, con le mie acustiche, eseguo ciò che più mi aggrada.
chiaramente non avevo considerato questo aspetto...............
luapnea
Messaggi : 800 Data d'iscrizione : 29.10.09
Titolo: Re: cover - no/cover Mer Mar 12, 2014 7:27 pm
nel jazz gli "standard", sono delle "cover" di lusso? Forse si. Il genere elitario, da tempo ha nella interpretazione degli standard un passaggio obbligato per ogni musicista. La cover tradizionalmente è quella abbinata alla voce, spesso con pochissima interpretazione. La tendenza è quella di riproporre il brano uguale all'originale. Sempre nel jazz invece, questa reinterpretazione esplora musicalità, armonia e vocalità diverse. La reinterpretazione di Amalia Grè del famoso brano di Benigni, ritengo sia un esempio di semplicità: Voce e pianoforte con le delicatissime inflessioni vocali della (per me ) Gre'; straordinaria compositrice
aretna
Messaggi : 731 Data d'iscrizione : 10.08.10 Età : 58 Località : Ravenna
Titolo: Re: cover - no/cover Gio Mar 13, 2014 12:35 am
Questa cover me piase
Sandro
Messaggi : 591 Data d'iscrizione : 14.11.10 Età : 61 Località : Vicenza
La cover tradizionalmente è quella abbinata alla voce, spesso con pochissima interpretazione. La tendenza è quella di riproporre il brano uguale all'originale. Sempre nel jazz invece, questa reinterpretazione esplora musicalità, armonia e vocalità diverse.
Mah, non direi che il fenomeno cover sia legato in particolare alla voce. Abbiamo esempi di cover band che riproducono fedelmente anche i brani strumentali del loro modello, con la ricerca ossessiva degli stessi strumenti, fino al set di batteria esattamente uguale a quello utilizzato in uno specifico concerto. A me personalmente interessano poco, ma non mi sento di dare giudizi del tutto negativi. In fondo mi sono goduto alla follia il concerto di Steve Hackett che rifaceva con il suo gruppo i vecchi pezzi dei Genesis, in pratica uno spettacolo di cover di se stesso & co.
Per quanto riguarda il Jazz, non parlerei di cover quando si tratta di standard. Lo standard non appartiene più a nessuno, non ne esiste una versione canonica da imitare, serve come punto di partenza e riferimento entro (o attorno a) cui sviluppare un percorso che spesso se ne allontana anni luce. Lo stesso vale anche per il bluegrass, che usa il tradizionale fiddle tune come tela per le improvvisazioni, anche se rispetto al jazz più soggette a canoni armonici e melodici.
Poi chiaramente anche qui c'è tutta un'area grigia... quando Miles Davis suonava Time After Time, eseguiva una cover, o elevava un brano pop al rango di standard ?