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Messaggi : 591 Data d'iscrizione : 26.10.09 Età : 70 Località : Milano
Titolo: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Gio Feb 18, 2010 1:19 pm
Elena Casoli, un'altra donna che ammiro. La Panormo del 1846 è un bel pezzo di vintage...
lei invece è moderna, anzi modernisssssima... ed ELETTRICA!
Ospite Ospite
Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Gio Feb 18, 2010 3:21 pm
francort ha scritto:
........ moderna, anzi modernisssssima... ed ELETTRICA!
No scusate, se *questo* significa essere modernissimi, viva l'antichità! ma che roba è?!? uno scherzo? ha pure uno spartito?! Come dice il Principe: - Ma mi faccia il piacere, mi faccia! se serve a consolarmi di non saper leggere il pentagramma, sono molto molto consolato.
francort
Messaggi : 591 Data d'iscrizione : 26.10.09 Età : 70 Località : Milano
Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Gio Feb 18, 2010 4:13 pm
eh, lo sapevo che poteva essere un'esagerazione ma sapete, ciascun di noi è convinto di vivere nel migliore dei mondi possibili, eppure ...
così a me capita di vivere in questo mondo qui danzano nei muri (Franco Cortellessa).mp3 e di essermene fatto una ragione ... il brano è del 2008 utilizza due looper e nessuna sovraincisione. Non sono cattivo, è che mi disegnano così ...
cattanic
Messaggi : 352 Data d'iscrizione : 22.11.09 Età : 52
Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Gio Feb 18, 2010 4:36 pm
e naturalmente in quel mondo sei convinto di avere una fluente e boccolosa chioma bionda...
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Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Gio Feb 18, 2010 5:50 pm
francort ha scritto:
........Non sono cattivo, è che mi disegnano così ...
MITICO!
Ospite Ospite
Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Gio Feb 18, 2010 5:55 pm
francort ha scritto:
danzano nei muri (Franco Cortellessa).mp3
il download non funziona...
Ospite Ospite
Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Gio Feb 18, 2010 5:57 pm
MeMyGuitar ha scritto:
il download non funziona...
Stavo per scriverlo anch'io ...
Ospite Ospite
Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Gio Feb 18, 2010 6:07 pm
MeMyGuitar ha scritto:
No scusate, se *questo* significa essere modernissimi, viva l'antichità! ma che roba è?!? uno scherzo? ha pure uno spartito?! Come dice il Principe: - Ma mi faccia il piacere, mi faccia! se serve a consolarmi di non saper leggere il pentagramma, sono molto molto consolato.
Non sono megalomane, cito me stesso per sottolineare che era intenzionalmente una provocazione (partendo da una mia considerazione umorale ma sincera) per vedere quanti altri hanno un simile orientamento...
cattanic
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Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Gio Feb 18, 2010 6:25 pm
MeMyGuitar ha scritto:
MeMyGuitar ha scritto:
No scusate, se *questo* significa essere modernissimi, viva l'antichità! ma che roba è?!? uno scherzo? ha pure uno spartito?! Come dice il Principe: - Ma mi faccia il piacere, mi faccia! se serve a consolarmi di non saper leggere il pentagramma, sono molto molto consolato.
Non sono megalomane, cito me stesso per sottolineare che era intenzionalmente una provocazione (partendo da una mia considerazione umorale ma sincera) per vedere quanti altri hanno un simile orientamento...
Beh tu qui dici tre cose e io credo che andrebbero distinte:
1 il brano in questione non mi piace
e su questo sono perfettamente d'accordo, l'effetto è addirittura quello di uno scimmiottamento di certe cose che la musica contemporanea aveva già detto negli anni 60 (vedi i brani di Sylvano Bussotti per chitarra elettrica) ma forse l'effetto voluto era proprio quello, nel caso è un ironia che non mi fa ridere.
2 scrivere queste cose è inutile
certo, sarebbe più produttivo improvvisarle. ma quel mondo non può prescindere dalla carta, sennò sai quanti compositori a spasso :-)
3 leggerle è ancora più ridicolo
si e no... spesso gli spartiti di musica contemporanea, anche se scritti in modo tradizionale diventano una sorta di partitura grafica che "indirizza" l'improvvisazione (questo secondo me nel migliore dei casi).
nel brano in questione tutto il setting vuole essere un concept... (aspetta che sto male, blahhhh) ok. ora va meglio :-)
cattanic
Messaggi : 352 Data d'iscrizione : 22.11.09 Età : 52
Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Gio Feb 18, 2010 6:36 pm
francort ha scritto:
eh, lo sapevo che poteva essere un'esagerazione ma sapete, ciascun di noi è convinto di vivere nel migliore dei mondi possibili, eppure ...
così a me capita di vivere in questo mondo qui danzano nei muri (Franco Cortellessa).mp3 e di essermene fatto una ragione ... il brano è del 2008 utilizza due looper e nessuna sovraincisione. Non sono cattivo, è che mi disegnano così ...
non sono d'accordo. paragonare il tuo brano a quello di pisati è come dire che dell'ottimo vino e la sciacquatura dei piatti sono uguali, in quanto liquidi entrambi. è un linguaggio simile solo da lontano, in una buia e nebbiosa notte
Ultima modifica di cattanic il Gio Feb 18, 2010 6:39 pm - modificato 1 volta.
francort
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Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Gio Feb 18, 2010 6:37 pm
MeMyGuitar ha scritto:
francort ha scritto:
danzano nei muri (Franco Cortellessa).mp3
il download non funziona...
prova a muovere il cursore avanti e indietro, cosi mast... sollecitato dopo un po' funziona. Secondo me è il banner che crea problemi O è il mio brano che fa cagare
francort
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Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Gio Feb 18, 2010 6:44 pm
cattanic ha scritto:
francort ha scritto:
eh, lo sapevo che poteva essere un'esagerazione ma sapete, ciascun di noi è convinto di vivere nel migliore dei mondi possibili, eppure ...
così a me capita di vivere in questo mondo qui danzano nei muri (Franco Cortellessa).mp3 e di essermene fatto una ragione ... il brano è del 2008 utilizza due looper e nessuna sovraincisione. Non sono cattivo, è che mi disegnano così ...
non sono d'accordo. paragonare il tuo brano a quello di pisati è come dire che dell'ottimo vino e la sciacquatura dei piatti sono uguali, in quanto liquidi entrambi. è un linguaggio simile solo da lontano, in una buia e nebbiosa notte
In effetti nessun brano di Pisati mi è mai piaciuto (tranne alcune sue trascrizioni) ma mi è rimasto il dubbio di non aver capito. Lei però è tenerissima
cattanic
Messaggi : 352 Data d'iscrizione : 22.11.09 Età : 52
Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Gio Feb 18, 2010 6:46 pm
francort ha scritto:
[ Lei però è tenerissima
questo taglia la testa a qualsiasi discussione
francort
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Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Gio Feb 18, 2010 6:54 pm
oh, accidenti, non volevo matterla su questo piano ... e ci sono cascato lo stesso. Addesso mi tocca difendere Pisati...
Ospite Ospite
Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Ven Feb 19, 2010 12:25 pm
francort ha scritto:
Non sono cattivo, è che mi disegnano così ...
...
Magari cattivo no, ma cattivello ....
Piu`vicini alla mia sensibilta`altri tuoi pezzi ... trovo interessante "Danzano nei muri" ...
... ma anche un po`inquietante ....
Perfetta colonna sonora di "I ratti nei muri" di H.P. Lovecraft, i cui racconti sono da me molto apprezzati ...
francort
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Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Ven Feb 19, 2010 1:43 pm
Già, Lovercraft ci può stare. Anche a me piaceva molto quando lo leggevo. A dir la verità avevo più in mente "gli uomini nei muri" di William Tenn. Letture giovanili.
Comunque avevo proprio in mente il brulicare continuo di esseri dentro i muri, che a tratti si affacciano al mondo esterno ma se ne ritraggono veloci ...
Ospite Ospite
Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Ven Feb 19, 2010 3:56 pm
Orpo ... sono completamente scoperto su William Tenn ....
Vedo che ci ha lasciato poco meno di due settimane fa, il 7 febbraio, a quasi novanta anni.
R.I.P.
Da investigare, grazie.
cattanic
Messaggi : 352 Data d'iscrizione : 22.11.09 Età : 52
Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Sab Feb 20, 2010 1:48 am
"Uomini come topi" di Rob Chilson...
zapart60
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Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Sab Feb 20, 2010 2:30 am
Franco il tuo brano è una FIKATA UNIKA !
Primo: già il titolo esterna un preciso contesto creativo psicologico indipendente dalla ispirazione iniziale da parte del geniale Lovecraft o di William Tenn (e mettiamoci anche E.A. Poe che non dovrebbe stonare) !
Secondo : perfetto nella costruzione come incedere degli shocks acustici, dell'ostinato melodico di fondo e delle ricercate dissonanze !
Terzo : inquietare? diciamo che inquieta parecchio e quindi IMHO riesce a trasmettere l'emozione per la quale è stato concepito !
.... quindi:
Quarto : è perfetto !
Enrico
P.S.: stò parlando da vecchio appassionato di musica elettronica tipo questi mostri :
passando per Karl Heinz Stockhausen via Kruder e Dorfrmeister fino ai Massive Attack agganciati con la techno (ber giretto eh !) ... mbe si sono abbastanza onnivoro!
Solo una volta ad un concerto di free jazz al Foro Italico sono scappato quando il batterista ... a scopi compositivi .... ha rovesciato sopra i piatti e i rullanti due cassette di plastica stracolme di grossi bulloni arrugginiti !
Ospite Ospite
Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Sab Feb 20, 2010 11:27 am
zapart60 ha scritto:
Solo una volta ad un concerto di free jazz al Foro Italico sono scappato quando il batterista ... a scopi compositivi .... ha rovesciato sopra i piatti e i rullanti due cassette di plastica stracolme di grossi bulloni arrugginiti !
Spero per te che si trattasse di free jazz nella originale accezione di Ornette Coleman, ovvero jazz *gratis*
zapart60
Messaggi : 595 Data d'iscrizione : 03.11.09 Età : 64 Località : Roma
Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Sab Feb 20, 2010 11:36 am
[quote="MeMyGuitar"]
zapart60 ha scritto:
Spero per te che si trattasse di free jazz nella originale accezione di Ornette Coleman, ovvero jazz *gratis*
He he he !!!! All'epoca (77) fui fortunato e se non ricordo male era un evento gratis ma c'erano parecchi masochisti nelle prime file !
Enrico
cattanic
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Titolo: Re: dalla Panormo del 1846 alla ELETTRICA Sab Feb 20, 2010 11:40 am
zapart60 ha scritto:
Solo una volta ad un concerto di free jazz al Foro Italico sono scappato quando il batterista ... a scopi compositivi .... ha rovesciato sopra i piatti e i rullanti due cassette di plastica stracolme di grossi bulloni arrugginiti !
ma non stava suonando! stava reliccando la batteria!