Say no more - Masa Sumide

Una delle canzoni che mi hanno spinto a comprare un acustica

nel mio caso si trattava di un signore che cantava Cat Stevens in spiaggia, avevo 12 anni e mi sembrava un supereroe. Chissà se al suo posto ci fosse stato Masa Sumide, probabilmente mi sarebbe sembrato un marziano

ad ognuno le sue "vibrazioni"...
io non ricordo quale sia stata, per me la molla primordiale
ma su delle chitarre improponibili suonicchiavo brani del tipo "Horizon" dei Genesis
Ma quando comprai la mia prima chitarra seria, mi accorsi che questa certamente da sola non suonava, anche se aveva grosse potenzialità, queste sarebbero scaturite fuori dal costante studio e applicazione.

Il suono stà nelle dita, semplicemente un luogo comune che significa come sia necessaria la tecnica esecutiva, aggiunta alla capacità di sentire , di pensare un suono che permette di suonarlo al meglio e che differenzia musicista da musicista.
Con un paradosso si può affermare che le chitarre non suonano da sole e di contro con un'altro paradosso si può affermare che le mani(o le dita) non suonano da sole.

Senz'altro questo chitarrista Mas Sumide ha una gran tecnica

Sumidè è un grande chitarrista.
Per me, i (chitarristi) giapponesi (Kotaro Oshio, Masaaki Kishibe.... ed altri), sono i più vicini alla "poetica" musicale italiana: la melodia.

se ci fate caso, quel che manca a tanti chitarristi acustici italiani è la capacità di scrivere belle melodie. Non manca la "tecnica", ma quando, per chi ascolta, la tecnica prende il sopravvento sulla musica... c'è qualcosa che non va.

francosignore ha scritto:

Sumidè è un grande chitarrista.
Per me, i (chitarristi) giapponesi (Kotaro Oshio, Masaaki Kishibe.... ed altri), sono i più vicini alla "poetica" musicale italiana: la melodia.

se ci fate caso, quel che manca a tanti chitarristi acustici italiani è la capacità di scrivere belle melodie. Non manca la "tecnica", ma quando, per chi ascolta, la tecnica prende il sopravvento sulla musica... c'è qualcosa che non va.

ti quoto..
proprio l'altro giorno ascoltavo Kishibe , molto bravo a mio parere; che credo sia cinese, forse(ma non conosco la discografia completa di Oshio e Sumide')

luapnea ha scritto:

francosignore ha scritto:

Sumidè è un grande chitarrista.
Per me, i (chitarristi) giapponesi (Kotaro Oshio, Masaaki Kishibe.... ed altri), sono i più vicini alla "poetica" musicale italiana: la melodia.

se ci fate caso, quel che manca a tanti chitarristi acustici italiani è la capacità di scrivere belle melodie. Non manca la "tecnica", ma quando, per chi ascolta, la tecnica prende il sopravvento sulla musica... c'è qualcosa che non va.

ti quoto..
proprio l'altro giorno ascoltavo Kishibe , molto bravo a mio parere; che credo sia cinese, forse(ma non conosco la discografia completa di Oshio e Sumide')

mi sa che son tutti Giapponesi, ma se è cinese la cosa mi preoccupa ancora di più.
Gli italiani ripudiano la melodia per un "tecnicismo" spesso fine a se stesso...i giapponesi (o cinesi) fanno il contrario. Riguardo le "discografie complete" fai un "giro" ai voglia