Songs: Hang Me, Oh Hang Me

Lo sguardo dei coloni era perso all'orizzonte quando raggiunsero l’Oregon. Scrutando il mare si accorsero che non c’era più un Ovest dove andare. Forse per questo motivo i giovani borghesi americani degli anni ’50 cercano un ponte che gli consenta di proseguire il cammino sull’Oregon trail.
Pat Metheny afferma che i musicisti si dividono in due categorie: quelli che suonano la musica del luogo dove vivono e quelli che suonano la musica del luogo dove vorrebbero vivere.
Lo straniamento verso la tradizione di un Pete Seeger (un intellettuale) o di un Dave Van Ronk (un urban misfit) non è tanto diverso da quello dei baby boomers italici (noi) con la Susanna gonfia di Superboom davanti al tubo catodico irretiti dalla voce di Frankie Lane (Francesco Paolo LoVecchio - Chicago, 30 marzo 1913 – San Diego, 7 febbraio 2007) che drappeggia gli spari di Mezzogiorno di Fuoco (High Noon). Sospesi tra intellettualismo e spinta verso il sociale propria della fine dei ’50 e i ’60 i frikkettoni del Greenwich Village non sono tanto più vicini di noi al loro universo musicale.
Hang Me, Oh hang me rappresenta in pieno tutto questo.
Una disperata voglia di West.
Quando tutto era possibile se eri abbastanza veloce con la Colt (o con La Susanna…)

Hang Me, Oh Hang Me
Dave Van Ronk (traditional)

Hang me, oh hang me, and I'll be dead and gone
Hang me, oh hang me... I'll be dead and gone...
wouldn't mind the hangin... but the layin' in the grave so long
poor boy... i been all around this world

I been all around Cape Girardeau... parts of Arkansas
all round Cape Girardeau... parts of Arkansas
got so damn hungry... I could hide behind a straw...
poor boy... I been all around this world

Went up on the mountain... there I made my stand
went up on the mountain... there I made my stand
rifle on my shoulder... and a dagger in my hand
poor boy... I been all around this world

put the noose around my neck... hung me up so high
put the noose around my neck... hung me up so high
last words i heard em say... won't be long now fore you die
poor boy... i been all around this world


Hang Me, Oh Hang Me
Dave Van Ronk (traditional)

Impiccatemi, oh impiccatemi, e io sarò morto e sepolto...
Impiccatemi, oh impiccatemi... e io sarò morto e sepolto...
Non m’importa di essere impiccato... ma di giacere nella tomba così a lungo
povero ragazzo... sono stato in giro per tutto questo mondo

Sono stato in giro a Cape Girardeau... e dalle parti dell’Arkansas
a Cape Girardeau... e dalle parti dell’Arkansas
ho così dannatamente fame... che potrei nascondermi dietro una cannuccia...
povero ragazzo... sono stato in giro per tutto questo mondo

Ho scalato la montagna... il mio rifugio
Sono salìto lassù... in agguato
fucile sulla spalla... e un pugnale in mano
povero ragazzo... sono stato in giro per tutto questo mondo

mettemi il cappio intorno al collo... appendetemi in alto
mettemi il cappio intorno al collo... appendetemi in alto
le ultime parole che ho sentito dire... non hai ancora molto tempo da vivere
povero ragazzo... sono stato in giro per tutto questo mondo

Qualcosa da leggere:
http://www.chimesfreedom.com/2014/02/24/the-journey-of-hang-me-oh-hang-me-from-the-scaffold-to-the-screen

bravo Stefano !

Grande idea quella di parlare dei testi delle canzoni. Oggi c'è una bassissima qualità nei testi. Non è un bel momento storico per la canzone, che nel passato era una cosa importante nella cultura popolare e la vita era scandita da canzoni memorabili.
Bravo Stefano!

Tnx!!

Jo ha scritto:

Grande idea quella di parlare dei testi delle canzoni. Oggi c'è una bassissima qualità nei testi. Non è un bel momento storico per la canzone, che nel passato era una cosa importante nella cultura popolare e la vita era scandita da canzoni memorabili.
Bravo Stefano!

Giusto!
dei testi non si parla mai, i chitarristi si sa sono molto incestuosi :-)

La grandezza di Robert Johnson, a pensarci bene, fu data proprio dalla bellezza (e completezza) dei suoi testi.

Come ascoltatore credo che chitarra e voce siano un insieme insuperabile. Cioè l'integrazione tra capacità strumentale, efficacia vocale e bellezza della "canzone".
In questo non possiamo che guardare alla tradizione americana e, di ritorno, inglese.
"Incestuosi"?
Buon venerdi.

Stefanox ha scritto:

"Incestuosi"?
Buon venerdi.

si, una mia vecchia (auto)definizione: i chitarristi ascoltano solo chitarristi, musica per chitarra...non comprano un disco se non c'è il chitarrista...e via discorrendo.

è un "riprodursi" tra chitarristi, geneticamente non è un bene...
in effetti, poi questo fatto si "sente" in certe esecuzioni

Certo non tutti i chitarristi sono cosi... o no?

Come è vero. Certo, la chitarra è uno strumento totalizzante, difficile e sexy.
Ma nulla è così importante da occupare totalmente la tua mente. E se lo diventa la tua mente è niente.
Anche se le mani sono vincolate allo strumento, l'orecchio deve librarsi libero nella foresta dei suoni. Bello èh?
Ciao!