Abbiamo una funzione?

si, ma a volte è particolarmente dura. oggi è particolarmente dura. negli anni '60 ad es il clima non era certo questo e la funzione era di molto agevolata

francort ha scritto:

La vita non è mai stata facile per nessuno in nessun tempo ne luogo. E' per questo che ci sono i musicisti. E tutti gli altri.

Assolutamente d'accordo ! Mi spiace fare sempre citazioni in inglese, ma trovo molto bella la conclusione del discorso fatto da Karl Paulnack, responsabile del Music Departmnent al Conservatorio di Boston, ai nuovi alunni in occasione della inaugurazione dell'anno di studio 2004 :

“If we were a medical school, and you were here as a med student practicing appendectomies, you’d take your work very seriously because you would imagine that some night at two AM someone is going to waltz into your emergency room and you’re going to have to save their life. Well, my friends, someday at 8 PM someone is going to walk into your concert hall and bring you a mind that is confused, a heart that is overwhelmed, a soul that is weary. Whether they go out whole again will depend partly on how well you do your craft.

You’re not here to become an entertainer, and you don’t have to sell yourself. The truth is you don’t have anything to sell; being a musician isn’t about dispensing a product, like selling used Chevy's. I’m not an entertainer; I’m a lot closer to a paramedic, a firefighter, a rescue worker. You’re here to become a sort of therapist for the human soul, a spiritual version of a chiropractor, physical therapist, someone who works with our insides to see if they get things to line up, to see if we can come into harmony with ourselves and be healthy and happy and well.

Frankly, ladies and gentlemen, I expect you not only to master music; I expect you to save the planet. If there is a future wave of wellness on this planet, of harmony, of peace, of an end to war, of mutual understanding, of equality, of fairness, I don’t expect it will come from a government, a military force or a corporation. I no longer even expect it to come from the religions of the world, which together seem to have brought us as much war as they have peace. If there is a future of peace for humankind, if there is to be an understanding of how these invisible, internal things should fit together, I expect it will come from the artists, because that’s what we do. As in the concentration camp and the evening of 9/11, the artists are the ones who might be able to help us with our internal, invisible lives".

Qui il discorso intero :

http://www.nodepression.com/profiles/blogs/karl-paulnacks-speech-on-the

Dipende dal posto dove si sta e dai confini del mondo dove credi di vivere. Senza andare troppo lontano nei meravigliosi anni 60 in grecia ... certo non avessi conosciuto Costantino, compagno d'università di mio fratello, magari non mi sarebbe importato...

Jo ha scritto:

si, ma a volte è particolarmente dura. oggi è particolarmente dura. negli anni '60 ad es il clima non era certo questo e la funzione era di molto agevolata

Forse negli anni sessanta la vita non era necessariamente meno dura. Probabilmente c'era piu`speranza, e piu`innocenza, il che non e`poco ....

francort ha scritto:

Dipende dal posto dove si sta e dai confini del mondo dove credi di vivere. Senza andare troppo lontano nei meravigliosi anni 60 in grecia ... certo non avessi conosciuto Costantino, compagno d'università di mio fratello, magari non mi sarebbe importato...

Vero .... anche trovarsi in Vietnam non era il massimo, nei favolosi anni sessanta ...

non si può fare un esempio che diventa una specie di tiro al bersaglio
allora, stando ben attento a non fare esempi, dico semplicemente che oggigiorno il clima è il peggiore che respiro da quando sono nato e mi risulta difficile suonare, più che mai. Certo se voi mi citate il Vietnam io senza andare troppo lontano penso a L'Aquila, San Fratello o alla condizione lavorativa e sociale in cui si trova la maggior parte di chi dovrebbe starmi ad ascoltare.. La stessa di sempre? ..suvvia.
Che poi sia importante oggi più che mai fare musica sono d'accordo, ma la gente ne ha poca voglia davvero

dopo aver letto l'intervento di franco ho provato una piccola inquietudine, nulla di speciale, ma non riuscivo a focalizzare la cosa. Poi ho capito che in effetti non mi piaceva la parola "funzione". Perche' di fatto implica una visione utilitaristica della vita che so che franco non possiede. Quando pensiamo alla cultura, alla musica, alla scienza, all'arte, diciamo a cio' che eleva lo spirto, perfino in quel caso, il nostro "sentirci parte di" sicuramente trascende il concetto di funzione. Si', perche' "funzione" e' assimilabile a "strumento", quindi chiederci se abbiamo una funzione e' un po' come chiederci se siamo strumento di qualcosa. Cioe' confondere il mezzo con il fine. Noi siamo il fine, non il mezzo.

p.s. oggi in mensa c'era la casoela...

Hai ragione Guido. Al momento buono mi è mancato il sinonimo giusto. Ho anche pensato ... ma, "abbiamo un posto nel mondo?" no, no ... Forse avrei potuto usare "ruolo", mah
Forse noi siamo il fine e il mezzo: siamo un ponte ...

Dario57 ha scritto:

...... la conclusione del discorso fatto da Karl Paulnack, responsabile del Music Departmnent al Conservatorio di Boston, ai nuovi alunni in occasione della inaugurazione dell'anno di studio 2004 :

.........If there is a future wave of wellness on this planet, of harmony, of peace, of an end to war, of mutual understanding, of equality, of fairness, I don’t expect it will come from a government, a military force or a corporation. I no longer even expect it to come from the religions of the world, which together seem to have brought us as much war as they have peace. ........

Quoto. Questo ne è stato o no un memorabile esempio?

MeMyGuitar ha scritto:

Questo ne è stato o no un memorabile esempio ?

Senza dubbio, grandissimo ! Oggi ho ascoltato (citati nello speech) sia l'Adagio for Strings di Samuel Barber che il Quartet for the End of Time di Olivier Messiaen. Fantastici.

IL FUOCO: Funzione, fine o mezzo?

... La cosa che penso è questa: di fatto esistiamo e il nostro esistere non può prescindere dal "suonare".

Ho letto la riflessione di tutti ... con molto interesse, oltre che nella convinzione che questo tipo di discussioni alimentano il fuoco di cui abbiamo bisogno, quello emozionale.

A Franco un abbraccio per lo spunto e a tutti voi la mia considerazione sul mezzo, sul fine e sulla funzione.

Qualche giorno fa mi arriva una mail di un amico che ormai conoscete e che qui, così come da ragazzi, si fa chiamare Billy. Non ci sentiamo da anni e nel cercarmi in internet si è imbatutto nel forum di ZONACUSTICA. Da quanto mi racconta, la sua chitarra è rimasta in un angolo della casa per troppo tempo (15 anni forse). Da quanto continua a raccontarmi, pare che questo posto gli abbia riacceso lo stesso fuoco che alimenta tutti noi.

E allora dico:

dela funzione: siamo, per nostra natura, destinati ad essere portatori di un messaggio emozionale intriso di bellezza, e questo a prescindere dalla musica che ci piace e che facciamo, oltre che dal nostro aspetto fisico.

del fine: non possiamo fare a meno della musica e del suonare. Il suonare è parte integrante e sostanziale della nostra anima e, forse un po' narcisi, ci sentiamo belli anche solo per questo. Insomma ci piacciamo grazie alla musica.

del mezzo: attraverso il nostro vivere (leggete pure "suonare"), inevitabilmete siamo il mezzo perchè qualcuno possa trovare l'emozione necessaria per sentirsi un pò come noi, o come quel violoncellista sotto il muro: delle meravigliose, speciali e rare "persone qualunque" alimentate dal fuoco della musica!

.........alla fin fine, imho, siamo lì (al mondo non in zonacustica) per vivere. Siamo fatti di tanti atomini che x un breve tempo stanno insieme poi si ridisperdono x finire chissà dove....niente responsabilità eterne x fortuna.
Poi come riempiamo il ns tempo dipende in parte da noi in parte dalle circostanze.

Una volta pensavo che per suonare fosse comunque necessario molto talento ora non più, il talento vero è privilegio di pochi, il resto è olio di gomito....molto olio di gomito.

Che c'entra la musica?? E' un modo di esprimersi e di comunicare e, quotando quanto citato + sopra da Dario, di curarsi e curare.......insomma 'na gran cosa.

Massì che siamo funzionali a qualcosa. Mi guardo intorno e cosa vedo? mia figlia si è lanciata alla prima occasione a fare il suo piccolo corso di chitarra; mai stimolata, mai spinta...è evidente che è per emulazione o anche solo perchè ne apprezza l'essenza, ossia una "cosa" che serve "per fare una cosa bella", cioè musica.
Altra considerazione: non è far musica bella ed eseguita in modo impeccabile che ha contenuto, è già il solo atto di fare musica, o anche solo il provarci, a comunicare bellezza, quindi funzionale a rendere il mondo migliore.
Infine: la musica è nella mia vita in tal modo che non riesco a non dividere il mondo in due parti, chi capisce ed apprezza la musica e chi no. Secondo me chi non apprezza la musica (intendo qualsiasi tipo di musica) ha una tara genetica che lo predispone alla tristezza ed alla depressione.

Hai tutta la mia stima e ammirazione perchè sei un buon esempio per tua figlia e sottoscrivo assolutamente e in pieno le tue considerazioni. Centratissime.
Tranne l'ultima.

francort ha scritto:

Hai tutta la mia stima e ammirazione perchè sei un buon esempio per tua figlia e sottoscrivo assolutamente e in pieno le tue considerazioni. Centratissime.
Tranne l'ultima.

Si lo ammetto l'ultima è una estremizzazione, ma sono comunque convinto che a quelle persone manca qualcosa

MeMyGuitar ha scritto:

Secondo me chi non apprezza la musica (intendo qualsiasi tipo di musica) ha una tara genetica che lo predispone alla tristezza ed alla depressione.

purtroppo a volte anche chi la apprezza..meno male che il Blues scaccia I Blues!

avere una funzione significa essere funzionale; a cosa siamo funzionali? alla danza delle stelle
ps: che poi, dalle stelle alle stalle sia un passo breve è un fatto umano, troppo umano

Jo ha scritto:

ps: che poi, dalle stelle alle stalle sia un passo breve è un fatto umano, troppo umano

Il mio problema e`che il passo nella direzione opposta e`molto lungo .... io ho cominciato dalle stalle e li mi trovo tuttora ....

La cosa positiva e`che c'e`dell'ottimo latte ...

Morale : la cosa bella della musica e`che e`per tutti, non hai bisogno ne`di un grande talento ne`tantomeno di un grande strumento per gioire del piacere di farla. Life is good ...