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Ciao a te e benvenuto nel forum della Associazione Culturale ZONACUSTICA. L'obiettivo di questo posto è dare spazio a chi ha voglia e bisogno di disquisire riguardo alla MUSICA ACUSTICA, con particolare attenzione per la musica di chitarra.
Messaggi : 731 Data d'iscrizione : 10.08.10 Età : 58 Località : Ravenna
Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 1:27 am
luapnea ha scritto:
RUMORI DICIAMO SARDI godetevi questa cover di un brano di Frith suonata da un altro chitarrista geniale....e qui che Paolo Angeli di Palau sia un genio lo dice Metheny
interessante il suo studio di evoluzione pazzesca e geniale della chitarra sarda...
siete ancora vivi dopo l'ascolto??
[youtube]http: dopo questi due sardi..non metterete piede in sardeeeegnaaaa: "siaaaaamooooo tutti cosìiiiiiiiiiiiiiii"
eccoli assieme: Paolo Angei & Salis Antonello "The rumors"
Sarò ripetitivo(o forse solo ignorante) ma in questi video sento musica di qualità a differenza del primo di Frith.
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Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 10:54 am
aretna ha scritto:
...Sarò ripetitivo(o forse solo ignorante) ma in questi video sento musica di qualità a differenza del primo di Frith.
Quoto assolutamente, almeno riferendomi ai pezzi di Paolo Angeli; qui c'è ben altro che solo rumore, è materiale molto interessante, e soprattutto emerge evidente l'intenzionalità ed il preciso studio dei suoni prodotti. Nel video di Frith mi dà immediatamente fastidio notare la casualità assoluta della generazione dei suoni (già nobilito il rumore chiamandolo suono) con quei casualissimi movimenti del drumstick. Se il fine di tutto è proporre suoni in una casualità irripetibile l'obiettivo è centrato, ma mi si permetta di eccepire che non è musica; a meno che definiamo musica qualsiasi cosa percepibile con il senso dell'udito, allora anche il tinnito è musica, ma provate a dirlo a chi ne è vittima.
(Nota: sono contento di avere provocato una così interessante discussione, apprezzo gli interventi che con altri contributi cercano di dimostrare qualcosa di diverso in maniera convincente, inutile il resto)
cattanic
Messaggi : 352 Data d'iscrizione : 22.11.09 Età : 52
Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 12:33 pm
MeMyGuitar ha scritto:
(Nota: sono contento di avere provocato una così interessante discussione, apprezzo gli interventi che con altri contributi cercano di dimostrare qualcosa di diverso in maniera convincente, inutile il resto)
Ciao MeMy, forse è inutile questo mio post, visto che mi sembri molto convinto della tua opinione, al limite del preconcetto, ma visto che l'argomento mi sta a cuore ci provo lo stesso
Il tipo di linguaggio che usa frith è strettamente legato ad un'idea di musica (e di musica Improvvisata) intesa come spazio interiore e come organizzazione dello stesso e come comunicazione con esso.
proprio questa idea di spazialità non organizzata nella quale, improvvisando, possiamo immergerci, porta a volte ad una riduzione del linguaggio musicale: a spogliarlo da quegli elementi che, essendo per noi troppo "riconoscibili" ci svierebbero da una esperienza più profonda di questo "spazio transizionale" (secondo me Winnicot ha avuto intuizioni preziose applicandole alla teoria dell'espressione musicale).
Ecco che cerchiamo di liberarci dell'armonia, della melodia riconoscibile, del suono intrinseco dello strumento, per trovare una prospettiva a-culturale ( o pre-culturale, ma questo ci situa ancora in una dimensione narrativa della musica) dalla quale strutturare lo spazio sonoro "vuoto" che possiamo avvertire nell'atto dell'improvvisazione.
più vogliamo avvicinarci coscientemente e con gli occhi aperti ad una dimensione originaria del nostro essere più è necessario eliminare dal linguaggio che utilizziamo i riferimenti culturali. Anche l'intenzionalità del gesto generatore può diventare fastidiosa, può sviarci dalla percezione.
Questa comunicazione con il nostro io profondo NON è caratteristica esclusivamente dell'improvvisazione radicale, anzi, è la sostanza autentica di cui è fatta tutta la musica. L'improvvisazione radicale è solo una ricerca volta ad oggettivizzare, a rendere osservabile a chi improvvisa ( e a volte anche a chi ascolta) lo spazio interiore in cui prende forma e viene percepita la musica.
detto questo, o ti piace o non ti piace, ma spero che tu non tagli più giù giudizi con l'accetta
perrycoloso
Messaggi : 1376 Data d'iscrizione : 02.04.10 Età : 40 Località : rimini
Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 12:45 pm
cattanic ha scritto:
MeMyGuitar ha scritto:
(Nota: sono contento di avere provocato una così interessante discussione, apprezzo gli interventi che con altri contributi cercano di dimostrare qualcosa di diverso in maniera convincente, inutile il resto)
Ciao MeMy, forse è inutile questo mio post, visto che mi sembri molto convinto della tua opinione, al limite del preconcetto, ma visto che l'argomento mi sta a cuore ci provo lo stesso
Il tipo di linguaggio che usa frith è strettamente legato ad un'idea di musica (e di musica Improvvisata) intesa come spazio interiore e come organizzazione dello stesso e come comunicazione con esso.
proprio questa idea di spazialità non organizzata nella quale, improvvisando, possiamo immergerci, porta a volte ad una riduzione del linguaggio musicale: a spogliarlo da quegli elementi che, essendo per noi troppo "riconoscibili" ci svierebbero da una esperienza più profonda di questo "spazio transizionale" (secondo me Winnicot ha avuto intuizioni preziose applicandole alla teoria dell'espressione musicale).
Ecco che cerchiamo di liberarci dell'armonia, della melodia riconoscibile, del suono intrinseco dello strumento, per trovare una prospettiva a-culturale ( o pre-culturale, ma questo ci situa ancora in una dimensione narrativa della musica) dalla quale strutturare lo spazio sonoro "vuoto" che possiamo avvertire nell'atto dell'improvvisazione.
più vogliamo avvicinarci coscientemente e con gli occhi aperti ad una dimensione originaria del nostro essere più è necessario eliminare dal linguaggio che utilizziamo i riferimenti culturali. Anche l'intenzionalità del gesto generatore può diventare fastidiosa, può sviarci dalla percezione.
Questa comunicazione con il nostro io profondo NON è caratteristica esclusivamente dell'improvvisazione radicale, anzi, è la sostanza autentica di cui è fatta tutta la musica. L'improvvisazione radicale è solo una ricerca volta ad oggettivizzare, a rendere osservabile a chi improvvisa ( e a volte anche a chi ascolta) lo spazio interiore in cui prende forma e viene percepita la musica.
detto questo, o ti piace o non ti piace, ma spero che tu non tagli più giù giudizi con l'accetta
ecco, questo discorso mi piace e mi aiuta a capire meglio il video originario...però continua a non piacermi, sarò io, sarà lui non lo so... però l'ho ascoltato per l'ennesima volta con un orecchio diverso
mi sovviene una discussione che io e un mio conoscente abbiamo ciclicamente da anni questo soggetto non ha tecnica musicale che si possa definire tale, non ha mai studiato nè si è mai impegnato sullo strumento in maniera costante, ha sempre suonato rumoristicamente. io gli dico sempre "caro, va bene che a te basta quello che sai per esprimere il tuo concetto ma resta il fatto che non so se davvero quel poco che sai ti basta o te lo fai bastare perchè non hai voglia di imparare altre cose?con una ferrari puoiSCEGLIERE di andare ai 50 o ai 300 e decidi tu, con una 500degli annni '50 più dei 60 non fai!....avere una ferrari e andare ai 60 vuol dire che hai scelto di andare ai 60, con una 500 forse non hai proprio scelto..." lui continua a rispondere che sono io che non capisco, che così la musica è "strana", che il suo concetto di musica è più alto del mio che sono legato ancora a strutture melodiche e armoniche vecchie e ritrite e che cerco ancora di fare musica per l'ascolto che sia gradevole invece che comunicativa ovviamente poi si litiga
con ciò cosa voglio dire? che la musica in quanto forma d'arte deve essere lasciata il più possibile aperta ad ogni orizzonte secondo me, PERò (!) bisogna stare sempre attenti a quello che c'è dietro e sotto il rumore, a non sbavare di fronte a qualsiasi cosa ci suoni "strana" ma lasciare sempre al nostro orecchio il giudizio finale, con il rispetto anche del gusto degli altri che è, deve essere e non potrebbe non essere soggettivo.
cattanic
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Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 1:20 pm
perrycoloso ha scritto:
mi sovviene una discussione che io e un mio conoscente abbiamo ciclicamente da anni questo soggetto non ha tecnica musicale che si possa definire tale, non ha mai studiato nè si è mai impegnato sullo strumento in maniera costante, ha sempre suonato rumoristicamente. io gli dico sempre "caro, va bene che a te basta quello che sai per esprimere il tuo concetto ma resta il fatto che non so se davvero quel poco che sai ti basta o te lo fai bastare perchè non hai voglia di imparare altre cose?con una ferrari puoiSCEGLIERE di andare ai 50 o ai 300 e decidi tu, con una 500degli annni '50 più dei 60 non fai!....avere una ferrari e andare ai 60 vuol dire che hai scelto di andare ai 60, con una 500 forse non hai proprio scelto..." lui continua a rispondere che sono io che non capisco, che così la musica è "strana", che il suo concetto di musica è più alto del mio che sono legato ancora a strutture melodiche e armoniche vecchie e ritrite e che cerco ancora di fare musica per l'ascolto che sia gradevole invece che comunicativa ovviamente poi si litiga
con ciò cosa voglio dire? che la musica in quanto forma d'arte deve essere lasciata il più possibile aperta ad ogni orizzonte secondo me, PERò (!) bisogna stare sempre attenti a quello che c'è dietro e sotto il rumore, a non sbavare di fronte a qualsiasi cosa ci suoni "strana" ma lasciare sempre al nostro orecchio il giudizio finale, con il rispetto anche del gusto degli altri che è, deve essere e non potrebbe non essere soggettivo.
beh, è umano rivestire le proprie inadeguatezze di un alone misterioso, fastidioso ma comprensibile e molto comune in ambito musicale. A pensarci bene, chi non ha mai millantato competenze per aumentare la propria autostima? Il discorso "tu non sai fare questo, e quindi quello che fai non è valido" però, anche se anch'io ogni tanto ci casco ( e basta guardare la malafede di certi personaggi del free Jazz italiano degli anni 70/80 per rabbrividire ) lascia un po' il tempo che trova. In fin dei conti è un falso problema... John Scofield, ad un seminario a Ravenna di qualche anno fa, diceva che la tecnica di Mick Goodrick nasceva da una sua reale incapacità di controllare la pennata alternata, poi diceva anche, magari avessi avuto anch'io lo stesso problema
perrycoloso
Messaggi : 1376 Data d'iscrizione : 02.04.10 Età : 40 Località : rimini
Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 1:23 pm
si ok....ma la persona in questione dubito abbia mai imparato il giro di do perchè probabilmente gli facevano male le ditina a fare il barrè.....quindi mi sento in diritto di litigarci!
cattanic
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Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 1:33 pm
perrycoloso ha scritto:
si ok....ma la persona in questione dubito abbia mai imparato il giro di do perchè probabilmente gli facevano male le ditina a fare il barrè.....quindi mi sento in diritto di litigarci!
Il diritto al litigio è il sale della vita!
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Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 3:17 pm
cattanic ha scritto:
Ciao MeMy, forse è inutile questo mio post, visto che mi sembri molto convinto della tua opinione, al limite del preconcetto, ma visto che l'argomento mi sta a cuore ci provo lo stesso
mmmh, questo mi suona come un po' preconcetto...
Il tipo di linguaggio che usa frith è strettamente legato ad un'idea di musica (e di musica Improvvisata) intesa come spazio interiore e come organizzazione dello stesso e come comunicazione con esso.
Premetto che non avendo condotto studi musicologici non ho strumenti dialettici adeguati per argomentare in merito. Pertanto posso parlare tenendomi sul piano della conoscenza e cultura "popolare", che peraltro mi sembra il più diffuso. Mi verrebbe qui da dire che il concepire la musica come uno spazio interiore farebbe presumere di aver relegato ad un ruolo secondario la comunicazione, quindi la rende una intima introspezione facilmente poco comprensibile, al massimo di ristretto ambito elitario; non dovrebbe quindi sorprendere affatto che possa suscitare reazioni "estreme" essendo essa stessa una provocatoria estremizzazione
proprio questa idea di spazialità non organizzata nella quale, improvvisando, possiamo immergerci, porta a volte ad una riduzione del linguaggio musicale: a spogliarlo da quegli elementi che, essendo per noi troppo "riconoscibili" ci svierebbero da una esperienza più profonda di questo "spazio transizionale" (secondo me Winnicot ha avuto intuizioni preziose applicandole alla teoria dell'espressione musicale).
si ma...spoglia che ti spoglia si arriva all'osso spolpato e rosicato e non è più riconoscibile nulla di nulla quindi si arriva al...rumore ; che ovviamente, in una dimensione a-culturale, non è comprensibile a tutti
Ecco che cerchiamo di liberarci dell'armonia, della melodia riconoscibile, del suono intrinseco dello strumento, per trovare una prospettiva a-culturale ( o pre-culturale, ma questo ci situa ancora in una dimensione narrativa della musica) dalla quale strutturare lo spazio sonoro "vuoto" che possiamo avvertire nell'atto dell'improvvisazione.
... non so che dire...una dimensione a-culturale mi sembra letteralmente utopistica, irreale ed in-umana...mah evidentemente non è facile parlare di queste cose su piani dialettici paritari...
Sarà anche che per me l'ossequio al mostro sacro "a prescindere" non ha senso Comunque, grazie Nicola per questa dotta trattazione che è invece risultata molto utile a definire i presuposti culturali (od a-culturali che siano) di questo performer.
Jo Admin
Messaggi : 2793 Data d'iscrizione : 24.10.09 Località : Colognola ai Colli
Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 3:32 pm
Attualmente Frith è Professore di Composizione al Dipartimento di Musica del Mills College di Oakland (California). sempre sbirciando in rete: "...That brings us to Fred Frith, the 59-year-old-British art rocker -- a founder of the '70s band Henry Cow and a longtime collaborator with Brian Eno -- who became head of the music department at the beginning of the current term. He was hired 10 years ago as a professor of improvisation, a subject just beginning to gain currency in traditional music schools but a way of life at Mills since the late '40s, when Milhaud encouraged Brubeck to apply his formal training to jazz.
For some time now, barriers between traditional composition and improvisation have been nonexistent at Mills, Frith said. "The fact is, all the professors at Mills deal with improvisation and composition. We all also do electronics. We all cross over into each other's area, which is unique."
Ospite Ospite
Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 5:48 pm
Mah, ragazzi ... al di la`di tutte le interessanti argomentazioni e le accademie, professori e insegnanti, critici ed esperti, artisti e performers io rivendico il diritto (basato esclusivamente sul gusto e sulla sensibilita`personale) al Fantozziano "secondo me`e`una c..... a pazzesca" ... e alla pernacchia dal fondo della sala (metaforica, non solo far pernacchie e`maleducato, ma difficilmente saro`in sala ad ascoltare concerti del genere). Con tutto il rispetto per l'artista, non credo si debba avere timore reverenziale sempre e comunque pensando "non mi piace proprio ma non lo dico perche`se altri credono sia un genio faccio la figura del pirla" ....... e se invece il pirla e`l'artista ? (Non sto qui dando del pirla a Frith, dico in generale, e vale per tutte le arti)
La Corazzata Potemkin comunque e`un gran bel film ...
Umberto
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Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 5:49 pm
perrycoloso ha scritto:
si ok....ma la persona in questione dubito abbia mai imparato il giro di do perchè probabilmente gli facevano male le ditina a fare il barrè.....quindi mi sento in diritto di litigarci!
Ascolta Rock Bottom di Robert Wyatt dove alla chiyarra c'è proprio Frith.....così smetti di litigarci. E' un'artista difficile che merita rispetto assieme a Henry Cow, Zeena Parkins, Ortothonics, Iva Bittova, e altri, che nei tardi anni 80 hanno scritto pagine di improvvisazione notevoli.
aretna
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Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 5:52 pm
Umberto ha scritto:
perrycoloso ha scritto:
si ok....ma la persona in questione dubito abbia mai imparato il giro di do perchè probabilmente gli facevano male le ditina a fare il barrè.....quindi mi sento in diritto di litigarci!
Ascolta Rock Bottom di Robert Wyatt dove alla chiyarra c'è proprio Frith.....così smetti di litigarci. E' un'artista difficile che merita rispetto assieme a Henry Cow, Zeena Parkins, Ortothonics, Iva Bittova, e altri, che nei tardi anni 80 hanno scritto pagine di improvvisazione notevoli.
Guarda che perry si riferiva al suo amico non a Frith
Ospite Ospite
Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 5:53 pm
Umberto ha scritto:
Ascolta Rock Bottom di Robert Wyatt dove alla chitarra c'è proprio Frith.....
'azz ... quel disco effettivamente e`un punto a favore di Frith ....
.... vero che c'e`Wyatt che lo tiene a bada ...
Umberto
Messaggi : 189 Data d'iscrizione : 01.11.09 Età : 60 Località : Bologna
Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 5:56 pm
Dario57 ha scritto:
Umberto ha scritto:
Ascolta Rock Bottom di Robert Wyatt dove alla chitarra c'è proprio Frith.....
'azz ... quel disco effettivamente e`un punto a favore di Frith ....
.... vero che c'e`Wyatt che lo tiene a bada ...
già Wyatt è Wyatt ed è veramente un grande!!
Perry sorry non pensavo ti riferissi al tuo amico, devo aver perso un passaggio!!
Ospite Ospite
Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 6:02 pm
Umberto ha scritto:
già Wyatt è Wyatt ed è veramente un grande!!
Assolutamente, un musicista a 360 gradi. Grandissimo.
Umberto
Messaggi : 189 Data d'iscrizione : 01.11.09 Età : 60 Località : Bologna
Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 6:03 pm
francort
Messaggi : 591 Data d'iscrizione : 26.10.09 Età : 70 Località : Milano
Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 6:09 pm
l'altra sera ero in ufficio ed ero troppo di corsa per essere costruttivo ma non ho ritenuto inutile reagire a quella che non mi è sembrata affatto una provocazione per suscitare un dibattito. L'argomento sta molto a cuore anche a me perché quel mondo sonoro mi appartiene profondamente. Ora ho visto il filmatino e posso dire di aver sentito ... no, meglio, aver visto, sentito e riconosciuto un gesto estremamente consapevole. Capisco benissimo che possa non piacere perché il senso della musica non è sempre quello di provocare piacere. Io stesso ho avuto delle grosse difficoltà iniziali a rendermi conto di cosa si trattasse e quando più tardi ho cominciato ad intuire ho avuto delle difficoltà ancora più grandi ad accostarmi come musicista a questa disciplina. Passare dal produrre rumori casuali al gesto autenticamente creativo è difficile. La comunicazione e organizzazione con il proprio spazio interiore presuppone un rapporto coraggiosamente onesto con se stessi e una importante capacità psicofisica di essere velocemente reattivi nel trasferire in un gesto creativo quest'intima necessità. Proprio l'aspetto apparentemente casuale della generazione dei suoni ha alimentato purtroppo un manipolo di volgari millantatori che il tempo però ha inesorabilmente smascherato. Cosa distingue Frith da un millantatore? Non sono capace di spiegarvelo bene ma è qualcosa che attiene (almeno in parte) al riconoscere una logica in ciò che si ascolta (e non dipende affatto dall'essere più o meno intelligenti ma più o mano intuitivi). C'è anche una componete emotiva importante ma questa la so spiegare ancor meno. Cosa distingue me da un millantatore? In playlist è finito "le piante della mia vicina ...". Non sono Frith (che è un Maestro) ma cerco di essere onesto nelle cose che faccio. In quel minuto ho fatto musica, non altro. Ora, non mi scandalizza ed anzi comprendo benissimo che non piaccia. Ma non sopporto più, lo dico abbandonando un naturale riserbo, un commento come "si è Frith il cervello" punto. Non sopporto più senza reagire l'essere etichettato come uno "sbagliato". Sono arcistufo che ogni qualvolta si parla di questo salti fuori una presunta sudditanza al divo incomprensibile.
Ma siccome sono meno bravo di Nicola reagisco come posso.
perrycoloso
Messaggi : 1376 Data d'iscrizione : 02.04.10 Età : 40 Località : rimini
Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 7:17 pm
Umberto ha scritto:
perrycoloso ha scritto:
si ok....ma la persona in questione dubito abbia mai imparato il giro di do perchè probabilmente gli facevano male le ditina a fare il barrè.....quindi mi sento in diritto di litigarci!
Ascolta Rock Bottom di Robert Wyatt dove alla chiyarra c'è proprio Frith.....così smetti di litigarci. E' un'artista difficile che merita rispetto assieme a Henry Cow, Zeena Parkins, Ortothonics, Iva Bittova, e altri, che nei tardi anni 80 hanno scritto pagine di improvvisazione notevoli.
wyatt lo conosco e lo apprezzo anche ma mi riferivo a un mio conoscente non certo a frith! anzi non ho mai detto che Frith sia incapace non oserei mai, ho solo detto che questo pezzo non mi comuncia molto, non so se per colpa mia o del musicista....ma son gusti
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Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 7:51 pm
francort ha scritto:
l Ma non sopporto più, lo dico abbandonando un naturale riserbo, un commento come "si è Frith il cervello" punto.
Questo caso particolare io l'ho letto come battuta e gioco di parole ironico. Insomma, cazzeggio ... certo, a fronte di una espressione artistica che non e`piaciuta. A chi la stessa piace il cazzeggio risulta indigesto, e`inevitabile.
Non sopporto più senza reagire l'essere etichettato come uno "sbagliato". Sono arcistufo che ogni qualvolta si parla di questo salti fuori una presunta sudditanza al divo incomprensibile.
Ti capisco ed e`ovvio che non si puo`tirare in ballo in modo generalizzato quella sudditanza per spiegare perche`uno apprezza un certo tipo di musica, per carita`. Ma nemmeno si puo`negare che la stessa esista. Io volevo sottolineare che di fatto sono molto poco cerebrale nei giudizi e vado a sensazioni ed emozioni (anche perche`il cervello e`quello che e` ...). Magari rischia di rimanere un giudizio superficiale, a proposito del valore artistico in questione, ma giusto o sbagliato cosi`son fatto. La realta`e`che si gioca un po`sul filo del rasoio a proposito di arte. C'e`l'arte di valore incompresa e l'arte di valore compresa da pochi. E l'arte di valore di piu`facile comprensione. Ma esistono anche i pseudoartisti buffoni (di nuovo, non mi riferisco certo a Frith, ma le arti son piene di artisti modesti o peggio in gran voga e moda in certi periodi e poi finiti nella pattumiera, un po`come certe ideologie). A volte non si puo`negare che il Re sia nudo ...
luapnea
Messaggi : 800 Data d'iscrizione : 29.10.09
Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 7:56 pm
immaginavo che Frith, nella sua spasmodica e allo stesso tempo rigorosa e intellettuale ricerca di qualsiasi suono della chitarra, potesse sconvolgere gli oramai assodati "punti di repere" musicali di molti... Un concerto di questo personaggio credo assomigli a un affascinante viaggio nell'aldilà: sogni, incubi, deliri, pace, calma rilassatezza, pazzia e delirio..
Qualcuno ha detto che in questo forum ci siamo per imparare e per crescere... E' altrettanto logico che ciascuno poi possa dire che la "minestra" risulti indigesta...e non solo
A me che conoscevo Frith per sentito "qualcosa" mi ha colpito l'utilizzo della bacchetta che trasformava la chitarra in uno strumento insolito con i "suoni" che riusciva a tirar fuori. Ho letto le belle e appassionate opinioni di Cattanic e di Francort che mi hanno dato ulteriori punti di repere per comprendere( del resto suonano assieme )
Di Paolo Angeli mi piacerebbe farvi ascoltare un'intervista dove parla della sua terra....più che della sua musica. credo che meriterebbe un post a parte...comunque..
Ultima modifica di luapnea il Sab Gen 29, 2011 7:58 pm - modificato 1 volta.
pacoseven
Messaggi : 1263 Data d'iscrizione : 17.11.09 Località : colli berici / tana degli orsi
Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 7:57 pm
non so frith, ma paolo angeli è un genio. dove posso trovare in formazioni sulla sua chitarra ? (il video è bellissimo ma taglierei le mani all'operatore ,che si è perso tutti i passaggi interessanti....) da cosa capisco che è un genio? dal sacchetto despar in mezzo alle palle e dai calzini con tastiera incorporata.
luapnea
Messaggi : 800 Data d'iscrizione : 29.10.09
Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 8:06 pm
pacoseven ha scritto:
non so frith, ma paolo angeli è un genio. dove posso trovare in formazioni sulla sua chitarra ? (il video è bellissimo ma taglierei le mani all'operatore ,che si è perso tutti i passaggi interessanti....) da cosa capisco che è un genio? dal sacchetto despar in mezzo alle palle e dai calzini con tastiera incorporata.
http://vimeo.com/8670901
qui c'è tutta la preparazione prima del concerto
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Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 8:13 pm
pacoseven ha scritto:
non so frith, ma paolo angeli è un genio
Questo si, Ahead in the sand e`fenomenale. E anche i calzini ....
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Messaggi : 275 Data d'iscrizione : 04.12.09 Età : 59 Località : nord
Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 8:25 pm
avete citato eno assieme a fripp e io ritorno a re cremisi, ultime generazioni..
Ospite Ospite
Titolo: Re: un "batterista" o un chitarrista? Sab Gen 29, 2011 8:54 pm
francort ha scritto:
... Ma non sopporto più, lo dico abbandonando un naturale riserbo, un commento come "si è Frith il cervello" punto.
ma guarda, posso comprendere il tuo sdegno, davvero e sinceramente; ma io avevo già sottolinearto che questo epiteto era un cazzeggio...
Non sopporto più senza reagire l'essere etichettato come uno "sbagliato".
Prego?
Sono arcistufo che ogni qualvolta si parla di questo salti fuori una presunta sudditanza al divo incomprensibile.
mi cogli di sorpresa, non sono un habituè di queste discussioni e neppure mi sembrava ne fosse mai uscita una....
Ma siccome sono meno bravo di Nicola reagisco come posso.
Ma ti pare Franco, se tutti al mondo avessero il tuo stile e la tua educazione probabilmente vivremmo meglio. Davvero, nessun problema anzi, grazie. Continuo a credere che questo thread sia uno dei più stimolanti ed interessanti che da tempo si siano visti qui (ed altrove).