Ah, il PROGRESSIVE !!!

ostrega Dario, abbiamo postato la stessa roba dei Caravan nello stesso momento!!!

Questa è da ascoltare ad occhi chiusi, volume alto in cuffia, mente libera.....

MeMyGuitar ha scritto:

ostrega Dario, abbiamo postato la stessa roba dei Caravan nello stesso momento!!!

Quando si dice il feeling ....



Musica immortale

MeMyGuitar ha scritto:

Questa è da ascoltare ad occhi chiusi, volume alto in cuffia, mente libera.....

Assolutamente ... e il solo di Mark Charig in Islands ?

Qualcuno conosce la versione di Starless dei King Crimson riproposta da Craig Armstrong? La prima volta che l'ho sentita mi ha spedito letteralmente sulla luna.

In questi giorni, poi, ho acquistato (e sto ascoltando con gran piacere) i remasters di "In the Court of the Crimson King" e "Red", quindi l'argomento prog, di per sè vastissimo, merita anche da parte mia un piccolo up.

Anche se non c'entra molto segnalo l'acquisto del secondo cd di Burial, "Untrue", che mi ha spedito, come Starless, sulla luna. Però dalla parte in ombra, quella più misteriosa.

Una menzione al merito per i grandi (per almeno 2 album) Caravan ed il loro prog-pop Canterburiano. Da sentire assolutamente, come già proposto, "Nine feet underground" che contiene uno dei miei intro preferiti in assoluto.

happy trails, Hobo!

Io considero gran bei lavori ben piu`di due album dei Caravan (anche un lavoro recente come "The Unauthorized Breakfast Item"). Pye Hasting e`senza dubbio un grande fin dai suoi esordi nei Wilde Flowers e attraverso tutta la carriera nei Caravan. Un bel sito sul Canterbury Sound e`Calyx :

http://calyx.perso.neuf.fr/

e a proposito di Calyx .... e della voce di Robert Wyatt ...

Hobo! ha scritto:

Qualcuno conosce la versione di Starless dei King Crimson riproposta da Craig Armstrong? .....

non la conoscevo, l'ho ascoltata ora sul tubo....ehhh, niente da fare io
ho l'imprinting crimsoniano, a me vengono i brividi solo con i KC,
questa versione ha poco a che fare con l'emozionante atmosfera di malinconica decadenza dell'originale..

Sono rientrato oggi dalle vacanze ed ho visto la tua risposta; voglio risentirmi bene le due versioni prima di scriverti, ma non posso farlo ora perchè dormono tutti .

Ci sentiamo ad ascolto avvenuto. Ciao,

Hobo!

Come dicevo mi sono riascoltato attentamente le due versioni di Starless ed entrambe hanno un fascino molto particolare.

Devo ammettere che l’originale è indubbiamente bella anche se, francamente, il cantato mi sembra un po’ troppo sforzato (sono sincero, la voce non mi piace proprio), ma per il resto, dal suono trippy di Fripp alla parte centrale un po’ più sperimentale, fino alla nerboruta conclusione con fiati e basso pulsante mi piace senza se e senza ma.

Con la versione di Craig Armstrong, invece andiamo più a fondo nell’esperienza metafisica della ricerca sul suono. Tecnicamente ha lavorato decisamente sui bassi, ha aggiunto un meraviglioso arrangiamento di archi, ha eliminato il cantato e ricostruito il tutto attorno all’intro ed al solo di Fripp che in questo modo, se possibile, vede maggiormente accentuata la profonda tristezza che solo un pezzo del genere può regalare.

Naturalmente, se partiamo da un punto di vista strettamente filologico, questa operazione potrebbe essere vista come un’addomesticazione in chiave moderna di un classico portato da 12,26 a 4,37 minuti, oppure potrebbe essere inteso come l’approfondimento e lo studio di un pezzo magico che, ancora dopo 36 anni, non smette di incantare.

E poi, visto che ami le note blu, ti dò un’altra piccola informazione: l’etichetta discografica per la quale è stato inciso il cd con il pezzo in questione si chiama Melankolic. Fantastico!

Adesso però, scusa se vado off-topic, ma devo mettere i Byrds a tutto volume perché ‘sta cosa della tristezza mi sta prendendo veramente male .

Ciao,

Hobo!


P.S. comunque complimenti per l'idea del topic sul Progressive: trovo l’argomento sinceramente interessante.

Dario57 ha scritto:

e a proposito di Calyx .... e della voce di Robert Wyatt ...

Sai, Dario, ho i due dischi di Hatfield and the North ma devo ancora metabolizzarli: mi sembrano un po' troppo densi ... probabilmente urge un tranquillo ascolto in macchina (con viaggio medio lungo e rigorosamente senza passeggeri a bordo).

Per quanto riguarda la voce di Robert Wyatt sfondi una porta aperta, ma che mi dici, invece, del cantato di Richard Sinclair? Io lo trovo assolutamente bravo.

Ciao,


Hobo!

https://www.youtube.com/watch?v=PRudR5Tiv7I&feature=related

Non so se è stata già postata, ma è bellissima..bello tutto il disco, in questo gruppo il chitarrista è Alberto Radius, ma anche gli altri sono nomi poi rimasti nel mondo della musica leggera italiana...
Spero vi piaccia

Hobo! ha scritto:

devo mettere i Byrds a tutto volume perché ‘sta cosa della tristezza mi sta prendendo veramente male .

I Byrds a tutto volume hanno salvato la mia vita. E piu`di una volta.

Nik Ottocorde ha scritto:

https://www.youtube.com/watch?v=PRudR5Tiv7I&feature=related

Non so se è stata già postata, ma è bellissima..bello tutto il disco, in questo gruppo il chitarrista è Alberto Radius, ma anche gli altri sono nomi poi rimasti nel mondo della musica leggera italiana...
Spero vi piaccia

Bello si ... gran belle cose ha dato il progressive italiano ....

Stavo scorrendo ancora una volta con piacere questo thread e noto che mancano:

- Pavlov's Dog: "Pampered Menial (1975)" e "At the sounds of the bell (1976)". Sono i titoli dei primi due album, veramente belli con una voce particolarissima. Da riscoprire ed amare.

e

- Renaissance: molto sinfonici e "sovradimensionati" (rende l'idea?), da prendere un po' con le molle; a me comunque piacciono molto. Annie Haslam, la cantante, ha una voce pazzesca.

Siccome ho letto riferimenti alla Woronzow Records, mi sentirei di segnalare il disco Fern Hill uscito sotto l'egida di Nick Saloman ad opera di Mick Wills, buon chitarrista acustico che, almeno con She looked down, regala un pezzo degno di nota da sentire almeno una volta (il resto del disco, in realtà, è abbastanza discontinuo). Info per i due o tre chitarristi presenti: sulla copertina Mick è fotografato con una una Gibson J200, o almeno sembra.

Noto inoltre che nessuno ha menzionato Emerson Lake and Palmer: è voluto? E' già considerato territorio rock?

Ciao,

Hobo!

Hobo! ha scritto:

Noto inoltre che nessuno ha menzionato Emerson Lake and Palmer: è voluto? E' già considerato territorio rock?

Cooosa cosa cosaaa?

MeMyGuitar ha scritto:

Hobo! ha scritto:

Noto inoltre che nessuno ha menzionato Emerson Lake and Palmer: è voluto? E' già considerato territorio rock?

Cooosa cosa cosaaa?

Che velocità di risposta! Devo aver detto una fesseria con cassa Jumbo! Comunque ho tralasciato un commentino: non ascolto E.L.P. da un po' ma sono sempre grandi.

Anzi, mo' mi sento la raccolta The Atlantic Years (non proprio tutta, però).

Ciao,

Hobo!

Tè ciàpa qua, come si fa a non cascarci?

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Minghia .... i Van Der Graaf a Milano quasi quaranta anni dopo .... faro`il possibile per non mancare ...

Hobo ha nominato i Renaissance: dopo 20 sto apprezzando due loro album che mi erano ignoti: grazie al contributo di altri !"forumisti infoiati di prog": Scheherezade e Prologue . L'orchestrazione è stupenda. Non cade mai nel "colonna sonora da cinema retro'" e si ispira appena alla musica classica: resta lì, sospesa. Prog.
Haslam: 10 e lode per la voce. (evitate le esibizioni sul tubo: non rendono come lo studio, anzi deprezzano.

non so se l'avete postato già ma questo è un sito per noi voi infoiati:
http://www.progarchives.com./

http://www.gepr.net/

Anche li c'e' tanto, molto interessanti poi sono i libri di Vernon Joynson, sopattutto Tapestry of Delight, dedicato al prog rock innglese, la prima edizione, del 1996, ha circa 650 pg, quella revisionata del 2006 circa 1000.......